Autore Topic: [LAGORAI] Cima Stellune m 2605 da Ponte Conseria  (Letto 6204 volte)

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Offline bandurko

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 Era da un po' di tempo che avrei voluto salire su questa imponente cima del Lagorai Centrale ed ero rimasto sempre con il dubbio di quale fosse il percorso più interessante per salirvi.
Avevo finalmente deciso, dopo un escursione in Mtb in Val Moena, che proprio da lì sarei salito, associando il trekking alla mtb (rigorosamente muscolare), anche per evitare discese troppo lunghe per le mie articolazioni che negli scorsi anni avevano mostrato inequivocabili segni di insofferenza.



Indubbiamente, provenendo dal Val Moena, la Cima Stellune offre il suo lato migliore

Purtroppo nessuno dei partecipanti al progetto aveva particolare affinità verso le due ruote e cosi, si è optato per una escursione più classica, sia nelle modalità che nel percorso.
Partenza sabato 21 agosto alle 8.45 da Ponte Conseria dove c'è già un discreto movimento di escursionisti. Imbocchiamo il sentiero contrassegnato con il numero 317 che quasi subito si stacca dalla forestale per il P.so Cinque Croci e per inoltrarsi nella Valsorda affiancando l'omonimo rio.


Il ponte Quarelo

Giunti in breve al Ponte Quarelo, il sentiero attraversa il rio portandosi sulla destra idrografica ed inizia a risalire il versante della valle, in breve il bosco si fa più rado, un preludio agli ampi spazi delle praterie che circondano Malga Valsorda II.



 Da questo momento la vista comincia a spaziare verso il gruppo del Rava, le Buse Todesche ed il Cengello a sud e verso le verdi praterie del Col di San Giovanni ad Est.



Il sentiero prosegue tagliando il versante meridionale del Montalon alternando tratti piani a tratti più in pendenza ma mai troppo ripidi. Dall'alto scendono con brevi salti ruscelli ancora ricchi d'acqua. Superato il bivio con il sentiero 318 si arriva senza ulteriori grossi sforzi ai due Laghi delle Buse Basse o Laghi di Rocco, delimitati da depositi morenici. Il paesaggio è decisamente ameno e molti escursionisti hanno scelto proprio le rive dei laghi come meta.


Il lago inferiore


..e quello superiore (parzialmente coperta dalle nuvole, Cima d' Asta)

Un altro breve tratto di salita porta alla stretta Forcella di Valsorda che introduce al versante settentrionale del Lagorai. Qui sono ancora evidenti i resti di manufatti della guerra e il fitto intreccio di strade e di sentieri che le collegavano.



Con alle spalle quasi 800 metri di dislivello, possiamo guardare al resto del percorso con ottimismo pur sapendo che i sentieri da risalire saranno di natura ben diversa da quelli fin lì calpestati.
Un primo assaggio delle asperità che ci aspettano ci viene fornito dal traverso che collega la forcella di Valsorda con quella di Val Moena, infatti questo tratto di sentiero attraversa le estese pietraie che scendono dal versante occcidentale di Cima Stellune richiedendo attenzione ad ogni passo.





Giunti alla forcella si abbandona il sentiero 317 per imboccare brevemente il 321 che coincide con il percorso della Translagorai, ma poco prima dell'indicazione del tratto per EE si svolta a sinistra per cominciare l'ascesa alla vetta, indicata da una scritta in vernice su di una pietra.
La traccia che conduce all'ascesa alla cima esordisce con un ripido susseguirsi di tornantini su cui bisogna prestare massima attenzione sia per non mettere un piede in fallo ma anche per non far muovere pietre che finirebbero per colpire inevitabilmente chi sta seguendo.
Alcuni scalini in pietra sono ancora in loco ed aiutano nell'ascesa.






In alcuni passaggi è necessario aiutarsi con le braccia. In basso il lago delle Stellune e la valle dello Stue

Superato il ripido sperone roccioso si giunge su di un tratto quasi pianeggiante con splendida vista sulla Val Moena dall' inconfondibile andamento rettilineo e dal profilo ad U dovuto al modellamento dei ghiacciai. La nostra meta è ormai in vista, al vertice della piramide sommitale su cui il sentiero procede con ampi zig-zag, anche qui in parte lastricato con degli scalini in roccia.


L'alta Val Moena nel tratto da Malga Val Moena al Baito delle Stellune, visibile al termine della strada sterrata che la percorre.


La piramide sommitale di Cima Stellune


Risaliamo le pietraie verso la cima con l'aiuto degli scalini posati dai soldati durante la guerra.

La cima è un ammasso di pietre di grosse dimensioni che si supera prestando anche qui molta attenzione. Quando ci inerpichiamo sugli ultimi massi e vediamo la Croce di vetta, proviamo una grande soddisfazione sia per aver raggiunto l'ambita meta ma soprattutto per un grandioso panorama che ci ripaga ampiamente degli sforzi compiuti.



Ormai in vetta


Cima d'Asta, la zona dei Lasteati ed il Cengello. In basso il lago inferiore di Rocco


La valle dello Stue. Si riconoscono da sinistra  la Ziolera, il Monte Croce ed il Fregasoga


Cima Lagorai e dietro Cima delle Sute (?)


da sin. Castel di Bombasel, Cimon della Roa e Cimon delle Buse dell'Oro

Dopo una breve sosta e qualche foto ridiscendiamo a quota zaini per pranzare nel pianoro sotto la cima e da qui riprendiamo la discesa lungo lo stesso percorso dell'andata.





Lungo la discesa ci accorgiamo di un enorme blocco roccioso in equilibrio estremamente precario, posto proprio sulla verticale del sentiero. Mi chiedo a quanti cicli gelo\disgelo potrà ancora resistere


Il poco rassicurante blocco di roccia incombente sul sentiero

Quando verso le 15.30 percorriamo la discesa verso i laghi di Rocco ormai non è rimasto più nessuno. Ci godiamo il paesaggio, che come spesso capita nel pomeriggio, sta cambiando luce e colori. Le nuvole, come le persone, stanno ritirandosi e nella quiete le marmotte si riprendono i loro spazi sui prati lungo i pendii. E' il momento più bello di una splendida giornata che ci ha visto percorrere circa 17 km con un dislivello approssimativo di 1150 metri. Il tempo non lo indico perchè l'unica cosa che conta è riappropriarsene quando ci viene concesso di poterlo fare.







Grazie alle mie compagne di escursione: Paola, Ute, Cristina.

« Ultima modifica: 25/08/2021 22:38 da bandurko »

Offline pianmasan

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[LAGORAI] Cima Stellune m 2605 da Ponte Conseria
« Risposta #1 il: 26/08/2021 07:34 »
Il tempo non lo indico perchè l'unica cosa che conta è riappropriarsene quando ci viene concesso di poterlo fare.

Tutto molto bello e memorabile la frase conclusiva! Grazie.

Offline pianmasan

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[LAGORAI] Cima Stellune m 2605 da Ponte Conseria
« Risposta #2 il: 26/08/2021 09:50 »
...ma poco prima dell'indicazione del tratto per EE si svolta a sinistra per cominciare l'ascesa alla vetta...
Qui non mi trovo. Da f.lla Valmoena verso est (321), per salire alle Stellune io ho sempre deviato a destra ;D.

Offline bandurko

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[LAGORAI] Cima Stellune m 2605 da Ponte Conseria
« Risposta #3 il: 26/08/2021 10:30 »
Qui non mi trovo. Da f.lla Valmoena verso est (321), per salire alle Stellune io ho sempre deviato a destra ;D.

Corretta segnalazione, grazie. La svolta a destra in quel luogo avrebbe esiti catastrofici. Se il sistema me lo consente proverò s correggere l'indicazione appena posso da pc.

Offline pianmasan

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[LAGORAI] Cima Stellune m 2605 da Ponte Conseria
« Risposta #4 il: 26/08/2021 14:21 »
Io ti ho avvisato: a destra!  ;) ::) ;D

Offline bandurko

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[LAGORAI] Cima Stellune m 2605 da Ponte Conseria
« Risposta #5 il: 26/08/2021 15:03 »
Io ti ho avvisato: a destra!  ;) ::) ;D
Deve essere il ritorno in pianura che altera il mio senso dell'orientamento: ci vuole sempre un po' di tempo per riabituarsi.
Confermo che si svolta a destra per la cima, a sinistra c'è il baratro.
Sempre utile , Pian, la tua revisione dei testi.