Autore Topic: Herta Miller Haus da Val Ziolera  (Letto 6563 volte)

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Offline EmmMan

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Herta Miller Haus da Val Ziolera
« il: 31/12/2020 16:58 »
Herta Miller Haus da Val Ziolera (LAGORAI)_ Estate 2020

L’escursione che volevo raccontare è un giro che parte da Malga Baessa in Val Calamento nel Lagorai, passa per Valle Ziolera e arriva all’ex postazione/infermeria denominata Herta Miller Haus (si è già discusso in precedenza di questo luogo, e leggendo la discussione mi era venuta la voglia di andare a vederla.
Lasciato la macchina nel parcheggio della Malga Baessa si prosegue come da segnaletica per il sentiero n.361, subito una piccola deviazione del sentiero dovuto per aggirare  diversi schianti causati da Vaia, il sentiero comunque ben segnalato si addentra nel bosco e dopo circa ½ km incrocia la strada forestale, il sentiero più volte traversa la strada forestale e/o la fiancheggia, nel complesso il sentiero non è impegnativo, dopo un oretta si sbuca su una vallata, la Val Ziolera, sopra la testa si staglia a sinistra il monte Valsolero e monte Ziolera invece a destra il monte Bortolo e Valpiana, il sentiero sembrerebbe non molto frequentato da escursionisti, è utilizzato perlopiù dal malgaro e dal bestiame in transito, visto che non esiste una strada forestale o altro per raggiungere la Malga Ziolera, nei dintorni del sentiero si notano diverse strutture probabilmente vecchie stalle di tempi passati che ormai  ne rimangono solo le fondamenta, dopo circa un oretta e mezza dalla partenza si raggiunge malga Ziolera, una malga abbastanza carina vista dall’esterno, non molto grande, cosa curiosa a qualche metro dalla Malga si vedono i resti della vecchia stalla di cui oggi è utilizzata solo pochi metri come deposito, è impressionante quanto fosse stata grande quando era in funzione, peccato che rimangono i muri perimetrali e i tiranti delle travi del tetto.

L’obbiettivo della giornata comunque è l'Herta Miller Haus. Dal carteggio in mio possesso e aiutato da moderne app per escursioni, si nota un sentiero che da quello principale (n.361 che da malga Baessa porta al passo Ziolera), all’altezza della malga Ziolera si stacca verso destra e raggiunge la ex postazione, l'unico segnavia presente, segna la direzione per il passo Ziolera, Lago delle Buste, Manghen...ma non quella che dovrei percorrere, un po’ dubitante dato l'assenza di segnaletica utilizzando la traccia GPS e una pseudo traccia battuta dal bestiame ci avviamo verso il sentiero che si inoltra tra i ginepri, rododendri e mirtilli…la meta comunque si vede dal fondovalle come una struttura che si staglia sulla sommità del monte, la traccia battuta zigzagava tra il prato e controllando la traccia GPS del sentiero mi accorgo che sono parecchio fuori dal percorso e mi sto avviando troppo verso le pareti della montagna e non nella vallata che raggiunge il punto, in preda allo sconforto, prendo la decisione di avviarmi a occhio verso la metà che si intravvedeva dal fondovalle, con la speranza eventualmente di rintracciare il sentiero, ovviamente sono scelte da ponderare visto che è sconsigliato, soprattutto in terreno montano e non conosciuto addentrarsi in zone non segnalate; tornando alla ricerca del sentiero, ad un certo punto rintraccio la pista, è quello che rimane di una vecchia mulattiera di guerra, con massicciate ormai crollate e in alcuni tratti la via è coperta da detriti di frane, comunque è abbastanza capibile il percorso e parto a seguirlo(successivamente controllando il percorso fatto e quello segnato sulla carta, non differiva di molto), mi stupisce è che in un paio di punti, dove il sentiero è ben visibile  ci sono dei cartelli tipo SAT/CAI posizionati recentemente, che indicano la meta, ma senza il tempo di percorrenza, mi chiedo a cosa serva mettere dei segnali a casaccio lungo il percorso ma non dove il sentiero parte de quello principale. Il percorso, come scrivevo, segue una vecchia mulattiera di guerra, costeggia un paio di piccoli laghetti, e diversi ghiaioni e per finire si inerpica su per la montagna, (monte Bortolo) dopo un po' di cammino si raggiunge una selletta, la metà comunque anche se in alcuni momenti è nascosta a banchi di nebbia si vede a poche centinaia di metri, dalla selletta, continuando il percorso costeggiando delle trincee della grande guerra si raggiunge l’Herta Miller Haus, una veloce considerazione sulla ristrutturazione/conservazione del tutto personale, spendere migliaia di euro e tempo per “valorizzare” questo luogo intriso di storia in questa maniera, da un po’ di sconforto, le strutture metalliche, sono ancora la, alcune sono piegate dal vento e neve, la copertura in lamiera e isolante non esiste quasi più e chissà dove è andata a finire, alcune tracce rimangono dietro la struttura ammucchiate dal vento, come copertura rimane solo un tavolato, ma niente di più; la struttura penso sia stata creata solo per proteggere dell’erosione di quello che rimane del punto di infermeria, come punto di appoggio come bivacco/baito è sconsigliato, trovarsi lassù con un temporale, anche se la struttura dovrebbe fare protezione tipo gabbia di Faraday, mi farebbe sentire abbastanza insicuro, a parte le mie considerazioni, la visita da lassù, in centro al Lagorai, della val Ziolera, Val Calamento e fino alla Val Campelle è molto suggestivo.

Dopo un piccolo break, si riparte, decido di proseguire il sentiero, dall’H.M.H, si giunge al passo Ziolera passando per il monte Valpiana questo è segnalato e ben indicato, diversamente da quello che ho appena fatto, si prosegue, si incrociano diversi ruderi di baraccamenti di guerra, il sentiero in alcuni tratti è esposto, ma molto bello. Per evitare di fare tutto il giro di ritorno fino alla Forcella Ziolera, si decide di intraprendere una deviazione dal sentiero principale , sempre seguendo una traccia sulla mappa, si scende verso valle giù per un ghiaione, a tratti il percorso è appena tracciato, ma percorribile con un po’ di attenzione, 300 m dopo si raggiunge una grande vallata e qui il prato si apre e si incrociano animali al pascolo, anche se non ci sono segnavia, si va ad occhio in direzione al imbocco della valle, dopo un po' si rintracciata il sentiero che scende dal passo verso la malga, e si rientra verso la malga Ziolera, da lì, il sentiero è lo stesso dell’andata, fino a giù a malga Baessa. Tirando le fila, una splendida escursione non estremamente impegnativa, il paesaggio è stupendo, fuori dai soliti giri turistici del Manghen, immerso nella natura e nel silenzio, l’unica pecca, anche se ha messo quel pizzico di avventura, è il sentiero non segnalato che ci ha fatto perdere un po’ di tempo zigzagando tra “brughiera”.
Stando ai dati della mia traccia GPS, contado i anche la ricerca del sentiero sono all’incirca 12 km andate e ritorno. Consiglio a chi volesse. di fare il giro inverso che è un po’ più rintracciabile, o al massimo di non scoraggiarsi se non si trova subito il sentiero dalla maglia Ziolera e di tentare di proseguire a vista verso la metà, che prima o poi si rintraccia il sentiero.
Panoramica della Val Ziolera

Offline AGH

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Re:Herta Miller Haus da Val Ziolera
« Risposta #1 il: 04/01/2021 10:17 »
Grazie del report, anche io ero salito anni fa dal Bortolo fuori traccia, ma il percorso è intuitivo e non difficile risalendo per la dorsale. Vedo che c'è una nuova copertura in legno sull'Herta Miller? Pensa a quanti soldi buttati...
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Offline EmmMan

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Re:Herta Miller Haus da Val Ziolera
« Risposta #2 il: 06/01/2021 18:03 »
Nella copertura originale c'era anche la guaina e lamiera, ma il vento l'ha strappata lasciando solo il tavolato..