Autore Topic: [CIME DI VIGO - ROEN] Cima d'Arza 1665m (Val di Non)  (Letto 13279 volte)

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Grandiosa vista sul Brenta dal bivacco sotto cima D'Arza

Giro esplorativo ieri in previsione di compiere la traversata Cima D'Arza - Roccapiana nella Catena delle Cime di Vigo, in Val di Non.

Con auto fino a Castel Thun si sale per poco fino ad uno spiazzo (si risparmiano 150 mt circa rispetto alla partenza in paese). In pratica si segue la strada forestale del Malachino, con segnavia 510, fin quasi in cima, ovvero fino al bel bivacco-casetta sotto la cima. La strada è lunga, un po' noiosa e piuttosto erta, panorama quasi zero perché si snoda tutta per boschi, abbastanza belli peraltro. Un unico squarcio sul Castel Thun ripaga della fatica. Al bivacco (sempre aperto, con 4 brande in mansarda), il panorama finalmente si apre grandioso sul Gruppo di Brenta nord orientale. Si prosegue per sentiero che aggira la cima D'Arza sul versante nord e si dirige, costeggiando in salita non ripida, fino al valico Prà D'Arza m 1540.

Di qui per vaghissime tracce per bosco ripido si guadagna la cima a m 1665, un montarozzo boscoso con la vetta pianeggiante e con una piccola radura che dà verso il Monte Cuc e il Roccapiana. L'ora un po' tarda e l'inevamente insidioso sul Cuc e Roccapiana ci sconsigliano la traversata. L'idea di tornare dalla stessa noiosa strada dall'andata ci stimola a cercare una via alternativa. Qui va osservata l'inspiegabile e annosa mancanza di una carta decente della Val di Non in scala 1:25.000. Ce n'è una pessima in scala 1:50.000 (n. 95) e un'altra più interessante intitolata alla Strada del Vino n. 685 in scala 1:25.000 molto più chiara che però include a malapena Roccapiana, poiché si sviluppa verso nord lungo la catena Roen-Mendola-Macaion.

Dunque sulla 685 adocchiamo una traccia in nero che scende per la ripidissima Val dei Pilastri. Decidamo di provare. Dal valico Pra D'Arza aggiramo la cima ad est, con sentiero stretto e a tratti esposto, fino alla selletta sottostante. Del sentiero nessuna traccia. Proseguiamo fino a Pra D'Arza, un magnifico poggio poco sopra la Sella dei Pilastri, con spettacolare vista verso est, il Lagorai, il Latemar, le Dolomiti. Cerchiamo ancora la traccia ma non c'è nulla, niente alla lettera, il bosco è ripidissimo e abbastanza fitto, non si vede sotto.

Decidiamo di tentare comunque, torniamo indietro fino quasi sotto le strapiombanti pareti sud di cima d'Arza e ci buttiamo giù per il canalone. La pendenza è notevole ma il terreno nel sottobosco è abbastanza cedevole e gli scarponi fanno una discreta presa. Caliamo rapidamente di quota fino al ghiaione sotto la parete sud, invaso da detriti rocciosi e alberi crollati. La valle si restringe progressivamente e pensiamo con orrore alla possibilità di trovarci sopra a un salto di roccia e dover tornare indietro. In alcuni punti diventa un colatoio, per fortuna mai troppo ripido: ad un certo punto compare l'acqua e scendiamo lungo il torrentello che rende viscidi diversi scivoli di roccia rosa piuttosto belli. Caliamo ancora senza troppe difficoltà, con un po' di attenzione per il canalino ingombro di sfasciumi: l'unica preoccupazione è di incontrare il temutissimo e insuperabile salto di roccia, in queste zone della Val di Non tutt'altro che infrequente vista la tormentata orografia.

Il vallone tuttavia scende ripido ma non troppo. Perdiamo ancora parecchia quota, a un certo punto arriviamo ad uno slargo e ci pare di poter traversare sul lato opposto per risalire il costone e dare un'occhiata al Castello di S. Pietro (ruderi). Impossibile fare il punto della posizione senza alcun riferimento, l'altimetro però si rivela ancora una volta utilissimo: controlliamo la quota, siamo 1160 metri mentre il Castello è a 864 metri. Se avessimo dato retta al nostro "intuito" avremmo attraversato e ci saremmo sicuramente infognati.

Scendiamo ancora, sempre col timore crescente di trovare possibili salti di roccia, o di calare dentro la profonda forra sotto Vigo di Ton. Ma ecco arrivare con grande sollievo la salvezza: incrociamo finalmente un sentierello (la famosa traccia nera sulla carta) che esce dal canalone e ci porta fuori in costa per un bel bosco. Quindi, per stradella ripida, giu giu per altri 400 metri di dislivello fino alla macchina.

Bel giro, la salita è davvero facile (deve essere bellissima anche con le ciaspe d'inverno), con bei squarci di panorama. La traversata e il superamento del monte Cuc appare impegnativa, viste le pareti strapiombanti con precipizi. Un tizio della Sat incontrato alla fine della gita ci ha detto che stanno prolungando la scala superiore per superare un tratto franoso.

La discesa che abbiamo fatto noi per la val dei Pilastri la sconsigliamo assolutamente a meno che non abbiate uno spiccata tendenza ravanatoria-masochistica. Per chi volesse provare ora sa comunque che è fattibile e non ci sono salti di roccia. Il dislivello omplessivo per il giro di Cima DArza è circa 1000 mt.
« Ultima modifica: 24/03/2015 09:31 da AGH »
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manuel115

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Re: CIMA D'ARZA 1665 - Cime di Vigo (Val di Non)
« Risposta #1 il: 04/05/2008 00:30 »
wow!!! che entusiasmante la discesa raccontata così...sembra sia stata veramente una bella avventure... bravo AGH!!! :D

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Re: CIMA D'ARZA 1665 - Cime di Vigo (Val di Non)
« Risposta #2 il: 04/05/2008 08:05 »
quando finisce bene si, è una soddisfazione. Ma abbiamo rischiato un po', nel senso che se avessimo trovato salti di roccia avremmo dovuto affrontare una durissima risalita nel canalone-colatoio. La val di Non è molto insidiosa, perché tutta solcata da canyon profondissimi, forre e burroni. Anche la zona delle Cime di Vigo è davvero impervia e selvaggia
« Ultima modifica: 04/05/2008 08:11 da AGH »
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Re: CIMA D'ARZA 1665 - Cime di Vigo (Val di Non)
« Risposta #3 il: 04/05/2008 10:00 »
se la foto "darza5" era il canalino, da dove aversti dovuto risalire in caso d'errore, ti avrei fatto i miei migliori auguri!  ;D
bella pendenza... :o

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« Risposta #4 il: 06/05/2008 08:56 »
se la foto "darza5" era il canalino, da dove aversti dovuto risalire in caso d'errore, ti avrei fatto i miei migliori auguri!  ;D
bella pendenza... :o

e non è neppure il tratto peggiore :)
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Re: CIMA D'ARZA 1665 - Cime di Vigo (Val di Non)
« Risposta #5 il: 06/05/2008 08:57 »
la sat di vigo di ton risponde ad una mia mail di info sul tratto d'arza-roccapiana

"Le condizioni della traversata non sono ottimali, alla data
del 4 maggio la salita al Monte Cucco è molto ardua in
quanto la neve ancora presente sulle parti in ombra tiene
ancora piegati i rami dei mughi presenti in grande
quantità; stessa cosa per la salita a Roccapiana dalla
parte di Monte Cucco.
A Roccapiana si sale agevolmente dalla Malga Kraun oppure da
Malga Bodrina passando per la variante al sentiero 500 che
passa per il serbatoio del Monticello.
Penso che se il tempo rimane buono, nel giro di una
settimana le condizioni del percorso dovrebbero migliorare
drasticamente.
Per quanto riguarda il tratto di via ferrata in questo
periodo bisogna fare molta attenzione a causa del disgelo e
quindi della possibilità di caduta sassi. Si tratta di
alcune scale in ferro; quella in fondo è lunga 12 m ed è
la più esposta mentre le altre sono all'interno della
gola; c'è un passaggio su degli scalini in legno nella
roccia Munirsi comunque dell'attrezzatura per via ferrata
casco compreso"



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manuel115

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Re: CIMA D'ARZA 1665 - Cime di Vigo (Val di Non)
« Risposta #6 il: 06/05/2008 10:11 »
ma di quale ferrata parlano nella lettera quelli della sat? scusate la mia ignoranza...

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Re: CIMA D'ARZA 1665 - Cime di Vigo (Val di Non)
« Risposta #7 il: 06/05/2008 10:11 »
ma di quale ferrata parlano nella lettera quelli della sat? scusate la mia ignoranza...

quella che scavalca il roccioso Monte Cuc! :)
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manuel115

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Re: CIMA D'ARZA 1665 - Cime di Vigo (Val di Non)
« Risposta #8 il: 06/05/2008 10:14 »
hai qualche foto? nn l'ho mai sentita questa... :)

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Re: CIMA D'ARZA 1665 - Cime di Vigo (Val di Non)
« Risposta #9 il: 06/05/2008 11:02 »
hai qualche foto? nn l'ho mai sentita questa... :)

no nessuna foto, non l'ho mai fatta :)
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