Riprendo i miei giri in Lagorai con l'arrivo della "Primavera".
Le idee sono molte e confuse, quindi cerco di confrontarmi con i GIM boys su Whatsup e ne escono alcuni itinerari.
La prerogativa più importante di tutte è che sia un giro ad anello.
Decido di andare sul sicuro e di percorrere sentieri già ampiamente battuti anche in passato.
Uno sguardo alle previsioni del tempo e mi accorgo che verso il tardo pomeriggio dovrebbe piovere, così decido di partire prima del previsto e non in modalità "turista" come quasi sempre ultimamente mi capita di fare.
Alle ore 10 arrivo a Palù del Fersina e parcheggio sotto al Frotten (quello sopra la piazzola dell'Elicottero) in modo da non pagare la supertassa del parcheggio a pagamento.
Parto prendendo il sentiero "nuovo" che costeggia il Torrente Fersina e anzichè proseguire per il Sent. 325A giro a sinistra verso Frotten (Vrottn) su strada forestale, arrivo ad un bivio posto davanti ad un Agritur e prendo il sentiero di collegamento che irto mi porta fino al parcheggio di Frotten.

Percorro un pezzo del 343 che taglia il tornante e una volta arrivato sulla strada vado a sinistra su asfalto fino ai
Tasaineri.
Proseguo in salita su rampette cementate tenendo sempre la destra fino ad arrivare ad un cartello che indica il sentiero per Passo Palù, me lo lascio alla mia destra e proseguo in salita fino ad incontrare il sentiero
314 che indica "
Croce del Lenzi - Malga Cagnon Alta".
Il sentiero parte su una simil forestale che costeggia un Rio che scende dal Rujoch, inizialmente abbastanza docile, che mi porta su alcune radure che ancora presentano qualche piccola chiazza di neve.
Proseguo e passo una croce in metallo rotta, probabilmente da un fulmine, bevo qualcosa e riparto.
Salendo cerco questa Croce del Lenzi, ma probabilmente non riesco a vederla un pò per la fatica un pò perchè non sto tanto a guadarmi intorno, alcune nubi nere incombono nel cielo e quindi cerco di mantenere il passo.

Una volta arrivato al
Passo Cagnon, condivido con un signore incrociato poco prima il suo caffè e il mio the.
Gli svelo i miei piani e lui mi dice che vuole andare sul Monte Croce, io lo vedo là, distante, e dentro di me penso "noooooo che longa", se fosse stato un paio di mesi fà avrei detto diversamente.
Il cielo non promette nulla di buono, ci dividiamo e proseguo sul sentiero che ora diventa il n.
340 e che in poco tempo porta al
Passo Val Mattio attraverso un traverso insidioso e piuttosto mal messo.
In alcuni punti cè davvero da star attenti perchè scivolare e farsi 50m e se non di più, a ruzzoloni non sarebbe carino.
Al passo mi rifocillo di ancora un pò di the e poi punto tramite sentiero mooolto precario verso la prima croce della cresta che successivamente mi porta sulla Cima del Rujoch.

Proseguo sulla Cresta sino ad arrivare alla cima principale del Rujoch.

"
Sulla Cima noto con gran dispiacere la presenza di una "nuova segnaletica vandalica" sul sassi della croce, il simbolo di una Falce e Martello che ho trovato anche sul Doss Abramo la scorsa settimana,non capisco davvero chi possa avere tanta passione e dedizione dal imbrattare così certi posti che non hanno nulla a che fare con la politica e gli ideali, visto che la montagna è di tutti ed è un terreno neutro a queste superficialità idealistiche."

Il versante Nord
AlianteUno sguardo a 360gradi e vedo che ormai il cielo è completamente coperto, quindi faccio un paio di foto e mi fermo solo un pò per mangiare, bere e riposare.
Accendo il telefono e scambio qualche parola con i GIM Boys e scopro che dalle parti del Manghen stà nevicando.
Uno sguardo verso CasaIl vento che ha iniziato a soffiare decisamente sta portando tutte le nuvole verso di me, allora inizio con calma la discesa, quando dopo neanche 10 passi, vengo investito da una raffica di neve.
Sta nevicando!!!!!
Una gran sensazione di pace mi accoglie e mi fermo quindi a godermi un pò il nevischio!!
Decido di scendere a Passo Polpen, passando anche la Croce dell'Uomo Vecchio.
Passo PolpenArrivato al Passo la neve raddoppia la sua intensità, quindi sempre controcorrente mi fermo e mi siedo su un sasso.
Mi incanto un pò a vederla scendere e mi rallegra ancor di più il morale.

Inizio la discesa dal Passo in direzione Sud sul sentiero
462 fino ad incrociare una forestale a circa 1750m, dove svolto a sinistra.

La percorro tutta, sino ad arrivare a un bivio su un tornante, lì proseguo verso destra scendendo, (scopro poi che il bivio riporterebbe sul sentiero di andata il 314), sino ad arrivare in loc Pletzn.

Qui mi ritrovo sul percorso di andata che percorro sino al parcheggio del Frotten, dove sta ancora nevicando, ma appena scendo al parcheggio dove ho posteggiato l'auto la magia finisce...
Le previsioni meteo non ci hanno azzeccato questa volta, dando un temporale alle 17, ma ritrovandomi a mezzogiorno sul Rujoch addirittura sotto una nevicata, che comunque ho preferito di gran lunga all'acqua.
Un piccolo tecnicismo, il tipo di neve era pallottolare e una volta giunta a terra esplodeva, tipico della primavera dove sugli strati alti è ghiacciata, ma poi con lo scendere perde coesione e il fiocco perde i suoi rami diventando una vera e propria pallina.
Un'informazione che non sò è questa: Sulle carte danno la Croce del Rujoch come la seconda della cresta provenendo dal Val Matio, ma la prima quindi cosa è?
Visto che l'Uomo vecchio nella Kompass è situato a a 2233, ben più basso della cima...
Io credevo che l'Uomo vecchio fosse la cima più alta (quindi la prima croce) e il Rujoch la seconda, per poi scendere e non trovare altre cime...
Probabilmente ne è già stato discusso....
18km 1150d+