Autore Topic: [LAGORAI] La Grande Guerra sul Monte Calvo, le trincee ripristinate  (Letto 4155 volte)

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Offline AGH

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La vecchia strada militare sul Monte Calvo

Su stimolo di Spidi, il "Re di Costalta"  ;D, decido di andare a vedere le trincee ripulite sul Monte Calvo, estrema propaggine sud della lunga dorsale Costalta - La Brada, tra l'Altopiano di Piné e la Val dei Mocheni-Bersntol.


Scalinate lungo il trincerano sotto le rocce

La linea di difesa "Brada" con caposaldo sul Monte Calvo era strategicamente importante durante la Grande Guerra: serviva a tamponare l'eventuale perdita della linea di difesa principale lungo il tratto Panarotta-Fravort-Palù, nonché ad evitare, bloccando il Passo Redebus, l'aggiramento da nord della Fortezza di Trento.


Dalla trincea in cima a dei dirupi, la sorprendente vista domina dal lago di Caldonazzo al Perginese fino al Calisio



Vista sul Lago di Caldonazzo

Mi sono preso un temporale con breve grandinata, evitata in parte rintanandomi nel Bus del Canon: in lontananza le piogge verso il Calisio

Il percorso è stato ripulito grazie ad Asuc Faida-Provincia Autonoma di Trento. Ho apprezzato gli interventi "soft" (ovvero niente tagli selvaggi di alberi) che hanno lasciato intatta la bellezza del bosco. Suggestivi la trincea sul ciglio dei roccioni con sorprendente vista su Montagnaga e il Perginese, il caposaldo con piazzole, il "Bus del Canon" poco sopra la trincea (meno di 10 metri), difficile da trovare perché dal basso non si vede.


La caverna del Bus del Canon

Per raggiungerlo, alla fine della trincea si prosegue brevemente in leggera discesa, appena possibile si risale il bosco ripido fino sotto la parete di roccia, seguendo la quale e salendo leggermente si giunge alla caverna, con un grosso albero davanti. Oppure dalla caverna abbozzare lungo la mulattiera, si prende il sentiero che sale sulla dx per una decina di metri: arrivati a un palo scortecciato, si scende brevemente sulla dx per balze boscose (attenzione a non scivolare!)


Il Bus del Canon, nascondeva un pezzo di artiglieria che sparava sul Perginese

Ho scoperto infine perché si chiama Monte Calvo: la sua cima è un sorprendente enorme roccia piatta senza vegetazione! Da qui si diramano una serie di tracce vaghe per la cima pianeggiante, spesso senza sbocco, o che si affacciano sui dirupi sottostanti (attenzione). Una diramazione dalla mulattiera permette di salire con un sentierino a zig zag fino al Caposaldo in pochi minuti: si vedono un lungo muro a secco, due grandi piazzole


La zona del Caposaldo poco sotto la cima del Monte Calvo

Sentiero a tratti idilliaco

Ecco spiegato il nome di Monte Calvo: la sua cima è costituita da un enorme e strano piastrone rocciose senza vegetazione

Verso nord la strada militare si esaurisce e diventa sentiero, fino a perdersi nel bosco...

Per il ritorno ho provato a seguire la mulattiera della Grande Guerra verso nord, che prosegue per circa 1 km poi diventa sentiero che si perde mi vaghe tracce, prima di scendere a caso nel bosco per ripigliare la strada forestale che mi porta al punto di partenza.
Dislivello circa 300 m, sviluppo 7-8 km con l'allungamento a nord. Insomma un bel giro abbastanza facile sopra Faida che offre spunti storici e paesaggistici molto interessanti: il sentiero richiede comunque attenzione perché percorre un cengione esposto su dirupi o comunque versanti boscosi molto ripidi, non è quindi adatto a famiglie con bambini.
 

La bellissima forestale di avvicinamento

Il percorso
Da Faida si prende la strada in salita per "Il Capriolo", dopo il secondo tornante c'è un bivio a sx (nord, cartelli Grande Guerra), si percorre brevemente la strada forestale fino al divieto, presso uno slargo al tornante. Di qui si prosegue a piedi per bellissima strada forestale. Dopo alcuni chilometri si giunge ad una radura con rustico sulla sx e delle serre: poco dopo, alla stanga della forestale, si svolta a dx per stradello forestale in salita verso sud (senza nessuna indicazione) che diventa sentiero sempre più ripido, fino ad intercettare la vecchia mulattiera militare (tabelle) che prosegue pianeggiante ancora verso sud. La mulattiera percorre un cengione sotto a delle pareti di roccia verticali, con qualche tratto un po' esposto nel bosco molto ripido e dirupi, altri molto più tranquilli con bellissimi scorci del sentierello che attraversa il bosco.


Il percorso: in verde l'avvicinamento, in rosso la strada militare al Monte Calvo con le trincee e il Bus del Canon
vedi mappa OSM http://www.openstreetmap.org/#map=16/46.1020/11.2628&layers=C


La zona del Monte Calvo tra Altopiano di Piné e Valle dei Mocheni-Bersntol
« Ultima modifica: 07/06/2016 20:43 da AGH »
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Offline fililu

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Giretto bello e interessante. Quando non si ha tutta la giornata a disposizione è una bella idea in un posto sicuramente poco conosciuto.
Foto sempre eccezzionali, la pioggia è una costante in questo periodo.