GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: Normanno - 29/08/2014 23:11
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Oggi dopo tanta attesa per una giornata davvero "sicura" metereologicamente parlando, con mio fratello abbiamo fatto questo percorso veramente meraviglioso! :D Nei prossimi giorni inserirò foto e descrizione. Ringrazio ancora Angela per gli utili consigli!
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Come promesso di seguito la descrizione e le foto :D
DA REFAVAIE AL LAGO DEL BUS E AL LAGO NEGRO PER F.LLA COL DEL VENTO
Questo percorso normalmente (tranne questa estate di m… >:() è fattibile (senza neve) a partire da luglio sino a settembre, livello EE+, lunghezza circa 16 km, dislivello complessivo circa 1600 m (di cui 1400 tra Refavaie e F.lla Col del Vento più 50 m di discesa e risalita dal rio del Bus Nero e 250 m per discesa e 50 m risalita dal lago Negro)
Venerdì 29 agosto partiamo alle 4:30 da casa (non proprio orario Trabuccone però una discreta levataccia lo stesso ;)), parcheggiamo al rifugio Refavaie alle 7:00, merenda e partenza subito per il sentiero che inizia (marcato ma non segnato) poco a monte del ponte di Refavaie (1100 m), circa 20 m dopo aver imboccato la strada forestale che risale la val Cia. (a destra subito passato il ponte).
Il sentiero prosegue in un bel bosco ed in breve si arriva da sotto al bivacco forestale “R. Sordo” 1400 m
Subito sopra il bivacco, traversata la forestale, parte una mulattiera militare invasa dall’erba che sale dolcemente nel bosco
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La mulattiera interseca la forestale due volte poi l’abbandona; ad un certo punto si biforca: tenere la destra, il bosco intorno è stupendo e ricco di mirtilli.
Alle 9:00 giungiamo alla magnifica radura di Prà Bastian (1800 m circa)
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Qui alla mulattiera subentra un sentiero ben segnato e marcato che dapprima percorre una larga cresta boscosa, tra piante di mirtilli e rododendri, poi in mezzo alla vegetazione bassa [prima direzione sud est poi ovest] mentre la vista si apre sull'altro lato della val Cia e le vette circostanti
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Quando la cresta termina si lascia un bivio per il soprastante poggio dei “Palchi”, si sale invece verso ovest (destra) lungo il fianco del poggio per poi iniziare una discesa un po’ ripida, al Bus Nero, dove scorre un torrentello che scende dai lastei del Col del vento. Nonostante il percorso sia piuttosto impervio il sentiero è ben tracciato e sempre visibile, passato il ruscello bisogna inerpicarsi sull’altro lato con un tratto ripido (ad un certo punto c’è perfino un fil di ferro doppio per aiuto).
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Terminata la risalita si transita in piano nella zona delle Aiette del Coronon, aperta e senza vegetazione (mughi), si attraversa un secondo ruscello e in breve e si arriva ad un vasto vallone di granito rosa ove ci cambiamo calzature (gli scarponi sono ben bagnati, come pure le braghe sino al ginocchio a causa dell’umidità della vegetazione), indossiamo sandali da roccia e saliamo evitando le rocce rese scivolose dall’acqua. L’unica persona vista (ed incontrata) durante l’intera giornata, un alpino della sezione di Caoria, ci dirà poi che non aveva mai trovato così bagnate le lastre di granito, un altro regalo di questa estate orrenda :(! In ogni caso, con un po’ di difficoltà nell’evitare le zone bagnate risaliamo il vallone, divertendoci anche un po’ (specie il fratellino, più agile! ;))
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ancora foto delle placche
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Alla fine delle lastre ci attende un pianoro dal quale si gode un panorama grandioso sulla val Cia, sulla val Lozen e sulle cime della valle di Primiero oltre queste (la giornata è stupenda :D).
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Proseguendo raggiungiamo (ore 11:00) quota 2330 circa, da dove scorgiamo il fantastico lago del Bus, ancora pieno di “icebergs”! ;D
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Dietro di noi si innalzano le cime dello Spigolo del Coronon, del Col del Vento, del col della Groppa, la cresta e la cima dei Diavoli, Cima d’Asta, il col del Coronon e cima Corma.
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ancora foto
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Dopo una breve sosta per ammirare il magnifico lago in un ambiente stupendo ed in un silenzio quasi innaturale scendiamo leggermente di quota senza attraversare il valloncello innevato che scende dalla Forcella del Col del Vento e, mantenendoci sulla sinistra, procediamo in pieno “ravanamento” verso la forcella stessa. A metà strada incrociamo una traccia segnata con dei punti rossi sulle rocce che sembra puntare alla forcella, la seguiamo e in effetti questa risale la valletta sotto F.lla Col del Vento sfiorando soltanto il nevaio.
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Vediamo a breve distanza (50 m sopra di noi) un gruppo di 5 camosci che fugge appena ci scorge senza lasciarci il tempo di fotografare. In breve (ore 12) raggiungiamo la Forcella (quota 2495) e godiamo di una visione da favola sulla Val Regana che si apre al di là.
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Si notano i sentieri della 1° guerra mondiale e le scalette intagliate nella roccia, l’ambiente è grandioso.
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Dopo breve sosta per ammirare il panorama lasciamo la f.lla Col del Vento e iniziamo il Sentiero Alpinistico Col del Vento (n. 363) con alcuni tratti in cengia. Dopo poco lo abbandoniamo per scendere in puro “ravanamento” ma senza eccessive difficoltà (alcuni salti di roccia facilmente evitabili) verso il bellissimo Lago Negro che brilla in basso, (quota 2258) raggiungendolo alle ore 13 accompagnati dai fischi di molte marmotte che ci accolgono sorprese della nostra presenza in questi luoghi solitari permettendoci di fotografarle.
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marmotte
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Il lago sembra profondissimo ed ha un colore davvero particolare, l’ambiente è ameno e si gode di una splendida vista sulla Val Regana e sui monti circostanti.
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Lago Negro
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Dopo una meritata sosta riprendiamo la marcia verso le 14:30 ed in breve raggiungiamo nuovamente il sentiero alpinistico col del vento nei pressi della Forcella del Lago Negro (2322). Percorriamo quindi la cresta col del vento su sentiero piacevole e panoramico; al termine della stessa incontriamo 4 semplici staffe metalliche per superare un piccolo salto di roccia, dopodichè ci troviamo nella bella mughera col del vento. Da qui in poi il sentiero si fa abbastanza monotono e perde quota con notevole lentezza ed infiniti tornanti all’interno di un bosco sino ad incontrare (quota 1400 m) la forestale della Val Regana (ore 16:30) che conduce alla bella chiesetta del Pront (1000 m circa) dalla quale, per strada normale rientriamo in breve al rifugio Refavaie per una meritata birretta! ;D (ore 17:30)
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Complessivamente un giro grandioso in posti isolati e pieni di fascino; ci abbiamo impiegato 5 ore per la salita (sino a F.lla Col del Vento) e 4 ore per il ritorno. Da F.lla Col del Vento in una ora di cammino è possibile raggiungere Cima d’Asta con il sentiero Col del Vento (magari la prossima volta ;), ora che conosciamo i luoghi! :D). Il percorso merita tantissimo ma va effettuato, a mio parere, solo con condizioni meteo pressoché perfette, sia per la difficoltà nell’orientamento nel tratto iniziale e nell’avvallamento presso il Lago del Bus, sia per la presenza dello scivolo di granito che, in caso di umidità delle rocce, potrebbe diventare davvero pericoloso.
Allego una foto (non mia) sulla quale ho riportato "alla buona" il tracciato del percorso che abbiamo seguito tra L. del Bus e F.lla Col del Vento
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Bravi giro magico. Un altro bello e grandioso è fare tutta la dorsale del Col del Vento, Cima d'Asta, scendere da ovest e rientrare a Refavaie dal vallone occidentale. È una escursione abbastanza massacrante, ma vale la pena almeno una volta nella vita ;D
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Grazie AGH! Ci faremo un pensierino! :) Intanto abbiamo potuto verificare che il sentiero Col del Vento è alla nostra portata (abbiamo dato un'occhiata anche al tratto immediatamente successivo alla forcella Col Del Vento che dovrebbe essere quello meno "escursionistico" ma abbiamo visto che per noi è fattibile) quindi ..... perché no ? ;)
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Certo perché no? Direi che non ci sono problemi
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Bravo Normanno :) Che posti meravigliosamente selvaggi! E che bella sgroppata vi siete fatti!
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Bello, bravi! Venerdì era anche una bella giornata, ideale per un giro così :)
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Bravi...complimenti per la scarpinata, un bellissimo giro con panorami grandiosi! :) Molto belle anche le foto, sono luoghi che non conosco, è stupendo quel Lago Negro!
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Bravo Normanno :) Che posti meravigliosamente selvaggi! E che bella sgroppata vi siete fatti!
Grazie Trab!! :D Sì, credo che questo sia un percorso che potrebbe piacerti.... anche se è poco scialpinistico ;) Però in inverno magari tu riusciresti a ricavarci qualcosina... ;D
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Bello, bravi! Venerdì era anche una bella giornata, ideale per un giro così :)
Grazie Angela e grazie ancora per i suggerimenti !! :D
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Bravi...complimenti per la scarpinata, un bellissimo giro con panorami grandiosi! :) Molto belle anche le foto, sono luoghi che non conosco, è stupendo quel Lago Negro!
Grazie Edel :D ! Ci siamo divertiti parecchio! E' vero, il Lago Negro è proprio incantevole! Se ti andasse di raggiungerlo con facilità potresti compiere a ritroso l'ultima parte del percorso, partendo dalla chiesetta del Pront e facendo solo un tratto del sentiero Col del Vento abbandonandolo prima della F.lla Lago Negro, da lì sono poco più di 50 m di dislivello scendendo su balze erbose e un po' di pietraia ma senza pendenze rischiose e senza salti di roccia. Il sentiero è solo un po' lungo, però sale gradualmente senza strappi ed i paesaggi sono meravigliosi (poi se a qualcuno interessano mirtilli e funghi... direi che la zona merita! ;))
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Ps: dimenticavo i pesci..... nel Lago Negro ce ne sono un bel po'.... e pure grandicelli!! :D
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Sono luoghi nei quali ho martoriato ginocchia, gambe, mani e scarponi. Ma nella memoria restano ancora vivissimi.
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Grazie Edel :D ! Ci siamo divertiti parecchio! E' vero, il Lago Negro è proprio incantevole! Se ti andasse di raggiungerlo con facilità potresti compiere a ritroso l'ultima parte del percorso, partendo dalla chiesetta del Pront e facendo solo un tratto del sentiero Col del Vento abbandonandolo prima della F.lla Lago Negro, da lì sono poco più di 50 m di dislivello scendendo su balze erbose e un po' di pietraia ma senza pendenze rischiose e senza salti di roccia. Il sentiero è solo un po' lungo, però sale gradualmente senza strappi ed i paesaggi sono meravigliosi (poi se a qualcuno interessano mirtilli e funghi... direi che la zona merita! ;))
Ti ringrazio Normanno del suggerimento, mi hai letto nel pensiero! :) infatti, essendo luoghi che non conosco, avevo già controllato sulla mappa per vedere come poter raggiungere quel bel laghetto.
Partendo dalla chiesetta del Pront son sempre sui 1200 mt. di dislivello e non sono pochi. Intanto me lo segno...magari pernottando al rif. Refavaie e partendo di buon mattino si può anche fare ;)
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Bellissimo giro, che posti...gli icebergs nel lago poi....il sentiero dalla chiesetta del Pront era in nota per quest'estate ma il tempo ha rotto le scatole e siccome siamo un pò fifoni (non io)....tengo a mente il consiglio che hai dato ad Edelweiss cioè farlo a ritroso almeno fino al Lago Negro...oltre temo di non avere le necessarie conoscienze per affrontarlo....anche se mi piacerebbe da matti...
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Sono luoghi nei quali ho martoriato ginocchia, gambe, mani e scarponi. Ma nella memoria restano ancora vivissimi.
Mi sa proprio per questo! Le cose davvero belle raramente sono facili :)
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Ti ringrazio Normanno del suggerimento, mi hai letto nel pensiero! :) infatti, essendo luoghi che non conosco, avevo già controllato sulla mappa per vedere come poter raggiungere quel bel laghetto.
Partendo dalla chiesetta del Pront son sempre sui 1200 mt. di dislivello e non sono pochi. Intanto me lo segno...magari pernottando al rif. Refavaie e partendo di buon mattino si può anche fare ;)
Visti i percorsi che fate normalmente direi proprio di sì! In ogni caso il percorso sul lato Val Regana è decisamente più agevole di quello lato val Cia. ;)
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Bellissimo giro, che posti...gli icebergs nel lago poi....il sentiero dalla chiesetta del Pront era in nota per quest'estate ma il tempo ha rotto le scatole e siccome siamo un pò fifoni (non io)....tengo a mente il consiglio che hai dato ad Edelweiss cioè farlo a ritroso almeno fino al Lago Negro...oltre temo di non avere le necessarie conoscienze per affrontarlo....anche se mi piacerebbe da matti...
Grazie Bruna! :D
Visti i percorsi che avete fatto in zona questa estate credo che potreste senza problemi fare " a ritroso" sino alla Forcella Col del Vento e scendere da lì al Lago del Bus rientrando poi per la stessa strada! Al massimo, se vi accorgete che risulta troppo lunga, come dicevi, potete fermarvi al Lago Negro! Vale comunque la pena!