Autore Topic: [RAVA] Croz di Primalunetta e Cima Cenon, esplorazione dei vecchi sentieri della Grande Guerra  (Letto 9548 volte)

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Offline AGH

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Cima Cenon, a sx il Croz di Primalunetta

Meteotrentino stava quasi per fregarmi, poi ho visto che il tempo non pareva così male come sembrava. Ho approfittato quindi per fare una mini “esplorazione” nel Gruppo di Rava per sentieri che non avevo mai fatto. Partito dal solito Ponte Rudole m 1336 ho percorso la forestale fino a Malga Val de Prà 1755. Qui ho abbandonato la forestale per seguire una traccia a mezza costa che va verso Cappella S. Bortolo. I lamenti insistenti di un cane che provenivano dal bosco sopra la malga, mi hanno fatto però tornare indietro e cambiare itinerario. Sono così salito per tentare di cercarlo per la traccia che risale il fianco del canalone sopra la malga. Mi è apparso dopo circa 20 minuti sul sentiero, magro, media taglia, con un collare. Pareva fradicio, è rimasto fermo a guardarmi solo per pochi secondi prima di darsi alla fuga precipitosa. Non l’ho più visto, anche se continuavo a sentieri i lamenti :( Nessun richiamo è servito a nulla, ho pensato che avrei riprovato al ritorno.


Il magnifico sentiero, non ufficiale, sul versante sud del Croz di Primalunetta a quota 1900 metri circa

Sono salito quindi fino a 1920 metri, dove ho trovato il bivio “misterioso” incontrato altre volte: il sentiero che parte da lì è un bellissimo traversone, non segnato, che prosegue in costa, pressoché pianeggiate, fino ad una bella aia soleggiata. Qui trovo delle tabelle, non Sat, che indicano la via. Una diramazione prosegue in costa, io invece prendo quella che sale verso le Buse del Pilo, che si alza di poco e poi diventa anch’essa un comodo traversone. Trovo le traccia di una strada militare inghiottita dalla vegetazione che sale, provo a seguirla per un po’ ma poi lascio perdere: troppo vaga, torno giù e proseguo seguendo il sentiero facile, c’è anche una sorgente con fontanella in legno.


Il magnifico sentiero non ufficiale

A quota 2000 sbuco alle splendide Buse del Pilo, nei cui pressi sorgono i resti di una baracca militare che non avevo mai visto. Poco vicino hanno costruito una specie di baita-riparo. Risalgo le Buse del Pilo, dei piccoli pianori ormai intorbati. Qui trovo della tabelle che mi informano che l’antico sentiero è stato ripristinato da dei pensionati di Spera: ottima iniziativa!


La baracca della Grande Guerra nei pressi delle Buse del Pilo

Segnaletica...

Buse del Pilo

Salgo ora sul costone più ripido dove si direziona il sentiero, con molto ometti e paline come segnavia, fino a congiungermi con il sentiero militare soprastante che corre sul fianco sud del Croz di Primaluetta, collegando l’Aia Patissi sul versante ovest. Ancora un ultimo strappetto e arrivo al bel Laghetto di Primalunetta 2106, dove una coppia di Castelfranco Veneto si è installata sulla spiaggetta a fare il picnic :). Mi fermo anche io poco distante per sosta panini.


Verso la forcella e il Lago di Primalunetta


Buse del Pilo


Laghetto di Primalunetta

Il meteo è finora ottimo, nel primo pomeriggio mentre ozio sdraiato sullo zaino a mo’ di cuscino però rimbomba un tuono dalla fondovalle in Valsugana, sicché mi rimetto velocemente in marcia. Risalgo fino alla forcella e quindi l’erto canalino sul fianco est dove un sentiero militare sale a stretti zig zag fino alla vetta del Croz di Primalunetta 2304.


Laghetto di Primalunetta


Cima Caldenave


In cima al ripido canalino che conduce alla vetta del Croz di Primalunetta


Tra i trinceroni in vetta al Croz di Primalunetta


All'uscita del canalino, con cima Primaluna e Cima Ravetta

Panorama grandioso che lascia senza fiato ogni volta, anche se lo conoscevo già. La cima del Croz è una mesta desolazione di trincee e trinceroni, scavi, resti di baracche, camminamenti, strade selciate, caverne, postazioni, un vero e proprio villaggio in quota.


Cima Croz di Primalunetta


Resti di baracche sul versante nord, con vista verso la zona di Passo Cinque Croci

Il nuovo bivacco intitolato all'alpino Antonio Tadina (del battaglione Monrosa); rovine della Grande Guerra

Gallerie; scalinate

La lunga file dei resti delle baracche

I lavori di ripristino del villaggio militare che sta sulla cima, occupata da imponenti trincee e dai resti di una serie di baracche, sono andati avanti. Provo però una certa delusione nel constatare che gli antichi muretti a secco, che i soldati hanno eretto con tanta fatica 100 anni fa, sono stati consolidati sbrigativamente col cemento :( ((. Il pavimento delle baracche poi sono state riempite di sassi. Ma perché?


Gli antichi muretti a secco sono stati sbrigativamente consolidati con cemento; i resti delle baracche riempiti di pietre... :(

Sui resti di una delle baracche è stato edificato un bivacco, ora agibile con brande, tavolo e stufa. Bruttarelli anche i totem dell’onnipresente ferraglia di “corten”, con una tabella con scritto “Progetto Grande Guerra”, senza alcun’altra spiegazione.  Devo dire la verità, mi piaceva di più prima dei lavori, era molto più impressionante da vedere e il “ripristino”, bivacco a parte, non ha aggiunto granché di significativo a mio avviso. 


Il nuovo bivacco; l'interno con brande, tavolo e stufa

Verso Cima Cenon

Il selvaggio vallone delle Tavarde, sullo sfondo Cima Orsera e Cima Caldenave

Proseguo ora per facile cresta fino alla Cima Cenon 2278, quindi per l’ampia spalla scendo fino all’Aia Patissi 2160 e ancora già per il costone di Val de Prà fino a quota 2000, dove ci sono delle rudimentali panche. Qui il sentiero svolta decisamente verso SE. 


Trinceramenti; filo spinato

Gregge all'Aia Patissi

Resti di baracche all'Aia Patissi

Aia Patissi con vista verso Forcella Valsorda

Qui anziché tornare giù per il solito sentiero che gira a SE, decido di esplorare la traccia vista diverse volte, che si inoltra pianeggiante verso NE. Il sentiero, anche se non segnato da nulla, è abbastanza evidente. Mi avvio.


Dall'Aia Patissi scendendo verso il Coston di Val de Prà


Coston di Val de Prà, qui il sentiero si dirama con possibilità di scendere a Pozza Bonomo

La deviazione che sulla carta scende a Malga Cenon di Sopra non esiste, in compenso la traccia si mantiene buona e, calando poi progressivamente di quota, raggiunge per bei boschi la Pozza Bonomo 1853, completamente prosciugata vista la siccità. Scendo ora in Val Rudole per buona traccia per boschi solitari, calando di quota fino alla forestale (non segnata sulle carte).


Il bel sentiero che scende verso Pozza Bonomo

Ponticello sopra Pozza Bonomo; Pozza Bonomo prosciugata

Rinuncio a tagliare per la traccia, pressoché introvabile: seguo invece la strada forestale che mi conduce poco sotto Malga Cenon, di qui calo per la forestale principale per la stessa via dell’andata. Arrivato alla macchina, torno su in auto (sperano di non prendere multe visto il divieto ai non autorizzati) fino a Malga Val di Prà per cercare di nuovo il cane. Di cui però non c’è alcuna traccia, né lamento. Speriamo l’abbia trovato qualcuno o abbia fatto ritorno a casa...   


Il bel sentiero che scende per la selvaggia e solitaria Val Rudole

Giro molto bello e abbastanza facile, panoramico con paesaggi grandiosi, interessante anche dal punto di vista storico con le numerose rovine della Grande Guerra. Belli i sentieri “non ufficiali” che sono ben tracciati e offrono delle prospettive inconsuete. Sviluppo 18 km, dislivello m 1000 circa.


Il percorso
« Ultima modifica: 10/08/2015 23:20 da AGH »
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Offline southernman

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Grazie di avere dato dignità escursionistica alla mia escursione più sconclusionata

http://girovagandoinmontagna.com/gim/lagorai-cima-d'asta-rava/forcella-caldenave-(per-sbaglio!)/msg81778/#msg81778

che mi portò però a conoscere gli stupendi laghi delle Buse di Pilo. Ricordo benissimo la strada militare che finiva nel nulla, ed io che cercavo ancora una impossibile corrispondenza con il sentiero per il bivacco Argentino  ::)

Tempi passati......

Forse se potessi salire a Cappella San Bortolo riuscirei a farlo...
« Ultima modifica: 11/08/2015 21:48 da AGH »

Offline AGH

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che mi portò però a conoscere gli stupendi laghi delle Buse di Pilo. Ricordo benissimo la strada militare che finiva nel nulla, ed io che cercavo ancora una impossibile corrispondenza con il sentiero per il bivacco Argentino  ::)

perché sconclusionata, tutto è bene quel che finisce bene :) Se poi si scoprono imprevisti panorami, ancora meglio :)
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Offline Vittorio

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Buongiorno a tutti,
vorrei fare questo giro nel fine settimana. Qual'è, all'incirca, il tempo di percorrenza ?
Grazie
Vittorio

Offline AGH

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è difficile dare indicazioni, dipende dal tuo passo.... Potrebbe essere intorno alle 6 ore. Calcola comunque una giornata piena, con calma
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