Mi scuso anticipatamente per lo spazio preso dalle foto, non sono riuscito a capire come inserire le miniature. Spero comunque siano gradite; il giro è in se abbastanza banale dal punto di vista alpinistico/escursionistico ma i posti per quanto visti e rivisti meritano sempre.Domenica solita solfa familiare: alzata alle 6,30 e partenza alle 9,30 dopo aver discusso di tutto e di più sul da farsi
Figlio "nintendodipendente" che dopo averlo portato in spalla (da piccolo) fino al rifugio Carè Alto e non so' quanti altri posti, non abbandona la consolle manco a pagarlo mentre la moglie s'angoscia col senso di colpa a lasciarlo a casa da solo.
Fattostà arriviamo al Manghen verso le 11 e partiamo non senza "coloriti ostiamenti" con l'intenzione di arrivare al lago delle Stellune. Passaggio davanti all'eterno
ed arrivo in breve al laghetto delle Buse
in una cornice di rododendri in piena fioritura e nel momento della metamorfosi delle libellule che letteralmente invadevano l'aria a centinaia.
Foto dell'orsetto P52 ghiotto di Ritter alle nocciole (l'avevo in zaino da almeno un mese, mezza tavoletta completamente liquefatta)
Deviazione per salutare il famoso Re Leone da cui una "libellula" non voleva più staccarsi
e su cui intraprendere una poco elegante ed irrispettosa arrampicata
Intanto abbiamo perso 150 m. di quota ed il tempo per arrivare allo Stellune diventa stretto percui risaliamo lungo il pian delle Fave fino ad incrociare nuovamente il 322, decidendo di risalire la forcella della Pala del Becco in modo da fare un anello attorno al Montalon e ritornare al Manghen per la strada fatta all'andata.
Interesanti opere militari A.U. tra le quali passo un po' di tempo, sufficiente a scoprire questa bella scritta incisa nela roccia di una galleria. Si legge Imperial Regio 1° battaglione 102 regimento 4^ compagnia (erano truppe Boeme).
Nelle vicinanze trovo anche una moneta ungherese del 1894 da 2 centesimi
Il panorama spazia dal m. Val Piana il cui anfiteatro era l'immediata retrovia A.U. di fronte alle truppe italiane inizialmente sul m. Setole. Resti di parecchie opere in muratura tra cui un ospedale di notevoli dimensioni.
La val Campelle con lo sfondo del cimon di Rava e m. Cima a dx che scende in val Calamento
mentre a sx. l'ingombrante cima D'Asta riempie lo sfondo.
Dovunque la presenza della semplice ma bellissima flora alpina con l'onnipresente rododendro
gli azzurri nontiscordardimè
e questi setosi ciuffi di fiore sconosciuto
ed interi prati di bottond'oro
Ormai il sole scende sotto le cime e le ombre s'allungano sui rovesci, momenti questi che non vorrebbero mai terminare :'(
Si ritorna al lago delle Buse passando dalla forcella Ziolera nel più completo silenzio e quiete, purtroppo il pensiero concentrato sul ritorno al punto di partenza ed al "maledetto" lunedì