Dall'anticima del Fregasoga: visto sul M. Croce e il M. Camin al centro in basso
L’idea è di salire una cima ignota, il
M. Camin m 2328. Essendo sovrastato dai ben più noti
M. Croce 2490 e
Fregasoga 2452, è relegato tra le cime secondarie di poco interesse o comunque trascurate. Pure io che l’ho visto mille volte, non l’ho mai salito e quindi è arrivata l’ora di dare un’occhiata.
Il M. Camin al centro, tra Fregagosa e M. Croce, visto dal Doss dei Zirmi
L’avvicinamento è il solito, abbastanza lungo,
da Brusago, quindi parto direttamente da casa salendo la Val Fregasoga col
sentiero 407, quindi per
423 fino al
Passo Fregasoga 2219, dove mi fermo a rifiatare dopo 1100 m di dislivello.
Il bel sentiero iniziale nel bosco
Più in basso verso valle c’è un certo trambusto per via dell’
incidente aereo di un piccolo Cessna, caduto sulla pietraia vicino alla
Busa delle Marmotte. Il pilota è morto nello schianto, la passeggera per fortuna si è salvata. Si scorgono da lontano le camionette dei vigili del fuoco, mentre in cielo passano in ricognizione sulla valle diversi aerei ed elicotteri.
Il luogo dello schianto del Cessna è indicato dal segno rosso
La posizione dell'incidente
M. Croce a sx
Oltre il lariceto, sullo sfondo Schilevarai Spitze (Rujoch)
La salita per la pietraia verso Passo Fragasoga
Il versante nord del M. Camin, probabilmente la più facile via d’accesso rispetto agli altri dirupati, non è molto invogliante: è una dorsale piuttosto ripida con sfasciumi. Provo ad andare su ed è meno difficile di quanto sembrava, con un po’ di attenzione risalgo i 100 m di dislivello senza difficoltà e arrivo in cima al
M. Camin n 2328, dove c’è un grosso ometto.
Dal Camin vista verso l'anticima di Fregasoga
Vista verso M. Croce
La vista è notevole, c’è una
cima secondaria più a sud, forse di quota inferiore di qualche metro, ma per arrivarci dovrei calarmi in un ripido canalino che separa le due cime.
Visto il tempo incerto a rischio pioggia decido di lasciar perdere: torno già la passo e riprendo a salire verso Cima Fregasoga.
Dal M. Camin verso anticima e cima del Fregasoga
M. Croce con M. Camin in basso a dx
Vista verso Val Cadino
Dall'anticima verso Cima Fregasoga
La neve sul sentiero è ormai sparita e a parte qualche innocua chiazza si sale senza problemi. Raggiunta la dorsale decido di deviare per la
bella anticima a quota 2425, per fare qualche foto al M. Croce con una migliore visuale. Quindi torno indietro per facile dorsale raggiungo la vetta del
M. Fregasoga m 2452, dove mi fermo a mangiare qualcosa. Dopo 15 minuti di sosta, sotto una nuvolaglia costante, ecco che comincia a grandinare. Per fortuna è una grandinata leggera coi pallini come polistirolo.
Eccomi in vetta al Fregasoga, la terza cima della giornata dopo il Camin (al centro) e l'anticima del Fregasoga a dx
Grandinata leggera su Cima Fregasoga, inizio a scendere
Ultimo sguardo al M. Croce, l'anticima del Fregasoga a dx
Arrivo a Passo Mirafiori
Mi copro e inizio la discesa per gli sfasciumi del versante nord ovest, seguendo vaghe tracce e ometti. Qui inizia a piovere… Mi abbasso lentamente di quota e quindi raggiungo
Passo Mirafiori 2047 dove per fortuna la pioggia smette. In pochi minuti sono a
Malga Vasoni Alta 1972, dove faccio una sosta per asciugarmi.
Malga Vasoni Alta
Il bivacco di Malga Vasoni Alta
Quindi riprendo la marcia con
eterna discesa fino al fondovalle. Un bellissimo giro sulle montagne di casa, selvagge e poco frequentate. L’escursione è abbastanza facile e non presenta pericoli o esposizioni particolari, ma richiede un certo impegno fisico. Sviluppo 17 km, dislivello circa 1500 metri (includendo Camin e Anticima Fregasoga).
Il percorso