Domenica son salito allaTrenca a controllare le patate,ma anche per capire se la popolazione di marmotte della zona cresce e quanto.Velocemente arivo ai 7 Laghi,passando da Busa Casapinello in mezzo ad una fioritura tanto variegata quanto sontuosa.Sul versante nord del crinale che dal Cola corre verso il Gronlait ci sono ancora ampie chiazze di neve.Il terreno è costellato di ingressi alle città sotterranee delle marmotte e queste si affacciano veloci e sfuggenti annunciate dai tipici fischi.Decido di risalire il ripido pendio fino ad intersecare un interessante canalino roccioso,in parte intasato di neve.Mi diverto a risalirlo fino a quando la scarsa consistenza della roccia, con appigli a dir poco precari e le superfici bagnate, mi mettono alla frusta per forzare l'uscita.La tensione si scioglie sull'ultima erta erbosa fino al crinale dove mi accoglie un grege di pecore e capre curiose e socievoli.Percorro la dorsale verso est per arrivare sotto la croce del M. Cola e sosto per uno spuntino vicino al rifugio ingrottato che fà parte delle vecchie linee trincerate.Tutto intorno il panorama è limpido e affascinante,arricchito dalla completa solitudine.La discesa è una veloce corsa sulla linea di massima pendenza della Val Larga,tante volte spot di piacevoli sciate,tra una ricca fioritura di rododendri.
La giornata la chiudo con un volo da Vetriolo ed una fortuita circostanza:dopo aver recuperato l'auto,a mezza quota della Panarotta vedo una signora con l'auto ferma che chiede soccorso.Aveva fatto rifornimento con benza invece che gasolio e l'auto non ripartiva!Mentre armeggio tra spurgo del filtro e smontaggio del filtro aria scopriamo di esere concittadini (Caldonazzo)Per farla breve l'auto riparte.La Signora era per boschi dal primo mattino e aveva raccolto tre belle brise e non c'è stato modo di rifiutare quando ha voluto regalarmele per averla tolta d'impaccio.
Morale:le brise iniziano a buttare,le signore sessantenni sanno essere ottime fungarole e aiutare il prossimo non è mai azione vana!