Autore Topic: [ALPI OROBIE] Pizzo Tre Confini.  (Letto 4920 volte)

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Offline roen

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[ALPI OROBIE] Pizzo Tre Confini.
« il: 21/06/2011 08:04 »
A differenza di ieri e dello scorso week end oggi è una giornata spettacolare e alle 7.30 partiamo da Lizzola per salire una delle cime che da tempo adocchiamo. Saliamo la bellissima valle attraversata dal torrente Bondione, sembra che qualcuno la ritenga noiosa, io penso sia stupenda, ricca di vegetazione e cascate in basso, brulla e pietrosa in alto, la parte alta è tutt’ora ancora molto innevata. La salita fino al P.so Bondione, richiede da cartelli segnavia circa 4 ore, e qualcosa come 1400 m di dislivello. Una salita a mio parere comoda che alterna tratti ripidi a tratti in piano che lasciano il tempo di respirare e poi l’ambiente è veramente molto bello! Intorno ai 2400 m cominciamo a trovare le prime chiazze di neve e giunti poco sotto il P.so di Bondione la conca è completamente innevata. Complice la pioggia di ieri e la temperatura non alta di oggi la neve tiene bene e arriviamo velocemente al Passo. Qui parte la cresta per il Pizzo Tre Confini che, anche se non difficile bisogna affrontare con molta attenzione. Nel primo tratto si rimane sul lato della valle di salita, dato che la neve non deve essersene andata da molto il terreno, è poco compatto e anche scivoloso, giunti sulla cresta si svolta a dx e la si percorre in direzione della cima. Si attraversa un breve tratto su placchette che tengono benissimo, anche se forse fanno un poco impressione, passate le quali il percorso diventa tranquillo e in poco conduce in cima. Poco prima della vetta notiamo un bel giovane di stambecco sulla cresta che arriva dal Monte Gleno, sembra scocciato dalla presenza in cima di noi bipedi, tutti appollaiati, più o meno sotto la campana, in modo da sentire meno aria possibile. Foto di vetta e poco dopo arriva un gruppo di bergamaschi, e neanche a farlo apposta, come spesso succede, sono lo stesso gruppo che avevamo incontrato qualche tempo fa sul Madonnino, foto anche con loro e poi giù. Giunti sopra la valle di salita decidiamo di non tornare fino al Passo Bondione, visto che in salita quel tratto non era stato un granché, e anche se Cristina non è molto convinta, vista la ripidezza della discesa, con Daniele decidiamo di scendere per il nevaio, a ruota arriva anche il gruppo di bergamaschi. E' certamente stato più sicuro scendere sulla neve dove alla meno peggio si fa solo una bella scivolata, che ritornare al Passo Bondione, dovendo attraversare il versante ripido e scivoloso dell'andata. Rintracciamo sulla pietraia il sentiero che scende in Val Cerviera e porta al Rifugio Curò e risaliamo alla cresta spartiacque. Sempre fedeli al motto “se è possibile fare un giro circolare bisogna farlo !”. Tra l’altro Daniele a inizio settimana ci aveva avvertito che domenica sarebbe stato libero e senza limiti di orario, per cui quale occasione migliore per goderci la Valbondione notoriamente conosciuta anche per il suo maltempo! Anche la parte alta della Val Cerviera è ancora innevata, la differenza è che da questa parte prende meno sole per cui la neve è più dura e, visto che bisogna affrontare un lungo traverso, per sicurezza decidiamo di ramponarci. Scendiamo poi per la linea di massima pendenza e andiamo a prendere la prima traccia di sentiero visibile, la perdiamo nella neve poco dopo, attraversiamo ancora qualche nevaio fino al punto dove il sentiero svolta decisamente a sinistra e scende a stretti tornanti nel fondo valle. Ora comodamente scendiamo lungo il percorso Naturalistico Antonio Curò fino a giungere all’omonimo rifugio. Troviamo un posto riparato e tranquillo nei pressi del vecchio rifugio per mangiare il nostro più che meritato panino, qui come previsto, sembra di essere a Rimini!
Una miriade di persone sosta, mangia o prende il sole, comodamente appollaiata sulla piazzola dell'elicottero; penso fra me e me che è veramente arrivata l'estate, e con essa anche gli sciami di merenderi.....
Per il rientro prendiamo l’ampia mulattiera nonché’ Sentiero delle Orobie Centrali che scende a Valbondione ma l’abbandoniamo al primo tornate andando a prendere il sentiero per Lizzola. Questo viaggia per un buon tratto, fino a quando entra nel bosco, a mezza costa sulla Valbondione. E’ altamente panoramico ma molto stretto ed esposto, in alcuni punti anche un po’ franato, non bisogna soffrire di vertigini, avere un piede sicuro e soprattutto non distrarsi mai, da tener presente anche che risale di circa 200 m. Una volta nel bosco bisogna fare solo attenzione a non perdere la traccia principale visto che poi ce ne sono di innumerevoli! Usciti dal bosco si attraversano i prati da sfalcio sopra a Lizzola e velocemente si ritorna in paese. Alla fin della fiera siamo rimasti in giro quasi 10 h, la giornata era assolutamente da sfruttare per intero visto poi le giornate precedenti, magnifica escursione, ottima compagnia e un'altra cima spuntata dal lungo lunghissimo elenco di luoghi che vorremmo vedere, che poi si allunga ogni anno !

Foto : http://www.montimania.it/Multimedia/Arch/2011/Pizzo_Tre_Confini/album/index.html

P.S. per Claudia: Se togli la Vetta del Tre Confini, questo è il giro che ti avevo suggerito qualche tempo fa.A differenza di ieri e dello scorso week end oggi è una giornata spettacolare e alle 7.30 partiamo da Lizzola per salire una delle cime che da tempo adocchiamo. Saliamo la bellissima valle attraversata dal torrente Bondione, sembra che qualcuno la ritenga noiosa, io penso sia stupenda, ricca di vegetazione e cascate in basso, brulla e pietrosa in alto, la parte alta è tutt’ora ancora molto innevata. La salita fino al P.so Bondione, richiede da cartelli segnavia circa 4 ore, e qualcosa come 1400 m di dislivello. Una salita a mio parere comoda che alterna tratti ripidi a tratti in piano che lasciano il tempo di respirare e poi l’ambiente è veramente molto bello! Intorno ai 2400 m cominciamo a trovare le prime chiazze di neve e giunti poco sotto il P.so di Bondione la conca è completamente innevata. Complice la pioggia di ieri e la temperatura non alta di oggi la neve tiene bene e arriviamo velocemente al Passo. Qui parte la cresta per il Pizzo Tre Confini che, anche se non difficile bisogna affrontare con molta attenzione. Nel primo tratto si rimane sul lato della valle di salita, dato che la neve non deve essersene andata da molto il terreno, è poco compatto e anche scivoloso, giunti sulla cresta si svolta a dx e la si percorre in direzione della cima. Si attraversa un breve tratto su placchette che tengono benissimo, anche se forse fanno un poco impressione, passate le quali il percorso diventa tranquillo e in poco conduce in cima. Poco prima della vetta notiamo un bel giovane di stambecco sulla cresta che arriva dal Monte Gleno, sembra scocciato dalla presenza in cima di noi bipedi, tutti appollaiati, più o meno sotto la campana, in modo da sentire meno aria possibile. Foto di vetta e poco dopo arriva un gruppo di bergamaschi, e neanche a farlo apposta, come spesso succede, sono lo stesso gruppo che avevamo incontrato qualche tempo fa sul Madonnino, foto anche con loro e poi giù. Giunti sopra la valle di salita decidiamo di non tornare fino al Passo Bondione, visto che in salita quel tratto non era stato un granché, e anche se Cristina non è molto convinta, vista la ripidezza della discesa, con Daniele decidiamo di scendere per il nevaio, a ruota arriva anche il gruppo di bergamaschi. E
« Ultima modifica: 28/12/2011 13:10 da Claudia »
"Non il riposo è riposo, bensì il variar fatica alla fatica è riposo"

Offline Franz

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Re: Alpi Orobie. Pizzo Tre Confini.
« Risposta #1 il: 21/06/2011 09:25 »
Complimenti per il bellisimo giro e per l'ottima descrizione. Le foto sono stupende!  :D

Offline marziavr

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Re: Alpi Orobie. Pizzo Tre Confini.
« Risposta #2 il: 21/06/2011 10:58 »
ma che foto/paesaggi stupendi  :o
sei passato da magnifici prati e cime verdeggianti a quelle innevate wooowww
complimenti

Offline ValangaFelsineaII

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Re: Alpi Orobie. Pizzo Tre Confini.
« Risposta #3 il: 21/06/2011 18:15 »
Bellissimo è nella mia "agenda" per il 2012 nel frattempo vorrei fare la Bagozza ;)
visita il mio sito di montagna www.clubaquilerampanti.it

Offline Claudia

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Re: Alpi Orobie. Pizzo Tre Confini.
« Risposta #4 il: 21/06/2011 21:02 »
Grazie Roen, sempre preciso nelle descrizioni!
Il mio problema è sempre quello... troppi posti da vedere e troppo poco tempo, poi il traffico di quelle valli... dovrei farla in notturna e scender la mattina dopo  ;D