Io e Kobang partiamo poco prima delle 7 dal ponte Conseria. Abbandoniamo la strada del passo Cinque Croci alla Cros del Nardo attraversando la radura che porta verso i pascoli sotto passo Cion. Il tempo è bello, cielo sereno e limpido. Ci sta una foto della lontana nostra meta, che si vede sulla destra.
Dal passo percorriamo il sentiero che va alla forc. Lagorai. Lo abbandoniamo quando abbiamo contornato il col dei Fiori e ci inoltriamo nell’ampia conca, perlopiù sassosa, racchiusa dalle due dorsali meridionali della c. Lagorai. Comincia la salita, che ci conduce ad aggirare un roccione dopo il quale attraversiamo la testata di uno dei tanti valloni che scendono fino al fondo della Valsorda dall’articolata cresta, nella quale si alternano torrioni, gendarmi e alte forcelle.
Passati sul versante opposto, non ci resta che salire lungo il ripido pendio erboso che dovrebbe portarci alla base della pala finale.
Si sale con cautela, evitando l’erba e andando a cercare il terriccio e i sassi.
In questo tratto la pendenza è forte e non sarebbe né piacevole né salutare scivolare in basso.
Quando il pendio si addolcisce, usciamo sul largo crestone
e siamo alla pala.
Pochi metri e raggiugiamo la cima.
Il tempo è cambiato, non fa per nulla caldo e nebbie insistenti si aggirano tra le cime. Riesco a fotografare il trittico dellla val Moena. Da sx a dx: cimon della Roa, Cimon delle Buse dell'oro e Castèl di Bombasèl.
Al di là della cima, verso nord, una forcelletta di cresta permette di passare ad una seconda quota.
Ci andiamo. Percorriamo brevemente il versante nord di c. Lagorai, oltrepassiamo la forcellletta e prima su una vecchia traccia militare che poi sparisce e quindi arrampicando su un ammasso disordinato di sassi e macigni,
raggiungiamo anche la seconda quota. Abbandoniamo l’idea di proseguire (cresta non percorribile) e torniamo alla forcelletta. Da qui scendiamo con prudenza giù in un umido canalone
verso la Valsorda, ma già più spostati sotto forcella della Busa della Neve, a est delle Stellune.
Canale di discesa al centro
Usciti sul piano puntiamo al visibile trincerone che corre più in basso, lo superiamo, e caliamo ancora per l’ennesimo pendio erboso fino ad una pianeggiante valletta.
In fondo ad essa incontriamo il sentiero che proviene dalla forc. Valsorda e che va a passo Cion. Siamo forse noi tipi da sentieri? No! Ne percorrriamo un breve tratto e poi ci buttiamo in direzione della strada di malga Valsorda seconda, che si vede biancheggiare lontano. Un altro pendio erboso, ma non difficile, poi un bel bosco e infine una traccia lungo il torrentello. Giunti al tornante della strada, è fatta. Torniamo alla cros del Nardo e tagliando ripetutamente la forestale, arriviamo al ponte Conseria.