Autore Topic: In MTB nel Lagorai Occidentale  (Letto 2331 volte)

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Offline bandurko

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In MTB nel Lagorai Occidentale
« il: 20/08/2017 23:38 »
Dopo una serie di ricognizioni in loco e mettendo assieme i vari segmenti che costituiscono questo itinerario, il progetto di percorrere in mtb, o forse sarebbe più corretto dire CON la mtb, un lungo percorso che si snoda lungo i pendii della propaggine del  Lagorai occidentale costituito  dai rilievi della Pala delle Buse, del Fregasoga, del Monte Croce, del Rujoch e di Costalta, ha finalmente preso forma.
Sfruttando una serie di strade forestali che percorrono i fianchi delle montagne ad una quota quasi sempre compresa fra i 1600 ed i 1700 mt il percorso ha consentito di raggiungere numerosi malghe e baiti presenti in quota.
Anche se questo tipo di escursionismo esula sia dal trekking che dall' alpinismo credo che rientri perfettamente nello spirito del “girovagare in montagna” e l'utilizzo del mezzo (esclusivamente meccanico) possa essere considerato totalmente in sintonia con l'ambiente.


Partendo da Baselga di Pinè abbiamo percorso la ciclabile che conduce a Brusago lungo i due laghi e raggiunto poi l'abitatodi Montesover percorrendo la strada provinciale per 5km. Di qui abbiamo imboccato la strada che conduce verso malga Vernera iniziando la prima vera salita della giornata. Poco prima della Baita Monte Pat, a quota 1450ca, si devia a destra su di una forestale in direzione Vasoni e si da finalmente l' addio all'asfalto.
Questo tratto di forestale inizialmente molto ripido, spiana dopo circa 1 km e consente di godere di una splendida vista verso la val di Cembra. Successivamente ci si addentra in un alternarsi di tratti in piano e di  dolci saliscendi per 6 km, nella valle del rio Vasoni che scende dal passo Mirafiori.
Poco dopo aver superato il Baito dei Vasoni la forestale lascia il posto al sentiero che attraversando alcune pietraie  conduce fino a malga Fregasoga dove sostiamo e consumiamo il nostro pranzo.
Si può godere qui di una bellissima vista sulle montagne che incorniciano la valle dal Rujoch fino al Fregasoga che incombe sopra di noi.  Da segnalare un bellissimo “acquedotto” costituito da una serie di tronchi scavati e messi in sequenza che convoglia acque freschissime nei pressi della malga.

(Ri)partire è un po' morire e la successiva salita, per quanto non ripidissima, mette in notevole difficoltà le nostre articolazioni a cui la sosta non ha sicuramente giovato. Guadiamo il rio Fregasoga e raggiungiamo in breve la val Mattio con il suo baito curatissimo.
Qui imbocchiamo il sentiero 468 in direzione rif. Tonini per poi  deviare a destra, subito dopo il ponte Mattio su di un sentiero non segnato durante il quale in più passaggi siamo noi a trasportare le nostre bici. Dopo circa 1,5 km in mezzo ad uno splendido bosco raggiungiamo la val Spinel ed  una strada forestale che aggira la valle e si immette nella forestale (sat 443) che risale da Brusago in direzione rif. Tonini. Superata malga Spruggio bassa affrontiamo un altro tratto di sentiero  piuttosto erto che dopo aver superato una serie di rii che scendono dal Rujoch ci collega all'ennesima forestale che percorriamo con splendida vista su buona parte delle zone che abbiamo attraversato e che dalla sinistra idrografica della valle raggiunge Malga Stramaiolo.

 Dopo 20 km di strade e sentieri in cui non abbiamo incontrato anima viva, riprendiamo contatto con la civiltà che si palesa sotto forma di due e-biker che mi chiedono informazioni sulla forestale che scende verso Brusago: alla notizia che dovranno scendere dal sellino per un tratto ed accompagnare la bici, ringraziano per le informazioni, si girano ed imboccano in discesa la strada asfaltata dalla quale erano presumibilmente giunti. Piccola sosta per ritemprarci e poi una lunga planata ci porta fina alla strada che scende da passo Redebus che percorriamo per 100 metri in discesa verso Regnana.Imbocchiamo un altra forestale che percorre il versante settentrionale di Costalta e che purtroppo dopo un inizio promettente ci obbliga a riprendere quota. Sorpresa non segnalata dalle carte è una traccia (i 100 metri più duri della giornata) che risale per il bosco seguendo la linea di massima pendenza per connettersi  all'ultima forestale (decisamente in stato di abbandono, con tratti profondamente scavati dalle pioggie ed alberi caduti da scavalcare) che finalmente ci riporterà fino a Baselga dove spunteremo in prossimità dello stadio del ghiaccio alle sette di sera.

Abbiamo percorso quasi 52 km e 1400 mt di dislivello in salita in cui si sono alternate pedalate, tratti percorsi a piedi, faticose salite e inebrianti discese, in un ambiente incontaminato e che ha ripagato gli sforzi offrendoci scorci spettacolari, incontri fugaci con gli animali del bosco e acque fresche con cui dissetarci.
Nel suo complesso il percorso non è tecnicamente difficile e i tratti di sentiero, circa 3km, abbiamo preferito ( per limiti tecnici e per scelta) percorrerli quasi integralmente scendendo dalle bici.
Un'ultima annotazione sull'equipaggiamento: le mtb utilizzate hanno un valore complessivo di 700 euro ma hanno fatto il loro dovere egregiamente.


Negli allegati:
1)Pietraie sulla via di Malga Fregasoga
2)La vista dalla malga verso il passo Scalet e il M.te Croce. In basso a sinistra “l'acquedotto”
3)Lasciamo malga Fregasoga. Da sinistra la dorsale del Croce, il doss dei Cirmi e il Rujoch.
4)Guado sul rio Fregasoga
5)Ci addentriamo in Val Mattio










Offline bandurko

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In MTB nel Lagorai Occidentale
« Risposta #1 il: 20/08/2017 23:43 »
1-2-3)Lungo il sentiero della val Mattio: passaggi impegnativi e scorci incantevoli (Pala delle Buse, Fregasoga e Monte Camin)
4)La ex Malga Spruggio Bassa
5)La valle dello Spruggio con il gruppo Rujoch, Schliverai Spitz


Offline bandurko

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In MTB nel Lagorai Occidentale
« Risposta #2 il: 20/08/2017 23:47 »
1)I prati di Malga Stramaiolo e la soprastante dorsale Uomo Vecchio – Rujoch – Schliverai Spitz
2)Il parco mtb
3)Traccia del percorso