Per chi va da solo l'utilità credo sia piuttosto scarsa, secondo me. O meglio, può rappresentare un margine di sicurezza ulteriore se ti fai male e il telefono non ha campo, e hai la fortuna di trovare qualcuno in ascolto (cosa non scontata).
Per esempio salendo al Toac c'era un bocia rompiballe che continuava a parlare con la madre e che occupava la frequenza. Se per caso fossi stato in difficoltà, forse avrei potuto dare l'allarme al bocia, a o sua madre. Idem per i tedeschi che abbiamo sentito in radio e che stavano trasmettendo dal vicino Catinaccio. Poi può anche essere che magari, invece che nella super frequentata Val di Fassa, tu sia nel Tesino e non ci sia un cane in ascolto. Chi può dirlo?
Se sei nelle peste, meglio avere qualche possibilità in più che in meno. Metti che ti sei rotto una gamba (facciamo le corna) e hai la prospettiva di passare la notte all'addiaccio, una esperienza che potrebbe essere fatale col clima rigido...
In ogni caso io non ho preso le radio per "sicurezza" personale ma per comunicare con la mia compagna di escursione. Abbiamo un passo diverso, le capita spesso di attardarsi o di rimanere un po' indietro, con le radio diventa molto più semplice comunicare. Le posso dire "al bivio X gira a sinistra", oppure posso chiedere se ci sono problemi quando rimane troppo indietro e tarda ad arrivare etc, o lei può chiedere a sua volta istruzioni se è in dubbio sul senso di marcia. In questi casi le radio sono davvero molto comode.
Per usare queste radio, mi risulta di uso libero in altri paesi, in Italia bisogna pagare la gabella medievale di € 12 all'anno