Primo dei tre giorni di vacanza in Val Campelle; l'obiettivo è esplorare la Val Malene per esaminare il sentiero d'accesso al Brentari, e raggiungere Forcella Magna solo sfiorata lo scorso ottobre. Il tempo è previsto in miglioramento dalla mattinata, ma il sereno sembra sempre sulla catena montuosa più in là
e la mattinata regala solo sprazzi di sereno. Il sentiero è una carrozzabile fino all'arrivo della teleferica del rifugio, lì c'è il bivio per la salita diretta al rifugio (cosidettà Teleferica Brusà). Noi proseguiamo verso la forcella, fra vegetazione sempre più rada e scorci su Cima d'Asta da una parte ed i Lasteati. Il sentiero si inerpica in serpentine, la terra battuta diventa pietra. La salita sarebbe tranquilla, se non fossimo infastiditi 1) dal vento, che aumenta sempre di più man mano che ci avviciniamo alla forcella 2) da un gruppo di cavalieri che correvano a perdifiato manco fossero inseguiti da Toro Seduto
. Ah già poi c'è l'altra piaga d'Egitto: i mountain bikers che pretendono di scendere dalla forcella in sella
. Comunque sia, raggiungiamo la Forcella ed il suo stupendo panorama (purtroppo oggi un pò grigio). Il freddo bisogna dire è notevole. A quel punto non resisto e decido di vedere il laghetto, che raggiungo in 10 minuti. Da lì il panorama è ancora migliore, ed un pò più di sereno lo abbellisce. Si notano resti di trincee e gallerie. Foto e inizio discesa. Intanto finalmente il cielo limpido è arrivato, con 4/5 ore di ritardo, ed il massiccio di Cima d'Asta risplende di luce, permettendoci di vedere anche il rifugio.
Passeggiata senza difficoltà, mediamente lunga, 660 m dislivello fino alla forcella ed altri 40 fino al lago. L'accesso più spettacolare resta quello dal Passo Cinque Croci.Per quanto riguarda il Brentari... chissà... se non saremo troppo invecchiati nell'attesa di decidere
. Comunque ci pare fattibile.
Qualche immagine