Dopo un anno di pausa la pattuglia veneta si ritrova. L’obiettivo è il Lago d’Ezze. Io, Edel, Oma, consorti e Bruna66 (finalmente aggiunta) facciamo il percorso più breve, partendo dalla Busa delle Mee (raggiunta dalla provinciale Telve - Torcegno - Ronchi - Roncegno per la verità mettendo a dura prova i fondi delle autovetture), mentre Danj e Paolo salgono direttamente da Suerta per fare anche il giro del Sasso Rotto. Siamo già a quota 1715 m, quindi in breve si apre lo sguardo verso la testata della valle. Di fronte a noi le tre cime di Saleri e Forcella Mendana. La mattina ha poche nuvole, ed i colori sono splendidi, sul ciglio della strada dei sorbi sfoggiano già le bacche di un intenso colore rosso. Dopo poco si vede già Malga Sette Selle, e a sinistra si comincia ad intravedere il gruppo Sasso Rotto – Cima d’Ezze. Raggiungiamo Malga Sette Selle, sosta acqua e procediamo per la strada da dove dovremmo incrociare il sentiero che porta a Forcella Sasso Rotto, da dove si staccherebbe poi la traccia non segnata, ma indicata da ometti, che permette di passare direttamente alla testa della val d’Ezze. Ma complici le nostre chiacchiere non vediamo la prima deviazione e proseguiamo verso forcella Mendana. Accortisi dell’errore decidiamo di tagliare fuori sentiero, visto le pendenze accettabili, verso la forcella. Unica insidia, qualche acquitrino. Una volta “scollinato”, la discesa al lago è facile. Lì incontriamo Danj e Paolo e, sulle sponde del lago sormontato dall’imponente Sasso Rotto, pranziamo. Peccato per il cielo, rannuvolatosi ampiamente. I panorami comunque spaziano verso tutta la valle, vediamo chiaramente in basso la malga d’Ezze. Dopo una lunga e piacevole pausa, iniziamo il ritorno seguendo la traccia, segnalata da qualche ometto. Ma al di là della forcella la traccia svanisce tra i rododendri, gli ometti non si vedono più, anzi si vedono resti di ometti distrutti, e ci infognamo tra infidi cespugli di rododendri e una bella sassaia. Facendo tesoro di tutte le esperienze lette qua, riusciamo a superarla senza danni e a incrociare la strada per Forcella Mendana ancora più a est del tratto di andata. Bè vorrà dire che abbiamo fatto esercizio. A Malga Sette Selle ci separiamo, mentre Danj e Paolo scendono verso la bella valle di Suerta noi ritorniamo a Busa delle Mee lungo il percorso d’andata, di nuovo sotto il sole ed accompagnati dagli splendidi colori, e dalle cime di oltre Brenta che con il calare del sole diventano sempre più nitide, fino a veder riapparire la Valsugana.
Piacevole fuori programma all'osteria "Le betulle", che per disponibilità e genuinità ci sentiamo di consigliare
Di seguito alcune immagini
La conca dei Sette Laghi
Le cime Salieri e forcella Mendana
Si vede Malga Sette selle
E adesso più vicina