Rituale giro a naso con io fratello,arrivato ieri per le ferie.dal Tedon a malga Caldenave,poi sull'ormai tracciatissimo percorso per forcella Orsra.Quando il sentiero inizia atraversare sul costone prativo verso la forcella ,decidiamo di risalire sulla sinistra due ertissimmi canalini erbosi e con sfasciume Il primo è chiuso da un paio di passaggi in roccia,fattibili,ma problematici da ridiscendere senza corda ecc.In effetti ho tribolato non poco a ripercorrerlo in discesa.Il secondo ,leggermente più a ovest pur staccandosi dal primo,è più promettente ed in effeti lo risaliamo quasi tutto.Dovrebbe sbucare sotto C. Orsera sul suo versante so.L'uscita,senza attrezzatura da roccia è troppo una incognita e decidiamo di verificarla da sopra.Con delicato traverso rientriamo sul sentiero poco sotto a dove è stato attrezzato con cordini in acciaio.
Raggiunta la forcella proseguiamo veloci sulla Cima Orsera.Solito splendido panorama a 360°.
Dopo un rapido spuntino individuiamo l'uscita del canalino,non facile ma praticabile:sarà per la prossima con un minimo di attrezzatura.
Proseguiamo verso nord su cengie e cresta fino alla testata della val d'Inferno,un dedalo di salti rocciosi,canalini e ghiaioni ci porta tra i grossi blocchi della frana terminale:si cammina tanto ,ma si percorrono distanze lineari modeste.
Sbuchiamo sulla sponda del L. d'Inferno spettacolare composizione che ricorda un giardino zen....
Da qui riprendiamo umilmente il sentiero che ci porterà al baito dei Lastei,poi all'incantato L. Nassere e sul percorso del sentiero dei Nomadi fino a valle.Qualche altra deviazione ci fà schivare la bolgia del Carlettini e l'agglomerato delle Caserine ,riportandoci alle auto parcheggiate al Tedon.
Domani con calma vedrò di recuperare la traccia purtroppo parziale (Batteria non ricaricata....) e alcune foto.
Buon ferragosto a tutti