Incuriosito dal bel report di Agh sulla dura ravanata sul Palon/Campanile di Cece,
raduno la solita ghenga per tentare una salita da Nord...
Dovrei dare un sottotitolo a questo 3d,parafrasando il titolo del film "Non aprite quella porta" mi vien da dire "non seguite questa traccia"...
Il gruppo comprende Rolando,Lorenzo (Pian),Rudy e Ale.Ci accompagnano la nuora di Rolando ed una sua amica che saliranno il Cece (brave!)
Valmaggiore ci accoglie in ombra,con 7° umidi ed un bel branco di cavalli al pascolo.
Saliamo con le popole che pizzicano per il fresco e, superato il primo laghetto, ci carichiamo la nostra parte di legna spezzata da portare al bivacco.
Sarebbe bello che questo fosse fatto da più persone......
Arriviamo presto al bivacco Paolo e Nicola,scaldato dal sole,e ci fermiamo a pianificare la salita.
Percorreremo il sentiero 349 fin dove inizia apiegare verso Nord;qui secondo la guida del Corradini ,dovremmo vedere due canali di possibile salita,con raccomandazione di scartare il primo perchè troppo franoso.
Il Dente di Cece sotto il quale traversiamo
Il primo canale di salita che ignoriamo
Prseguiamo su sfasciumi fino alle prime roccette che portano all'attacco del secondo canale.
Qui il gruppo si divide:Rolando e Ale non se la sentono perchè il terreno è instabie e si prospetta una arrampicata realmente delicata e pericolosa,per cui proseguono alla ricerca di un approccio meno ostico.
Lorenzo parte per primo,secondo Rudy ed io a chiudere;attrezzati con circa 15m di cordino da 8,un paio di fettucce e qualche moschettone,niente imbraghi...
Di far sicura su qualche roccia neanche parlarne,spesso facciamo saltare blocchi davvero grossi e le prese restano spesso in mano;aggiungere roccia umida e gelida e ci siamo serviti un bel piattino per denti sani.
Il canale appare anche ostruito in alto per cui deviamo su una fessura-canale parallela e qui Lorenzo è molto bravo a forzare due passaggi chiave.
Di tornare giu' da qui senza poter fare doppie neanche sognarlo:dobbiamo per forza salire e uscire!
Superati i due passaggi che su roccia buona e asciutta sarebbero un III o poco più,ma che in queste condizioni sono di fatto più delicati,dobbiamo solo sperare di uscire dalla trappola.
Ed in effetti siamo fuori dalle rogne!
Uno sguardo alla via di salita che strapiomba sul ghiaione da cui siamo partiti
ed uno alla forcella che ci aspetta al sole!
Da qui abbiamo una bella vista su Cima Cece;proseguiamo sulle prime tracce di sentiero e trincee di guerra come riportato da Agh,fino alla meritata vetta del Campanile/Palon di Cece a 2696m.
La vetta,finalmente
Qui non pubblico le foto panoramiche,sono già belle quelle di Agh,ma lo sguardo non può che godere di tanto spettacolo.
Sull'antecima spiccano i resti di una baracca,vero nido d'aquila
Ci godiamo anche le cibarie mentre da Cima Cece ci arrivano le grida di saluto delle due amiche,ma siamo anche in compagnia di Rolando e Alessandro!
Loro erano andati più a est sotto la parete ed hanno scovato un canale molto più facile:sbocco in cresta un poco più a est del nostro,qualche decina di metri di discesa verso val Miesnota per aggirare rocce impraticabili e risalita che li porta ad incontrarci proprio in corrispondenza della nostra forcella!
Insomma meglio non poteva andare fin qui.
Per la discesa faremo come Agh,calandoci nel canalone che precipita verso la Miesnota e poi traversando gli infiniti masieroni,un vero incubo,che dovrebbero portarci al bivacco.
Capiamo subito quanto debba aver faticato a salireda questa parte,non c'è un sasso stabile,sembra di non uscirne mai ed in più il pensiero di rigodersi il tutto anche l ritorno;che dire,Agh deve avere una determinazione incrollabile!
Noi cerchiamo di tenerci alti pensando di arrivara in isoquota a Forcella Valmaggiore,ma col senno di poi era meglio andare giù ai laghetti e prendere il sentiero a salire per il bivacco....
Le foto non possono dare un'idea di quanto sia faticoso,lungo ed ostile questo traversare massi,sassi smossi,buche nelle rare e piccole radure e a nulla è valso seguire il segnavia bianco-nero del cosiddetto sentiero di guerra,anche perchè ad un certo punto spariscono!
Insomma una pietosa ravanata finchè scorgiamo il bivacco!
Qui c'è la nostra traccia su mappa IGM e sivede il canale, DA NON RACCOMANDARE,che abbiamo salito.Certo con qualche chiodo,cunei e rinvii sarebbe stato meno azzardato,pur restando il pericolo della caduta di sassi in zona dove è difficile proteggersi
Certo la soddisfazione di aver chiuso un anello così impegnativo è stata grande,la cima è davvero bella ed impressionante il veder quanto era ...abitata ed in che condizioni.
Il rientro a Valmaggiore è tranquillo,si parla poco,forse stiamo smaltendo la tensione di una uscita un pò azzardata finita bene!
Il dislivello totale risulta di 1133m per uno sviluppo di circa 8km:la prossima volta ci diamo appuntamento in zona,ma con gli sci ai piedi!!