La mattina si presenta con pioggia leggera e nubi minacciose sul Lagorai.Sono le sette e la meteo ci rende incerti sull'itinerario...
Partiamo per Sorgazza,poi si vedrà.
Già al parcheggio la situazione è più positiva però le previsioni meteo non sono un granchè e C. d'Asta è in nube.Ci avviamo veloci sulla forestale ; già alla teleferica brusà il sole sembra prevalere.Avevamo già scartato il giro verso Tolvà per cui saliamo in Forcella Magna dove siamo premiati da ampie schiarite e panorami molto nitidi.
La conca del lago è placida e silenziosa.
Proseguiamo seguendo quasi sempre le creste,fuori dal sentiero,toccando il Bivacco Lasteati e salendo le tre piccole cime omonime.
Ormai il tempo è stabilizzato e,sempre per cresta,passiamo sul Cengello,pòercorso l'ultima volta in sci nella scorsa stagione invernale.
L'aria è fresca e calivi bianchi giocano a celare e svelare la piramide di Cima d'Asta;la vista spazia verso il Cauriol ed il Cardinal e ben oltre.Più a tiro i rilievi di Socede,Col di S.Giovanni,la Palazzina,e dietro le Stellune,cima Lagorai e le altre montagne che è sempre bello ammirare.
Per chi conosce la zona,il Cengello precipita con pareti verticali in direzione della Tombola Nera:abbiamo solo 20m di corda ed è impensabile affrontarle così;però,difficile da trovare ed alquanto insidiosa,c'è una traccia che scende sulla costola orientata a S-SE più o meno e che sbuca sul "sentiero" che consente poi di salire la Tombola Nera.
La discesa di questo fuori traccia deve essere fatta se la si conosce bene e se si è in grado di affrontare un paio di passaggi abbastanza critici e resi ancora più insidiosi dal terreno instabile.
Così ci caliamo tra i mughi all'inizio dell'incerta traccia e delicatamente raggiungiamo il crinale di collegamento verso la Tombola Nera.E' qui che si trova il noto rifugio,punto di tiro, caratterizzato dall'elegante ingresso in pietra sbozzata.All'interno è ancora custodito lo scudo protettivo per il fuciliere.
Per tracce e canalini risaliamo la sommità della Tombola Nera altro ottimo punto panoramico.
Orsera è poco lontana,ma il tempo sembra peggiorare;decidiamo di scendere la stradina militare,costruita con tale cura da resistere ancora in buona parte integra a 100 anni di distanza!
Il percorso termina quasi davanti alle tabelle con l'indicazione del sentiero che scende per la Val Vendrame:personalmente lo ritengo uno dei più brutti e disagevoli in discesa e preferisco farlo in sci.Il selciato e l'erba lo rendo scivoloso fino a valle e ,tolta la parte sommitale,si sviluppa in un ambiente di poco interesse.
Tra uno scivolone e l'altro e qualche sosta per gustare i tantissimi e dolci mirtilli,raggiungiamola forestale al ponte di Vendrame.Ormai una rapida corsa ci conduce in Sorgazza,senza aver beccato una sola goccia d'acqua e con una bella galoppata nelle gambe.
La pioggia,violenta,ci raggiungerà solo dopo il Tesino e ci accompagnerà fino a Torcegno e poi a tratti oltre Borgo.
Aver tenuto duro davanti ad una giornata poco promettente ci ha premiato e il ravanaggio fuori sentieri ha reso interessante un percorso altrimenti ben conosciuto.
Al link seguente alcune foto:
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