Da sx. le pendici del Fregasoga, il Monte Camin e il Monte Croce
Un'altra bella esplorazione sopra casa, alle
pendici del Monte Cogne. Ho provato a seguire vecchie mulattiere, fuori sentiero e fuori traccia, neppure riportate sulle carte e che poi fatalmente infatti si perdono spesso nel fitto del bosco che ha ingoiato tutto. Qua e là si intravedono
muretti a secco, addirittura
tratti selciati, segno di una certa frequentazione.
Antichi sentieri
Crocus e farfaraccio
Muschi e licheni, fungo su un tronco
Nelle radure spuntano i primi
crocus e il
farfaraccio. Con un po' di attenzione e intuito si riesce spesso a seguire questi antichi sentieri dimenticati.
Scopro così il bel bosco "Reverso" sopra Montepeloso, seguendo un po’ delle tracce e poi risalendo "un boàl" (un impluvio dove i boscaioli d’un tempo trascinavano a valle i tronchi). Da uno squarcio nel bosco abbastanza fitto in basso vedo la sagoma imponente del Monte Croce, ancora carico di neve.
Relitti di grossi alberi
"Fatte" di gallo forcello: gallo forcello o fagiano di monte (da wikipedia)
Nella radure, molte “fatte” di
gallo forcello. Superata la salita ripida, ecco un promontorio pianeggiante con diverse piante secolari, alcune crollate, abeti ma soprattutto grossi larici e cirmoli. Nella discesa, per tratti ancora nevosi, seguo un’altra traccia misteriosa che mi conduce ad una radura: ecco l’antica
frazione di Loven, un pugno di baite ridotte in ruderi, una vecchia fontana all’esterno. Dentro una baita un tavolino marcito, le porte sconquassate, il tetto coperto di muschio.
Il sentiero nel Bosco Reverso con degli strani macigni; grosso masso coperto di muschio
Lo stradello nel bosco che conduce alle vecchie baite di Loven ormai in completa rovina
Il tetto ricoperto di muschio
Le baite diroccate
Finestre rotte, la vecchia fontana
Il pavimento che emerge dal terriccio è fatto coi tondi dei tronchi tagliati. Nel bosco circostante sono visibili, molti ancora in ottimo stato, i muretti a secco che sostenevano i
terrazzamenti per le coltivazioni. Quindi rientro per la frazione dei
Paolati, passando dalle
Salare e poi a casa. Quattro ore di interessante e istruttiva girovagata allo stato brado dietro casa. PS: le foto non sono il massimo ma le ho fatte tutte col cello
I lunghi muri a secco nel bosco, retaggio della antiche coltivazioni su terrazzamenti
Frazione Paolati;la vecchia fontana
Il percorso mappa col Gps