GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: pianmasan - 30/07/2011 16:06
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Dopo alcuni fine settimana falliti per impegni o per il maltempo, posso finalmente rimettere i piedi negli scarponi.
Alle 6:15 parto dal spiazal dele bore in val Calamento, poco prima della Baessa. Lungo il bel sentiero che dolcemente sale all'alpeggio intersecando più volte la forestale raggiungo malga Cere, deserta e "sigillata". Ma non era stata ristrutturata e trasformata in agritur? Mah, dimentichiamo altre considerazioni! Riprendo il cammino liberamente sui pascoli superiori e arrivo a malga Valpiana, che sembra invece un alveare. Piena attività, trasporto di bidoni di latte dalla stalla al locale zangola, credo, dove una signora anziana è indaffarata nella burrificazione, credo sempre. I panni stesi ad asciugare sono il segno inconfondibile che qui c'è vita, non come giù sotto. Unico neo il rumore del generatore, che sento pure io.
Proseguo e vado a prendermi la cresta del Setole. Poi con l'ultimo strappo sono in cima. Tira un'arietta frizzante e il sole si fa desiderare. Il mirabilioso verso est è un po' ingrugnito nei suoi colori opachi. Ma ad ovest la luce lo illumina e lo accende. Le vicine crode del Valpiana si godono la carezza del sole. Dopo qualche foto, una sbinocolata e inutili tentativi di chiamare casa ("no' te ciami mai!") perché il telefono non prende, scendo alla forcella Maddalena. La mia amica d'avventura fiuta o vede qualcosa nella sottostante omonima conca e parte come un razzo. La vedo lontanissima. La richiamo con un grido e quando mi raggiunge ha la lingua a penzoloni. Non sgarrerà più durante la giornata. Mi attende il ripido pendio del Valpiana. Ma con passo lento e su buona traccia raggiungo la cresta sommitale senza eccessiva fatica. Lungo la salita la val Montalon si apre sempre di più, dominata dall'inconfondibile Pala del Becco.
Ora è mia intenzione percorrere la dorsale fino alla vicina cima del Bortolo. Passo all'Herta Muller (con l'umlaut) Haus, ancora in condizioni accettabili e dopo aver superato la forcella che la separa dal Valpiana, salgo e raggiungo la cima del Bortolo. Dal Valpiana avevo già visto un sentiero che taglia in diagonale il versante est della cima. Torno alla forcella e lo percorro: magnifico sentiero, che non conoscevo. Scende ad ampi tornanti rimanendo sempre ai margini del tormentato vallone pietroso che sale dalla val Ziolera. Quando lo raggiunge, le pietre sono pascolo e liberamente scendo alla piccola malga. Ora la figura dominante è la Ziolera con la sua visibile croce.
Oltrepassato il tratto di pascolo sotto la malga, cominciano le scale di Ziolera (segnavia SAT), che mi sono imposto di percorrere integralmente per controllare poi la traccia del GPS. Durante la discesa incontro tre baldi giovanotti e due balde giovanotte che salgono alla malga Ziolera. Con loro un non tanto baldo mulo, carico indovinate come?
Il dislivello è annullato in breve tempo. Sono alla Baessa. Dal camino di una splendida villetta in legno e sasso esce del fumo che sa di resina e di polenta. Via via, torniamo a casa! Arriva il pezzo più difficile, raggiungere la macchina lungo la provinciale con l'amica al guinzaglio. Frrrrrrr e vroooommm fanno le bici e le moto che vengono dal passo. Ma ormai è fatta. Il cerchio è chiuso. Alla prossima (Cauriol).
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Foto prima serie
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Ancora
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Terza sfornata
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Fine
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interessante :) Capito perfettamente dov'è l'ospedale. Il Lago Montaletto è un lago effimero? Non mi pare di ricordarlo...
PS: qualche anno fa sono salito sulla Pala del Becco, salita piuttosto rognosa tra sfasciumi esposti e franosi per cresta ovest. Ero tentato di provare la discesa per versante est, ma ho lasciato perdere per i troppi dirupi e per mancanza di tempo. Ti risulta sia possibile? Ho sentito parlare di vecchie tracce militari...
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La salita che hai fatto tu è più rognosa della discesa. Io ero salito dalla forcella, spostandomi gradatamente verso la val Montalon. C'è quasi da arrampicare, e poi ci sono quelle erbe ("de zopa") molto scivolose. Se parti là...
Dalla cima, scendi verso est, su pendio non troppo ripido e agevole fino a incontrare una specie di mulattiera che scende a zete in cengia e termina a quella bella forcelletta ben visibile da nord. Giù per un ghiaione e sei nei pressi della forcella Montalon. Se le trovo metto delle foto.
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Ti risulta sia possibile? Ho sentito parlare di vecchie tracce militari...
non sono pratico della zona ma leggendo sulla guida "sui campi di battaglia" del TCI leggo:
"Da Pontarso, per una via di guerra ora in abbandono, si raggiunge malga Ceres e la vetta di monte Valpiana, congiunta con un grandioso trincerone al monte Ziolera, al Montalon, al colle S.Giovanni,Passo Cinque Croci e Forcella Magna."
Potrebbe essere questa ed essere ormai praticamente scomparsa...
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La salita che hai fatto tu è più rognosa della discesa. Io ero salito dalla forcella, spostandomi gradatamente verso la val Montalon. C'è quasi da arrampicare, e poi ci sono quelle erbe ("de zopa") molto scivolose. Se parti là...
Dalla cima, scendi verso est, su pendio non troppo ripido e agevole fino a incontrare una specie di mulattiera che scende a zete in cengia e termina a quella bella forcelletta ben visibile da nord. Giù per un ghiaione e sei nei pressi della forcella Montalon. Se le trovo metto delle foto.
non mi sono fidato a scendere sul versante est perché vedendo la pala del becco dalla cima delle buse o provenendo dalle stellune si vede bene che il fianco si interrompe bruscamente con una parete a picco. Immaginavo ci fossero dei camminamenti militari ma non volevo mettermi nelle rogne... Vedo anche una foto interessante che hai fatto da val piana, dove c'è un valloncelo che sale da sud...
PS: già che siamo in tema di ravanamenti, hai mai trovato la famosa iscrizione rupestre del M. Pergol??? :)))
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non sono pratico della zona ma leggendo sulla guida "sui campi di battaglia" del TCI leggo:
"Da Pontarso, per una via di guerra ora in abbandono, si raggiunge malga Ceres e la vetta di monte Valpiana, congiunta con un grandioso trincerone al monte Ziolera, al Montalon, al colle S.Giovanni,Passo Cinque Croci e Forcella Magna."
Potrebbe essere questa ed essere ormai praticamente scomparsa...
no no, ce ne sono dei bei pezzi... Ma i trinceroni più impressionanti sono sotto cima Lasteati, e sotto cima Lagorai, direi.... Quello sotto cima lagorai (vers, sud) si vede bene anche nelle foto aeree
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Il Lago Montaletto è un lago effimero? Non mi pare di ricordarlo...
Ho visto ora la domanda sul lago Montaletto: io l'ho sempre visto. Ora sembra più una pozza di acqua stagnante!
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Passo all'Herta Muller (con l'umlaut) Haus,
passi per la U, ma l'umlaut dove l'hai vista? Si nota chiaramente anche dalla tua foto che la povera infermiera Herta, sepolta dalla valanga a Valsolero nel '16, era Miller di cognome.
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Durante la discesa incontro tre baldi giovanotti e due balde giovanotte che salgono alla malga Ziolera. Con loro un non tanto baldo mulo, carico indovinate come?
... carico di zaini dei baldi escursionisti? ;D domenica scorsa abbiamo visto un mulo con zaini al passo valles ... :o
Bello il giro! :D
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passi per la U, ma l'umlaut dove l'hai vista? Si nota chiaramente anche dalla tua foto che la povera infermiera Herta, sepolta dalla valanga a Valsolero nel '16, era Miller di cognome.
Da girovagando "I valorizzatori" del 2 agosto u.s.
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Ospedale militare austriaco "Herta Miller Haus”
Navigando in rete ho trovato questo http://www.comune.telve.tn.it/content/view/365/27/ da cui si ricavano ulteriori notizie ... fra l'altro ho scoperto che è scritto "Miller" con la lettera "i" ...
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passi per la U, ma l'umlaut dove l'hai vista? Si nota chiaramente anche dalla tua foto che la povera infermiera Herta, sepolta dalla valanga a Valsolero nel '16, era Miller di cognome.
Da qualche parte avevo già risposto: era proprio una "I", ma Muller (con l'umlaut) era più tedesco....