Dal Monte Cogne, il grandioso panorama verso l'Altopiano di Piné
Abitando ora praticamente sotto il Monte Cogne
, ho voluto provare la salita direttamente da casa, sfruttando sentieri ancora in parte ignoti
. Da
Montepeloso ci inoltriamo con
bel sentiero quasi pianeggiante, non segnato sulle mappe né da alcuna indicazione sul terreno: tracce di massicciate e lunghi muri a secco indicano che si tratta di un antico sentiero di collegamento che si inoltrava nella
Val della Cunella. Conduce infatti alla
località Salare, una bella radura con alcuni masi e una piccola chiesetta.
La minuscola frazione di Paolati
Da qui in poi si procede “a tentoni” seguendo tracce un po’ incerte senza alcuna indicazione. Nonostante questo, imbrocchiamo la traccia giusta e arriviamo all’idilliaca radura dei
Paolati, con un paio di masi ristrutturati, una vera oasi di tranquillità già inondata dal sole. Dopo un breve tratto di forestale intercettiamo il
sentiero 470B, segnato con molta parsimonia, col quale raggiungiamo un’altra strada forestale più in alto. Il sentiero ufficiale praticamente scompare. Saliamo ancora e andiamo a vedere un baito poco distante, che scopriamo essere un
bel Bivacco dei Cacciatori m 1655, in posizione isolata ma con vista strepitosa sull’
Altopiano di Piné e sulla
Gruppo del Brenta. All’interno tavolo e caminetto, il locale brande però è chiuso.
Il bel baito dei cacciatori a quota 1655
L'interno del baito; la strepitosa vista su Piné
Riprendiamo a salire per una traccia anonima verso sudest; in realtà volevamo provare a salire seguendo le tracce sulla mappa verso nord, ma non si trovano perché il bosco è sconvolto da disboschi. Pazienza, seguiamo quindi questo bel sentiero cercando di capire dove ci porterà. Il sentiero dopo un traversone in moderata salita però svanisce a ridosso dello spallone boscoso. Tagliamo su dritti e troviamo un’altra traccia esile che sale a zig zag, quindi fa un
lungo traversone verso nord, con bellissimi
squarci panoramici verso il Brenta, arrivando grosso modo fin sotto
il Monte Frattoni 2073.
Paesaggi "canadesi"
La traccia ora scenderebbe verso Vernera, noi però saliamo per il bosco ripido con percorso libero, sicuri di
intercettare il sentiero 468 che corre più in alto che proviene da
Malga Vasoni Alta. Così è infatti: tuttavia lo abbandoniamo subito per puntare, ancora con percorso libero nel bosco, alla
dorsale verso cima Frattoni. Raggiunta l’ampia dorsale e intercettato il
sentiero 469A che sale da Malga Vernera, attraversiamo le bellissime e ampie distese sommitali fino in vetta al
Monte Cogne 2171, col solito panorama “spaziale”.
Eccoci sull'ampia dorsale finale verso la cima, sullo sfondo Pala delle Buse e Cima Fregasoga
Ancora una vista sull'Altopiano di Piné: sullo sfondo si scorge il Monte Baldo
Nei pressi della cima, visuale verso NO col M. Roen, Penegal, dietro la catena delle Maddalene
Il sole è un po’ velato ma la temperatura è gradevole. Facciamo sosta panini nei pressi della cima ammirando lo sconfinato panorama.
Ed eccoci in vetta, dietro Pala delle Buse, Cima Fragasoga, Cima Camin, sullo sfondo la dorsale del M. Croce
Per il ritorno scendiamo in breve a
Passo Mirafiori 2047 (o Vasoni)e quindi a
Malga Vasoni Alta 1972, dalla quale caliamo a valle col
sentiero nel bosco 470. La scorciatoia sulla mappa Kompass per Pra della Baita è ointrovabile (dove se la sono sognata?), abbiamo comunque raggiunto casa prendendola un po’ più alla larga casa col
sentiero n 407 che scende sul versante opposto.
Malga Vasoni Alta vista dalla cima del Cogne
La croce del M. Cogne
Ultimo sguardo all'Altopiano di Piné prima di scendere
L'ampio Passo Mirafiori o Vasoni
Il bel bivacco a Malga Vasoni Alta
Un anonimo scultore ha voluto lasciare questa bellissima opera d'arte al limitar del bosco, poco sotto Malga Vasoni
Giro molto bello e interessante per antiche tracce. L’orientamento è piuttosto articolato e non banale per sentieri esili senza indicazioni. Per chi vuole evitare complicazioni e ravanamenti, consiglio la salita molto facile da Montesover/Malga Vernera o direttamente da Brusago.
Il Monte Cogne è un mèta fantastica anche in inverno con sci o ciaspole. Dislivello 1100 metri, sviluppo 15 km
Il percorso: rosso la salita, verde la discesa