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Bella idea.A me capita spesso di fare percorsi out track;difficilmente li pianifico,seguo piuttosto l'istinto.Se questa estate viene fuori qualcosa di interessante sarò lieto di aggiungerlo alla tua lista.
Tutta zona a Nord di cima d'Asta, con quei nomi fascinosi (uno fra tutti il "Prà Bastian") attirano la mia attenzione.
Ti segnalo anche tutta la zona dei Crozi d'Ezze. Partendo dal Pastronezze puoi fare quasi tutta la cresta, superando diverse forcellette, prima fra tutte la f.lla Valtrigona. Si può scendere a sud o a nord ripetutamente, quasi zigzagando tra le forcelle. Dislivelli contenuti (max 200 m). E' possibile accedere alla catena partendo anche da oltre la Valtrighetta, in puro stile ravaning, su per valloni impervi e ostacolati da vegetazione. Sono posti che ho frequentato molto con gli sci.
E chi lo dubitava???
Me la ricordo quella tua escursione. Un girazzo! Io però intendevo solo i crozi d'Ezze. Arrivato alla Valtrigona, non scendi in val d'Ezze, ma continui per la cresta fino ad una seconda forcella, scendi a Nord, doppi una dorsale, risali ad un'altra forcella, vai giù in val d'Ezze, ne fai un piccolo tratto, salti su ad una terza forcella, dalla quale puoi raggiungere una quota più alta. Poi ritorni a nord, giù per un vallone, scendi per un canale a sx e sei nel vallone dei Boi. Di fronte hai c. Cagnon, che tu conosci. Da qui a sud, sempre sx, torni su alla bocchetta di Valtriga, quel piccolissimo intaglio, sorvegliato da un gendarme, che si può raggiungere anche e più facilmente dalla dorsale sud della c. Cagnon (parti da dove c'è una leggera depressione). Beh, insomma, tutto così, concatenando - parola grossa! - in brevi spazi e dislivelli contenuti tutti 'sti famosi crozi dìEzze.Con gli sci è tutto un cava e metti, ma la discesa dalla val dei Boi, tutta a nord, è magnifica. Arrivi al ponte sotto la malga Bolenga.
Agli amanti degli itinerari non segnati e pochissimo frequentati consiglio il libro Nuovi sentieri selvaggi scritto da Paolo Bonetti Paolo Lazzarin e Marco Rocca,( l'ho appena acquistato) si tratta di 42 itinerari molto particolari riservati a escursionisti molto esperti