Autore Topic: Dal Ciste alla Mendana  (Letto 3454 volte)

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Offline pianmasan

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Dal Ciste alla Mendana
« il: 18/10/2014 18:50 »
La frequenza dei miei giri è diventata ormai mensile. L’uscita in programma oggi deve essere quindi non troppo pesante né difficile. Scelgo la traversata Ciste-Mendana, che mi ricorda un’avventurosa scialpinistica, fatta però in senso opposto, coronata da una discesa nel bosco tutta da ricordare.
Purtroppo la tribù delle Canne Fumanti ha, nei fine settimana, i giorni più favorevoli ai propri riti sacrificali  e devo lasciare a casa la Dada, che ha dormito accanto a zaino e scarponi. Poréta!
Parto da Suerta all’alba e risalgo il Laresé e i prati del Ciste. Noto che altre strade sono state aperte nel bosco e nella luce tenue del primo mattino le reti arancione dei cantieri si vedono eccome! Non ce ne sono abbastanza strade in montagna?
Uscito dal bosco, devio leggermente per andare a guardare da vicino una splendida baita, di nuova costruzione. Ricordo che in quel punto avevo sempre visto dei ruderi. Ecco la meta di una delle nuove strade! La baita è peraltro fiabesca e fa desiderare una sveglia all’alba dopo aver dormito sotto un morbido piumone!
Ormai sono là e salgo il pendio alle spalle della baita fino alla piccola conca sotto il coston del Ciste. In alto, sul ripido versante meridionale della montagna, una traccia passa in quota. Vado a prenderla andando su diritto lungo una delle tante dorsali che scendono dalla cima. Raggiuntala, la percorro in leggera salita verso ovest, doppio una seconda e più pronunciata dorsale e mi trovo ai margini di un vallone, uno di quei canaloni lungo i quali il Ciste regala spesso dei bei valangoni. L’idea è quella di proseguire fino all’ampia cresta cha congiunge il Ciste alla Mendana, tornando poi brevemente in dietro fino alla croce di vetta. Invece, come spesso mi piace fare, cambio idea e parto in quarta su per la dorsale. Quando si spegne, sono sotto la sommità, dopo aver soffiato parecchio durante la salita. Poche inversioni ed eccomi alla croce. Mi accoglie un bel venticello, unico gradito suono. I veri rumori, quelli attesi, non sono molti per la verità: ne avrò sentiti tre o quattro in tutta la mattinata. Meglio così.
I larici, in basso, sui prati e lungo il coston del Ciste, preparano la festa. Diciamo che stanno agghindandosi ma non sono ancora pronti. Dalla parte opposta, in val d’Ezze, i colori sono un po’ più vivi.
Comincio a scendere sulla larghissima cresta e,… sorpresa, nella parte del calottone rivolta verso nord pascola un gregge di capre che non avevo né visto né sentito. Appena mi vedono si fiondano verso di me. Il tintinnio dei loro campanelli mi accompagna fino all’ultima forcella prima di c. Mendana. Non c’è verso di farle tornare indietro, stanno un cinque metri alle mie spalle e mi seguono, penso sperando di avere un bocconcino. Finalmente su un poggio caldo di sole si fermano e si sdraiano. Addio, belle!
Proseguo lungo la cresta, superando le varie cimotte fino alla pala della Mendana. Mi fermo pochi minuti sulla cima e scendo alla forcella. In questo tratto la roccia diventa ferrigna e il sentiero leggermente più scosceso. Dal bordo del pendio precipitano in val d’Ezze orridi canaloni, che si fanno sempre meno accentuati con l’avvicinarsi alla forcella. Dal valico un ultimo sguardo alla solare conca d’Ezze e alla corona di cime che la cinge a nord. Si avvicina la nebbia ma poi si dissolve vinta dal sole. Giù ora verso Suerta, passando per malga Mendana, dai caratteristici tetti che scendono fin quasi a terra.
Giungo al piano e assisto al siparietto di un asino che non vuole saperne di salire sul carro di un trattore. Sono in tre a provarci, uno tira la cavezza, l'altro spinge nel didietro, il terzo è di supporto morale ("dai, dai..."). L'asino si mangia il boccone/esca ma pianta gli zoccoli quando lo fanno salire sulla pedana. ‘Na comica!
Qualche baita è aperta, c’è un filo di fumo da un camino, ma anche Suerta attende i giorni grigi di novembre e la prima neve. Arrivederci, Ciste!

A dopo per qualche foto.

Offline pianmasan

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Re:Dal Ciste alla Mendana
« Risposta #1 il: 18/10/2014 19:02 »
Alcune foto

Primo sole sul Ciste


Biancaneve non abita più qui


La dorsale e la traccia sul versante meridionale


Prati del Ciste ancora in ombra


La cros del Ciste


Eccole!


Mi seguono


Inflitrato


Libero!


La lunga, larga e bella cresta dal Ciste (nella foto) alla Mendana


Cima Mendana


Uno dei canaloni che scendono in val d'Ezze


Forcella Mendana e una delle quote di c. dei Saleri


Malga Mendana


Suerta (a dx, dove c'è la macchina, sotto il larice, si gira la comica...)

Offline bandurko

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Re:Dal Ciste alla Mendana
« Risposta #2 il: 18/10/2014 20:53 »
Complimenti per il giro, ma ancor di più per la narrazione. Le foto diventano quasi superflue quando si sa raccontare in questo modo la montagna.

Offline angela

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Re:Dal Ciste alla Mendana
« Risposta #3 il: 18/10/2014 21:08 »
"Le caprette ti fanno ciao!" 8)
"i fiori, la musica e i bambini sono i gioielli della vita"
Pyotr Ilyich Tchaikovskj

Offline southernman

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Re:Dal Ciste alla Mendana
« Risposta #4 il: 18/10/2014 22:34 »
I larici agghindati mi fanno voglia, anche solo a guardarli da sotto il Cola

Tre e due anni fa, sotto il Passo del Lago, incontrammo uno strepitoso gregge di capre, all'altezza di Malga Prima Busa.
http://www.marc1.altervista.org/foto1.php?fotoAttuali=Malga-Prima-Busa_110924
L'anno sorso non c'erano

Forse hanno migrato?

Offline bruna66

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Re:Dal Ciste alla Mendana
« Risposta #5 il: 18/10/2014 23:00 »
Bellissime foto, che colori regala la montagna in questa stagione....e simpaticissima narrazione...troppo forte l'infiltrato!!!!

Offline kobang

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Re:Dal Ciste alla Mendana
« Risposta #6 il: 19/10/2014 20:57 »
Grazie Lorenzo,
per il racconto e le foto.Quei pendii ci aspettano per le prossime skialp!
Il privilegio della solitudine è un qualcosa di....necessario, almeno ogni tanto.Ci riflettevo su questa mattina mentre da Levico salivo in Vetriolo per volare.Boschi silenziosi,aria tersa,solo il battito nel petto e quello ritmato del passo:tempo prezioso per meditare,godere della fatica e ripulire anima e cervello....

Offline Man

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Re:Dal Ciste alla Mendana
« Risposta #7 il: 20/10/2014 22:33 »
Hanno sempre qualcosa di speciale i tuoi racconti, anche di escursioni 'normali': grazie Lorenzo.
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline trabuccone

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Re:Dal Ciste alla Mendana
« Risposta #8 il: 23/10/2014 16:02 »
Bella escursione Pian che mi fa pregustare un'interessante scialpinistica  :) Avevo letto da qualche parte che è una traversata invernale molto suggestiva, speriamo arrivi presto la neve anche da quelle parti per un pò di gioia bianca  ;)
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte