Alle 6 meno 5 parto nonostante la moglie mi indichi alcune nuvole nere verso il Bondone. Arrivo al parcheggio del Frotten, nemmeno un auto. Controllo che la mia tecnologia sia tutta presente e attiva (il GPS ha le pile scariche e chissà perché mi viene in mente AGH…) e via. Salgo verso il Sette Selle con l'intenzione di traversare sotto l'Hoamonder e risalire il vallone che conduce alla forcella di Cavè. Alle baite del Laner proseguo lungo il sentiero e arrivo, non molto prima del rifugio, al bivio, segnalato da tabelle, con il sentiero che va all'Ardemolo. Bisogna calare, poco male. Io comunque mi ricordavo di una traccia che dai prati delle baite Laner andava in piano verso questo sentiero che intendo percorrere. Probabilmente non l’ho vista. Scendo in una magnifica radura verdeggiante, attraverso il torrente e risalgo sotto l'Hoamonder. Mi chiedo come ho fatto a passare da lì con gli sci. Il sentiero è molto bello, con alcuni saliscendi. In un tratto aperto faccio in tempo a scorgere un camoscio che a balzi attraversa la conca in basso, sopra le miniere.
Giungo al bivio con con il Prunn (sotto i due Sassi), dove c'è l'indicazione per la croce dell'Hoamonder, fin troppo visibile (la croce). Dopo aver attraversato un primo vallone sotto la cima di Terra Bianca, finalmente arrivo all'imbocco del MIO vallone. Il nevaio è tenero e facile da risalire, ma abbastanza ripido. Eccomi alla forcella, il sole che mi aveva accolto alla partenza se n'è andato, tira vento e le nuvole giocano a ricorrersi attorno alle cime. Sulla cima di Cavè biancheggia una piccola gregge. Salgo all'intaglio tra Sopra Conella e Terra bianca dove vengo accolto da folate di vento freddo, che mi consigliano di indossare il maglione. In po' titubante mi dirigo alla cima di Sopra Conella ma dopo uno sguardo verso Sette Selle e Sasso rotto decido di rientrare. L'intenzione era quella di salire poi al Sasso rosso, scendere al lago d'Ezze e raggiungere il rifugio scavalcando la forcella d‘Ezze.
Quel bel canale sinuoso che parte alla base della cima di Sopra Conella e arriva al Prunn è ancora pieno di neve. Me lo gusto tutto e ritorno al sentiero per Ardemolo. Prendo il bivio per le miniere ma poi taglio per bosco verso le baite Laner.
Il sole è uscito nuovamente, anzi forse qui in basso non è mai scomparso. Fa quasi caldo. Incontro alcune comitive, pochi scarponi e molte scarpette (con tutti quei sassi e radici... come faranno!), sono al parcheggio, ora più popolato, e… l’escursione è finita.
Le foto a quando avrò imparato come si fa.