Per il mio 50mo volevo regalarmi il Monte Croce...cosi' siamo partiti da Palu' localita' Lenzi seguendo il 314 verso il P.so Cagnon di Sopra. Il programma era di andare verso P.so Val Mattio, da li' con il 460A raggiungere il P.so Scalet, e da li' in cima. Per il ritorno, scendere nella Busa di Fregasoga, intercettare il 461, tornare a Cagnon di Sopra, e da li' fare tutta la cavalcata fino al Sette Selle per poi scendere a Palu', o se eravamo stanchi anche scendere direttamente dal P.so Palu'.
In realta' sono partito con molta 'flessibilita' mentale' e pronto a cambiare/rinunciare perche' varie cose potevano andar storte: il meteo partito bello tendeva al peggio, io ero reduce da un'operazione e ancora sotto antibiotici per gestire una susseguente infezione, e inoltre avevo letto che c'era un passaggio descritto (dal generalmente affidabile Gadler) come 'alquanto insidioso' sulla Busa del Carl, nel tratto da Cagnon di Sopra a Val Mattio, e avevo messo con serenita' in conto un dietro front su richiesta di Woman.
Invece un grosso grazie a Woman che mi ha fatto il regalo piu' bello vincendo le sue paure (per la cronaca per chi non lo conosce: il tratto non e' propriamente insidioso, non e' richiesta alcuna tecnica oltre a quella di camminare guardando dove si mettono i piedi). Alla fine ha deciso il meteo. Io stavo benone ma sono stato colto dalla nebbia a meta' salita del Croce, e tornati al P.so Val Mattio come da programma, per il bel sentierino 461 in costa, di nuovo un nebbione fitto che ci ha fatto rimandare la cavalcata ad altra data...
La particolarita' di questa passeggiata 'standard' e' stata l'ambiente, sospeso precariamente fra due stagioni, con questo innevamento dal sapore invernale, apparso improvvisamente in due giorni e altrettanto rapidamente destinato a scomparire - la sensazione e' stata di carpire un momento unico e magico, ed e' stato bello essere i primi e credo gli unici a calpestare quella neve. Le viste sono bellissime su tutti i versanti, dall'incantevole laghetto nella Busa di Fregasoga alle bianche cime vicine e lontane. Giro vivamente consigliato per chi non conosca questo settore del Lagorai.