Come programmato,domenica di buon'ora sono partito con Rolando e Rudy alla volta di Malga Valmaggiore.
Usciti dall'auto abbiamo "gustato" una temperatura insolitamente frizzante.
Imboccato il sentiero 335,c'è voluto un bel pezzo ed una andatura da sky runner fino ai laghetti per entrare in temperatura.In compenso assoluta solitudine e colori vividi del bosco.
Ai laghetti un gruppo di boscaioli poi nessuno fino al bivacco Paolo e Nicola:qui una piccola compagnia era intenta a lavori di pulizia,preparazione della legna e le altre incombenze che i volonterosi ancora si accollano per rendere agibili e accoglienti queste strutture.
Un rapido scambio di parole,uno sguardo alla Regina ancora ben ammantata di neve e poi in cammino sul sent. 349.Lo abbandoniamo all'inizio dell'ampio catino innevato,sovrastato dal Campanile di Cece.
Qui saliamo dritti su neve dura dove a tratti i ramponi non sarebbero stati inutili....
In particolare il canalino di uscita è stato piuttosto impegnativo:erto,non tracciato e neve dura.Abbiamo usato i bastoncini impugnati come "pugnali" da ghiaccio e abbiamo scalinato a suon di pedate.
da qui la traccia in parte coperta da neve e poi la divertente pietraia sommitale che abbiamo affrontato per la via più diretta fino in vetta.
Il paesaggio è noto a molti di noi,sempre bello e del resto siamo sulla massima elevazione del Lagorai.
Tanta neve in giro e tantissimi fiori,in particolare le alpenrose,i favolosi rododendri,esplosi in una fioritura tanto rigogliosa quanto tardiva.E poi le genziane,innumerevoli e sontuose nella loro gialla fioritura.
Il rientro lo facciamo sulla medesima via,schivando il canalino con libera arrampicata sulle roccette a lato,più sicure in discesa.
Eccoci di nuovo davanti al Bivacco;il tempo è bello siamo freschi malgrado la salita/discesa velocissime e allora decidiamo di allungare il ritorno passando a salutare il bel lago di Moregna.
Riprendiamo il cammino in un tripudio di fiori diretti alla forcella del Caligher che fronteggia l'omonima cima.Qui si stacca una variante che scende diretta in Valbona e poi verso Valmaggiore,
Noi proseguiamo fino al tratto tra C.Valmaggiore e Coltorondo;qui per variante 349b e poi per scortoli scendiamo al lago di Moregna che ci accoglie con il suo immutato fascino ed un branchetto di cavalli curiosi e felici di farsi carezzare.
Malga Moregna,il lago e tutta la conca sono uno dei posti più ameni del Lagorai.
Ora rimane l'ultima discesa sulla strada militare ancora ben conservata,una vera opera d'arte del genio militare,che attraversa la Busa dei Slavazi.Il nome deriva appunto dai Slavazi o Slavazeri,piante infestanti dei pascoli,che, come si vede in foto, quest'anno rendono piena giustizia al toponimo!
La lunga discesa si conclude alla Malga di Valmaggiore dove ci accolgono due Lama sornioni e,per fortuna,non in vena di sputare!
Meritata merenda e poi sulla via di casa.
Giro vario e relativamente impegnativo,di sicuro consigliabile a chi non conosce questa parte del Lagorai che,fra l'altro,ha il pregio di essere poco frequentata
Di seguito il link alle foto
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