Altra bellissima giornata. Partiamo con l’intenzione di goderci la giornata completamente perché, come visto la scorsa settimana, partendo ad un orario “normale” rischieremmo sicuramente di rimanere bloccati sul Brennero e oltre!
Visto però il giro di ieri, avremmo dovuto accontentarci della classica salita e magari un po’ di svacco al rifugio, ma, un po’ per la solita curiosità che spinge a vedere il più possibile ma, soprattutto perché non abbiamo controllato bene la cartina…abbiamo…beh…fatto un casino!!!
Lasciata l’auto a malga Sorgazza. Prendiamo la sterrata per F.la Magna insieme a una fiumana di persone, uguale a ieri mi viene da dire!
Fortunatamente la lasciamo poco dopo per il sentiero 360 per la F.la delle Buse Todesche. Saliamo prima in un bel bosco, al riparo dal vento che, oggi più di ieri martella a più non posso!
Entriamo in uno stupendo vallone e svoltando a dx raggiungiamo il bivio per F.la Magna. Il sentiero diventa ora una bella ma, purtroppo, lunga militare. Guardiamo la nostra cima lontana lontana e quando vediamo che per raggiungere F.la Magna dobbiamo perdere un bel po’ di quota, cominciamo a darci degli stupidi, ormai…
Raggiunto quindi lo spartano bivacco Lasteati cominciamo a scendere. Alla forcella mangiamo qualcosa, controlliamo cartina e cartelli, ancora 3.10 h per Cima d’Asta…2 h al rifugio….aiutooooooo!!!!
Non abbiamo alternative o scendiamo o saliamo. Scegliamo di salire. Un primo ripidissimo tratto verso la ferrata Gabrielli che, non abbiamo capito se sia o meno una ferrata vera e propria o un sentiero attrezzato, ma i due con cui abbiamo parlato si stanno imbragando per cui… certo sarebbe più bello fare la cresta delle Socede ma non avendo info e con questo vento….
Dopo la ripida salita comincia la ripida discesa per raggiungere il sentiero 327 per il rifugio. Riprendiamo a salire speriamo definitivamente, al rifugio che sembra non arrivare mai. Vediamo il tetto ma gli ultimi metri sono eterni!
Brevissima sosta e ancora su. L’unica cosa che ci spinge a farlo è la bellissima giornata. Raggiunta la Forzeleta scendiamo....noooooo ancora, con l’ausilio di un cavo, per circa un’ottantina di metri, che saranno poi da risalire, accidenti….
A prima vista pensiamo che la cima sia quella più lontana e ci diciamo…e chi mai ci arriverà là! Invece per botta di c..o la Cima d’Asta è quella più vicina… vicina, si fa per dire! Attraversiamo la pietraia e ancora tra blocchi e scale in pietra raggiungiamo la cima! Poco sotto la vetta c’è un piccolo bivacco.
Siamo a picco sul rifugio Brentari, bellissimo! Purtroppo riconosciamo poco o nulla dalla cima. Parecchia gente quassù. Torniamo al rifugio Brentari per mangiare i nostri panini e fare un po' di svacco. Malauguratamente, sentiamo dei tizi che decantano il sentiero 386 per tornare a Malga Sorgazza.
Chiediamo info al gestore: “Sentiero ideale per tonare alla malga, ci vuole solo un’oretta in più!”, “si risale?”, “no! Andate fino al Passetto in falso piano, poi tutta discesa! Sentiero comodo!” A questo punto si va!...e così i piedi ringraziano!
Al Passetto ci arriviamo con una breve risalita e una breve discesa e non in falso piano…
A questo punto dovrebbe iniziare il sentiero comodo e in discesa pensiamo. Invece no! Da qui, via di traverso, poi sì scendiamo, ma per poco, su sentiero tutt’altro che comodo ma, la sorpresa arriva quando vediamo il proseguimento, un lungo traverso che passa varie vallecole, con qualche, se pur breve, risalita…! L’unica cosa vera che ci è stata detta è che è molto bello, su questo non ci sono dubbi!
Facciamo buon viso a cattivo gioco e proseguiamo. Giunti al Monte Coston finalmente scendiamo, definitivamente, ma sarà una discesa eterna. Un’ora e trenta per fare meno di 600 m! In un paio di tornanti avremo perso si e no 10 cm!
Raggiunta la sterrata facciamo un’ultima sosta e poi raggiungiamo il posteggio.
Beh il nostro scopo lo abbiamo raggiunto. Sfruttata l’intera giornata e niente coda per il rientro ma, alla fine eravamo stravolti, altro che al dessert…eravamo oltre l’amaro!!!!
In ogni caso una bellissima escursione
Dati GPS: Dislivello 2111 m– 24,40 km