GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: pianmasan - 28/07/2012 21:26
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Alle primissime luci del giorno mi incammino dalla loc. Tabià verso la Valmoena. Il tempo è bello ma la pioggia della notte non ha rinfrescato molto, segno che c’è da aspettarsi ancora cattivo tempo.
Abbandonata ben presto la strada – dopo il parcheggio è aperta solo per vicini della Magnfica Comunità e residenti di Cavalese – risalgo l’erbosa mulattiera che corre in destra orografica dello spavaldo rio di Valmoena. Bisogna poi calpestare per un buon tratto la forestale, fino al Pegolazzo: qui, al di là del ponte, una seconda magnifica mulattiera si inerpica regolare nel bosco e sbuca già bella alta sulla forestale poco prima della malga Caore. Poi la Valmoena – secondo me la più bella valle del Lagorai – si apre in tutto il suo incanto. Di buon passo la percorro nel silenzio del primo mattino fino al baito delle Stellune. In fondo domina sempre la mole maestosa della cima delle Stelune con il suo strascico sassoso sotto la vetta.
Dal baito mi dirigo verso la forcella del Vallone, alto e solitario valico tra Valmoena e val Lagorai. Ben lontano dalla forcella piego verso sud, su incerta traccia, che corre alta sulla valle lungo il ripido fianco del cimon della Roa. Procedo e mi alzo gradualmente, su terreno erboso abbastanza impegnativo. Dopo avere superato due costoloni ecco finalmente sulla sinistra il breve pendio che verso est porta al vallone sotto la mia meta, il Cimon delle Buse dell’oro. Una volta dentro il vallone, che è un’immensa pietraia, mi tengo sul bordo destro per evitare i sassi e senza via obbligata arrivo facilmente agli ometti di vetta. Al di là, in basso, brillano gli specchi dei laghetti di Lagorai, le cui acque sono increspate da uno zefiro che sulla cima mi obbliga ad indossare la giacca a vento. La giornata non è limpidissima, ma il panorama tutt’attorno è sempre un bel vedere. Siamo, se non nel cuore, almeno nel petto del Lagorai.
Scendo per la cresta nord, verso il cimon della Roa, e poco prima del suo punto più basso, mi calo giù per una breve e ripida scarpata rocciosa e rientro nel vallone. Il percorso ora è chiaro. Si va ancora a sud, fin sotto la forcella delle Buse della neve, che rimane comunque ben più alta. Da qui il sentiero con segnavia che proviene dalla omonima forcella riporta, dapprima con un tratto in discesa e poi con un lungo e panoramico traverso orizzontale, al sentiero che sale alla forcella del Vallone, percorso precedentemente. Al bivio si torna indietro: baito delle Stelune, Stalla vecchia, Malga nuova, Caore, Pegolazzo, ponte delle Brustolaie e Tabià. Le bianche nuvole del mattino si sono gonfiate e dipinte di grigio, le cime si incupiscono. Esce ancora un tenace sole, ma mentre mi cambio ecco le prime gocce. Fatta!
Voglio ricordare anche la mia Dada, superba e fedelissima compagna d’avventura.
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Altre foto
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Terza serie finale
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bravo pian.............2 anni fa mi ero perso per salire a cimon di grana ed ero arrivato a forc. del vallone partendo dal manghen alle 12 e passa......robe da matti
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Scendo per la cresta nord, verso il cimon della Roa, e poco prima del suo punto più basso, mi calo giù per una breve e ripida scarpata rocciosa e rientro nel vallone. Il percorso ora è chiaro.
bravo, anzi bravi :) Non credo di essere mai salito al Cimon Buse dell'Oro, dalla recente uscita sulle stellune mi attizzava il Cimon della Roa... comunque sono bei posti, le selvagge che credo non frequenti quasi nessuno...
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Errata corrigo (non è più possbile modificare i post?)
Si va ancora a sud, fin sotto la forcella delle Buse della neve, che rimane comunque ben più alta. Da qui il sentiero con segnavia che proviene dalla omonima forcella riporta....
è da intendersi
...Si va ancora a sud, fin sotto la forcella delle Buse dell'oro, che rimane comunque ben più alta. Da qui il sentiero con segnavia che proviene dalla forcella delle Buse della neve riporta...
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Alle primissime luci del giorno mi incammino dalla loc. Tabià verso la Valmoena.
Scusa potresti dirmi come si arriva in questa località?c'è la possibilità di qualche giro ad anello scendeno da un'altra valle?
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Dalla strada di fondovalle di Fiemme, alla località Cascata (500 metri prima della funivia del Cermis), giri dx attraversando l'Avisio. Dopo 100 metri, ad uno slargo tra alcune case, una forestale ancora a dx sale nel bosco. La strada è bianca ma con ottimo fondo. Dopo circa 4-4.5 km, senza possibiltà d'errore, arrivi ad una zona di pascoli e prati con alcuni edifici: Tabià. C'è un ampio parcheggio sterrato dopo il quale vige il divieto di transito, tranne che per i residenti di Cavalese e i vicini della Magnifica Comunità. La strada prosegue e termina in alto alla malga Nuova di Valmoena.
Molte possibiltà di itinerari circolari scavalcando le dorsali che separano le valli parallele e laterali. Riprendo l'argomento questa sera. A dopo.
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L'itinerario classico è la salita alla cima delle Stelune, che troneggia in fondo alla valle. Non è ad anello ma si può creare un piccola "asola" finale, dopo la salita alla cima, passando sul suo versante nord (sentiero don M. Delugan) fino alla bella forcella delle Buse della Neve e poi tornando in Valmoena dalle Buse della Neve, appunto.
Altro percorso, anche più panoramico, è la salita alla solitaria conca del Forame per la val Grande che si imbocca sulla forestale al ponte delle Brustolaie. Dalla conca (malga e bivacchetto "Baito del Pignaro") si può percorrere tutta la cresta che la chiude a sud, verso la val delle Stue, salendo a cima Inferno, cimon di Busa bella e Busa Grana con discesa alla forcella del Capitello o diretta dalla cima verso nord o passando dal suggestivo lago del Forame. Per chi ha buona gamba rimane l'ascesa al cimon di Valmoena, non semplicissima. Dalla forcella del Capitello si può scendere in Valmoena transitando dal caratteristico baito delle Anzöle.
Sul lato est della Valmoena, a parte le ascese alle cime (Cermis, To della Trappola, Castel di Bombasel, Roa, Buse dell'oro, buse della neve) gli itinerari scavalcano la dorsale che separa questa valle dalla val Lagorai prima e dal Vallone dei Laghetti più in alto e più a sud. Si tratta in sostanza di salire, scendere, risalire e riscendere, attraverso uno dei passaggi (forcella della Salera, del Vallone, della Buse dell'oro) che si trovano tra le cime.
Qualcuno qui aveva ipotizzato una cavalcata lungo tutta la cresta che corona la valle, cime comprese, senza mai scendere sulle rive del rio di Valmoena. Esercizio da marziani.
Provo ad allegare una piccola, piccola mappa che qualche s'grif.
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scusa a me risulta un divieto in loc. cascata, praticamente in fondovalle. Non esiste più? Una volta si poteva salire con auto fino alla casera delle capre, ed erano quasi due ore a piedi risparmiate. Ora come è la situazione?
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Quando sono andato io (ultimo sabato di luglio) la strada era aperta fino al Tabià. Alla casera della Capre sono salito anch'io in macchina, ma con un indigeno (carta d'identità sul cruscotto).
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Quando sono andato io (ultimo sabato di luglio) la strada era aperta fino al Tabià. Alla casera della Capre sono salito anch'io in macchina, ma con un indigeno (carta d'identità sul cruscotto).
quindi in fondo c'è ancora il divieto?
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Il cartello del divieto è subito dopo il parcheggio al Tabià, NON alla Cascata, da dove è permessp salire. Guadagni dal fondovalle circa 300 metri di dislivello.
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Il cartello del divieto è subito dopo il parcheggio al Tabià, NON alla Cascata, da dove è permessp salire. Guadagni dal fondovalle circa 300 metri di dislivello.
allora non sono aggiornato... :( No so dove sia questo tabià, buono a sapersi comunque...
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Ottimo grazie mille!! forse i prossimi giorni riesco ad andarci...semmai vi farò sapere ;)