Tra i monti che non avevo mai "calpestato" mi mancavano (e non solo questi) quelli del lato destro della val Maso quindi ieri ho disposto di colmare questa lacuna anche incuriosito da un articolo di Luca Girotto sulle vicende belliche di quei posti.
Partenza dal laghetto di Musiera, non prendo il sentiero 381 ma taglio in diagonale il boscoso lato orientale fino a sbucare sul Col Marino e da qui lungo un costone di rododendri raggiungo la cima del m. Salubio che permette una buona visuale quasi a 360°; quasi perchè i larici del lato orientale svettano impertinti "rovinando" la panoramica verso la val Campelle.
Dalla cima del Salubio scendo verso nord, sempre su rododendri "infestanti", fino a raccordarmi con il sentiero 381 che porta in breve alla forcella Lavoschio. Da qui il percorso perde i canoni di sentiero per diventare traccia; poco sopra la forcella c'è un ricovero con tetto in lamiera, senza porta e con un "pancone" d'emergenza buono per una o due persone "che si vogliono bene"
. La traccia prosegue alternando tratti ripidi ad altri più pianeggianti fino a incrociare un altro sentiero proveniente da destra (Lavoschietto) che si segue girando a sx fino al costone che sale inonterrotto fino alla cima del Ciste. La traccia diventa più flebile e si biforca in più occasioni a seconda della presenza di tronchi, rami e sassi caduti. La pendenza è sensibile ma permette di guadagnare quota in fretta fino a superare gli ultimi contrafforti rocciosi ed arrivare sul piccolo altipiano costituente la cima (croce con libro di vetta). Sono salito tardi e ho goduto del sole basso del tramonto, avevo tutto il Lagorai orientale illuminato e limpido, un panorama che ripaga abbondantemente del sudore speso. Purtroppo un forte e gelido vento non mi permette di godere fino in fondo questo momento costringendomi allo "sfratto" come l'ospite che si cerca di alontanare perchè si avvicina l'ora che volge al desìo. Sono le 19,40 che inizio la discesa per la stessa via della salita, veloce ma sempre con lo sguardo al panorama fantastico. A F.lla Lavoschio taglio ulteriormente il bosco fino ad incrociare la strada carrabile a servizio dell'omonima malga e da quì in circa 30' sono nuovamente all'auto.
m. Ciste visto da m. Salubio
da m. Ciste verso NE c. Valpiana, Setole, val Campelle, c.d'Asta,