Traversata effettuata sabato con partenza a piedi da Mezzolombardo per raggiungere Sfruz passando dalla dorsale delle cime di Vigo seguendo il sentiero SAT 500.
Siccome la mattina ero impegnato al lavoro, decido di partire il pomeriggio sul tardi, verso le 16.30
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Il primo tratto sulla strada forestale delle longhe fino al Bait dei Manzi il sole picchia ancora duro e arrivo al bivio verso gli Aiseli già trafelato…
, il sentiero continua e sale nel bosco molto ripido fino al pianoro sommitale, un vero e proprio balcone sulla confluenza tra la val di Non e la val d’Adige.
Invece di procedere verso la malga Bodrina prendo a destra e risalgo verso il passo del Lever in modo poi da aggirare la dorsale sulla destra per mantenermi sempre verso la val d’adige; ormai sono in alto e il vento freddo che giunge da nord lascia presagire un cambiamento del tempo per le ore successive.
Camminando tra i mughi alti, tra saliscendi arrivo alla cima Roccapiana (1873m).
Dalla Roccapiana devo scendere di circa 300 metri nella valle per attraversarla e risalire verso il monte Cuc, la discesa è un po’ critica perché molto ripida e con presenza di terra scivolosa, la risalita sull’altro versante è facilitata da una ferrata, sono tre lunghe scale e una serie di cordini, molto semplice ma come sempre da non sottovalutare.
Dal monte Cuc (1810m) il sentiero scende al valico Prà d’Arza e risale sotto cima d’Arza giungendo all’incrocio con i sentieri SAT 510 che porta a Vigo e il n°3 che scende a Favogna;
proseguo poi nel bosco con numerosi saliscendi fino al valico Fennerjoch (1560m); e dopo un po’ giungo al bivio verso il Corno di Tres.
Qui finisce di fatto il sentiero e proseguo lungo una bella strada forestale che mi porta alla malga Rodezza. Per abbreviare il percorso decido di scendere dai prati della Predaia ma la fienagione non è stata ancora effettuata e mi ritrovo a tratti in mezzo all’erba alta anche 1 metro…
Giungo nei pressi degli impianti di risalita Predaia e, tagliando per il bosco arrivo a destinazione.
Forse sarà stato l’orario tardo ma non ho incontrato anima viva in tutto il percorso… e nemmeno un orso…(per fortuna dato che iniziava ad imbrunire)
Dal Gps ho rilevato una distanza di 24 km ed un dislivello complessivo di circa 2700 metri; un particolare da non trascurare è la mancanza di sorgenti e di punti di rifornimento acqua, a parte poco sotto la malga Rodezza (e il bar dei Todeschi alla Predaia
)