GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: southernman - 06/07/2016 23:00
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Le previsioni non sono strepitose, anzi, ma d'altra parte non abbiamo molti giorni a disposizione, ed allora con Bruna66 ed un'altra amica decidiamo domenica scorsa (3/7) di tentare l'impresa a lungo desiderata: la salita al rifugio Brentari. Partenza da Malga Sorgazza alle 9:20, cielo grigio su, foglie verdi giù. Saliamo e dopo il bivio di Teleferica Brusà entriamo nel magnifico bosco; notiamo che le fioriture sono molto indietro. Gli sprazzi di sereno ci regalano squarci di vista dello splendido anfiteatro. Poca gente, anche se il parcheggio è discretamente affollato. Non appena il bosco diventa rado il sentiero sale deciso con facili tornanti verso il Bualon di Cima d'Asta, dove si intravede il sentiero ostico per Forcella Magna. Arrivati alla Capanna del Pastore abbiamo la brillante idea di fare il sentiero diretto e non il Trodo degli Aseni, e così facciamo conoscenza con le celebri placche di granito, ed inorridiamo al pensiero delle stesse con la pioggia. I passaggi nuvolosi si fanno sempre più frequenti e il sereno molto più rado, e la fatica si fa sentire. L'altimetro sale, ma molto lentamente, mentre l'orologio scorre inesorabile. Divertenti le placche, ma da evitare in discesa. Arriviamo sul lago in una visione da lago degli inferi, ma molto suggestiva. Il lago è ancora quasi completamente ghiacciato . Raggiungiamo il rifugio per un meritato dolce (tiramisù da sballo), e riusciamo comunque a fare foto suggestive. Quasi ci sembra impossibile esserci arrivati, e l'idea di falo in giornata ci sembrava una follia. Cominciamo il ritorno, ormai completamente nelle nuvole fino a Teleferica Brusà. Le amiche vanno bene, io sono molto più lento a causa della mia prudenza, dopo il ruzzolone nel ghiaccio di gennaio, le frequanti pietre invitano a guardare bene dove si mettono i piedi. Comunque nessun problema alle ginocchia ed ai piedi, solo un tendine si è fatto sentire per poco. All'arrivo la nostra autostima è enorme, le amiche erano comunque allenate, ma io non facevo 1000 in giornata dal 1999. E' stata una bella impresa, e non importa che il tempo non sia stato splendido. Il lago si è mostrato, non pensavamo fosse così grande. NdR grandi lavori al rifugio, vicino c'è un cantiere aperto.
Adesso lasciamo parlare le immagini
Partenza
Una strada nel bosco
Sprazzi di luce
Bualon di Cima d'Asta
il sentiero
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altre
Luce
Il granito
Arrivo negli inferi
Il rifugio
Il lago gelato
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E finiamo con un'altra immagine del lago e due illuminanti immagini delle condizioni del ritorno
Uno squarcio di colore
Fantasmi? Per fortuna no!
Qui il reportage completo
Citando un film cult della mia giovinezza: "Potrebbe andar peggio, potrebbe piovere!" ;D
Ciao!
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Noto con quasi piacere che il lago si è quasi sghiacciato tutto!! Son passato 2 settimane fà e non era così!!