L'incantevole dorsale del M. Picosta coi masi
Dopo il tentativo di salita al M. Silana nel primo pomeriggio ci spostiamo verso il vicino
Altopiano del Celado, ai piedi del
M. Picosta m 1421, visto tante volte ma mai salito.
Prendiamo il sentiero che attraversa il versante meridionale in direzione est, facilissimo ma pieno di piante schiantate che ci obbligano a frequenti e noiosi scavalcamenti.
Verso la cima iniziamo a pestare neve, per fortuna per brevi tratti, non troppo fonda. Sbuchiamo sulla dorsale che invece è totalmente innevata con 40 cm di neve crostasa non portante, nei pressi del bellissimo
Maso Muraro con vista sul
Coppolo e sul
Pavione. Nei pressi del maso, che è leggermente rivolto sul versante nord, si sprofonda anche 80 cm.
Maso Muraro con vista su Coppolo e M. Pavione
Bell'affresco sulla parete
Baitello a Maso Muraro
Maso Muraro con vista sul M. Agaro
Riprendiamo la marcia nella neve crostosa,
seguendo la dorsale ora in direzione ovest, la marcia è faticosa ma per fortuna non troppo lunga e possiamo sfruttare le orme di qualcuno che ci ha preceduto. Dopo circa 15 minuti sbuchiamo in un'altra magnifica radura con un gruppo di idilliaci masetti, visti tante volte in foto. La troppa neve non mi permette di raggiungere il punto ideale per fare una bella foto, ho le scarpe e i piedi ormai fradici.
Dopo una breve sosta per visitare i masetti, ci rimettiamo in cammino per il bel sentiero che percorre lungamente, quasi pianeggiante, la dorsale boscosa verso ovest. Dopo qualche chilometro il sentiero inizia a scendere gradualmente fino alla radura di Maso Picosta.
Lungo la dorsale
Maso Picosta
Il bel sentiero nel bosco
Vista verso l'Altopiano del Celado
Da Maso Picosta prendiamo quindi un facile sentiero che con un lungo traversone cala di quota fino nei pressi del rist. ai Larici da dove siamo partiti. Un giro molto facile, reso un po' faticoso dalla neve sulla dorsale, che comunque sta rapidamente scomparendo. Sviluppo cica 9 km, dislivello circa 300 metri.
M. Picosta