Breve escursione effettuata sabato 1°agosto durante la giornata fino ad ora più torrida di quest'estate: partenza da Ponte Conseria con meta Cima delle Buse Todesche o almeno la forcella o almeno il giro ad anello con rientro da Sentiero dei Nomadi. La partenza ad ora non proprio consona e il caldo faranno si che le prime due opzioni saranno via via scartate e che ci si accontenterà del giro più breve.
Il parcheggio presso ponte Conseria è già notevolmente affollato e lungo il sentiero che porta a Malga Conseria c'è un discreto movimento. Il sentiero nel post Vaia è molto esposto al sole e del bosco che attraversava restano solo poche piante che non offrono riparo dai raggi obbligando gli escursionisti ad arrancare faticosamente.

Il sentiero verso Malga Conseria

Nessuna nuvola all'orizzonte. Sullo sfondo il Cengello
Raggiunta e superata la malga il sentiero prosegue sui prati fino a raggiungere il monumento a ricordo dei caduti della grande Guerra e il piccolo cimitero militare. Questo piccolo lembo di terra in cui erano stati sepolti cinque caduti (tre italiani e due ungheresi) merita sicuramente una sosta e celebra le sorti di chi è perito fra quelle montagne in modo più appropriato di quanto non facciano i monumentali e lugubri sacrari che cercano di far passare per eroi quelli che nella realtà sono stati semplicemente dei martiri.

Ex cimitero militare poco sotto il Passo % Croci
Qui imbocchiamo il sentiero L35 (o sentiero delle Buse Todesche) che si dirige verso sud, tagliando il versante di Cima Socede a valle della zona dei Lasteati. Il sentiero procede prevalentemente in piano attraverso un bosco fortunatamente intatto fino a raggiungere il baito del Cengello (aperto, con panche, taovolo e stufa) e successivamente l'omonimo lago caratterizzato da acque cristalline e alimentato da un rio la cui sorgente si trova poco a monte.


Il sentiero delle Buse Todesche

Il baito del Cengello


IL lago del Cengello e l'omonima cima

La sorgente del rio che alimenta il lago
Qui approfittiamo della presenza degli ultimi alberi per rifocillarci all'ombra.
Si accede qui in un ampio vallone caratterizzato da numerose zone paludose e piccoli specchi d'acqua che testimoniano la passata presenza di laghi alpini. La morfologia è tipicamente glaciale con rocce montonate e relitti di morene laterali.




Il sentiero risale con pendenze sempre moderate lasciando il tempo per ammirare un paesaggio con ampie praterie: di fronte a noi Cima delle Buse Todesche e la Tombola Nera mentre alle nostre spalle si staglia il Lagorai dalla Pala del Becco fino al Castello delle Aie. Decisamente apprezzabile, vista la giornata estremamente calda, la ricchezza di corsi d'acqua che fornisce un costante e freschissimo approvigionamento. Sicuramente nei mesi di fioritura lo spettacolo deve essere veramente notevole.

La Tombola Nera a sinistra e la Cima delle Buse Todesche a dx

Vista sul Lagorai Centrale, al centro Cima Stellune
Il nostro sentiero termina congiungendosi con l'E360 proveniente da Caldenave e a questo punto visto che la forcella disterebbe ancora una mezz'ora e la cima almeno un'ora decidiamo di intraprendere la strada del rientro,prima lungo il sentiero sopracitato e poi lungo il sentiero L31 detto sentiero dei Nomadi.
Transitiamo dal minuscolo Baito Scagni poco sopra il lago Superiore dell'Inferno, il bel Lago di Nassere, sovrastato dall'omonima cima e dal Monte Conseria.

Il lago Superiore dell' Inferno

Il Minuscolo baito Scagni


IL lago di Nassere
Una ripida discesa ma su sentiero con fondo perfetto ci conduce a Malga Nassere, e poco dopo deviamo per il sentiero L31bis che attraverso un splendido bosco conduce all'agritur Caserina (ora apparentemente chiuso). Da qui percorrendo poche centinaia di metri su strada asfaltata ritorniamo al parcheggio presso ponte Conseria.


La malga Nassere e i prati verso Caldenave

Sentiero L31 bis


Due diverse tracce dell'escursione