Stamattina ho tentato di affrontare qualche montagna, nonostante le condizioni previste del meteo non fossero le migliori.
Sono partita prestino, molto dubbiosa sul percorso che avrei potuto fare, ma mi sono detta che avrei potuto almeno tentare, sempre tenendo un piede girato all' indietro, per un rapido rientro in caso di nuvoloni importanti.
Ho lasciato la macchina nei pressi del lago di Calaita e ho imboccato il sentiero 347, che risale velocemente la bella val Pisorno, con un occhio a tutte quelle nubi sparse, sperando nel poco di sereno presente verso le Pale di San Martino.
Salendo ho considerato che potevo provare a conquistare cima Scanaiol, imboccando quindi la traccia sulla destra che risale un' ampia valle laterale, che fra laghetti, ruscelli, fischi di marmotte, qualche striminzita strisciolina di neve, e finalmente il primo sole, mi ha portato ai piedi della cima che mi interessava.
Il cielo continuava ad essere grigiamente velato, ma un poco di sereno resisteva, e il sole faceva capolino di tanto in tanto, accompagnandomi nella risalita per il costone prativo e poi per le facili roccette fino all' apice della montagna. Non ci sono rimasta per molto, un po' avari i panorami, meglio rientrare, scendendo verso il lago di Pisorno, viste quelle nubi stabilmente grigie, quella foschia che non presagiva nulla di buono.
Un lungo traversone verso la forcella prospicente il laghetto e, sorpresa, è cominciata a spirare una leggera brezza, ripulendo magicamente il cielo, alzando la nebbia dalle valli e sbatacchiando piccole nuvolette di qua e di là, rendendo la ipotetica splendida visuale molto mutevole. Al lago di Pisorno ho deciso di proseguire verso la cima Grugola, visto il sicuro, per il momento, rasserenamento del cielo.
Scartata l' ipotesi di prendere la più diretta ma più pericolosa cresta montuosa, mi sono abbassata per il sentiero fino ad incorciare il 347 e lo ho seguito riguadagnando quota fino alla forcella Grugola, dove il sentiero punta dritto alla cima, per poi seguire le creste fino a conquistare, e sembrava brutto non farlo visto che ero lì, anche cima Folga.
Il meteo sembrava essersi riappacificato con il mondo, c' era un bel sole, ma ho deciso comunque di non attardarmi, il brutto tempo era troppo previsto, non poteva non presentarsi all' appuntamento, oggi.
Sono scesa fino alla forcella Folga, ho costeggiato l' affascinante lago delle Giarine ed infine giù per la bella val Grugola, la malga e il ritorno per la strada forestale fino alla macchina, che mi attendeva paziente dove l' avevo lasciata, per fortuna...
Alla fine mi è uscita una bella escursione, molto più lunga di quello che avrei potuto prevedere, tanto per alimentare quel fuoco scaturito da quella famosa "scintilla" ormai lontana.
Alcune foto qui
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