Terzo ed ultimo giorno
in Val Campelle, cielo azzurro, qualche nuvola. In programma la salita ai Laghi delle Buse Basse, seguendo il sentiero 317. Il sentiero all'inizio si snoda in un fitto bosco, lungo il Rio Val Sorda. Lo avevamo percorso in discesa nel 2006, ed abbiamo notato che è molto meglio tenuto. Dopo una salita a tratti ripida, durante la quale ci alziamo dal ruscello, raggiungiamo la piana della malga Val Sorda Seconda. Lì il panorama si apre su Cima Lagorai e le cime intorno. Alla malga (grandi lavori in corso), incontriamo una ragazzina che ci mostra gli agnelli neonati e ci spiega che c'è un'aquila che gira, e che gli agnelli vengono dipinti con lo spray di rosso per farli credere morti. Superata la malga iniziamo un traverso con tratti leggermente franati (sospettiamo a causa della deriva ippica del turismo trentino
) . Raggiungiamo il bivio col 318, dove ci accolgono alcuni asinelli multicolori, e in pochi minuti il primo lago delle Buse Basse. Intorno il panorama è magnifico, anche se un pò velato, appare Cima d'Asta in tutta la sua maestà, e accanto su vede bene il gruppo di Cima Caldenave. Dopo la sosta panino decidiamo di proseguire verso la Forcella Val Sorda. Appare Cima Stellune, intorno alla forcella si vedono i resti delle mulattiere, e tra le pietre spiccano i fili spinati. Dopo la Forcella si aprono i panorami sulla Val Cadino, in fondo il Monte Croce, a sinistra incombe il Montalon. Il desiderio di vedere il lago delle Stellune verrà rimandato, vista l'ora e la lentezza, e ci incamminiamo verso il ritorno. A Malga Val Sorda Seconda ci rifocilliamo di yogurth e caffè e decisiamo di rientrare per l'eterna forestale, per risparmiare i piedi che friggono. 13/14 km 790 m dislivello. Critico solo il traverso dopo la malga, ma la signora che la gestisce e la sua espertissima nipotina ci dicono che è possibile aggirarlo a sinistra.
Piano piano stiamo scoprendo tutto il Lagorai; quando avremo finito sarà ora di ricominciare ;-).
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