GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
TECNICA => Materiali e tecnica in montagna => Topic aperto da: FUAZ - 23/04/2008 13:38
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apro questo 3d (spero non ce ne fosse gia' uno aperto...) per avere delle delucidazioni su come orientarsi in montagna.
io giro nella mia valle che posso dire di conoscere come le mie tasche, non ho mai utilizzato altimetri, bussole o cose simili, al massimo ho aperto un paio di volte la cartina per capire se stavo andando nella direzione giusta, ma avevo comunque come punto di riferimento delle montagne o colli che conoscevo e percio' andavo abbastanza serena.
avrei pero' bisogno che qualcuno mi spiegasse e mi insegnasse bene ad usare una bussola/altimetro/cartina (con quest'ultima me la cavo abbastanza) insomma qualcosa che mi faccia capire dove sono, quale direzione devo prendere, ecc... se mai mi trovassi in una zona sconosciuta completamente!
mi affido a voi! illuminatemi! grazie!
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apro questo 3d (spero non ce ne fosse gia' uno aperto...) per avere delle delucidazioni su come orientarsi in montagna.
E' un argomento talmente vasto che si potrebbe parlarne per ore...
Ad ogni corso CAI vengono indicate le nozioni di base per "arrangiarsi". Qui trovi una interessante dispensa di uno di questi corsi:
http://www.caisem.org/didattica/Orientamento%20in%20montagna.pdf (http://www.caisem.org/didattica/Orientamento%20in%20montagna.pdf)
Carina la parte che parla di orintamento con il sole.
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be', la prima cosa direi è imparare a leggere bene la carta e i suoi simboli. Carta rigorosamente in scala 1:25.000. Ovvero sia distinguere a colpo d'occhio l'orografia: impluvi, dorsali, creste, forcelle, zone boscose, radure, pascoli, pietraie, curve di livello, baite eccetera. La carta ti dice tutto o quasi.
Con una buona carta topografica e l'altimetro puoi già affrontare serenamente la stragrande maggioranza dei percorsi, anche sconosciuti. L'escursione va sempre studiata a tavolino la sera prima, e poi in loco devi confrontare le impressioni che hai avuto sulla carta con quelle reali. E' un esercizio sempre utile, col tempo riesci a prevedere come sarà il percorso di ogni gita. In teoria una buona carta ti fa "immaginare" con ottima apporossimazione quel che troverai sul terreno. Salite, discese, lunghezza, dislivello, tipo di terreno.
Per me la cosa più bella è muoversi su terreni assolutamente sconosciuti, con carta e altimetro (e se proprio vuoi anche bussola) ti puoi incamminare ovunque, anche in posti che non hai mai visto.
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be', la prima cosa direi è imparare a leggere bene la carta e i suoi simboli. Carta rigorosamente in scala 1:25.00. Ovvero sia distinguere a colpo d'occhio l'orografia: impluvi, dorsali, creste, forcelle, zone boscose, radure, pascoli, pietraie, curve di livello, baite eccetera. La carta ti dice tutto o quasi.
ok... allora con questo sono messa bene! ;) :D
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io, prima d'affrontare un percorso nuovo, mi documento abbastanza approfonditamente...passa anche molto tempo prima di realizzare ciò che mi sono prefissato! quindi cerco relazioni in internet, guardo la cartina, chiedo pareri a voi nel forum ( ;D) o a conoscenti...
per orientarmi sul percorso, visto che affronto x la maggior parte sentieri, tengo d'occhio tutta la segnaletica e ogni tanto do un occhiata alla mappa x vedere se sono giusto...con l'andare del tempo in futuro comincerò a valutare l'utilizzo dell'altimetro x creare percorsi insoliti o nn segnati sulle carte...(ci vorrà tempo x questo ;))...
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Carina la parte che parla di orintamento con il sole.
beh come metodo l'ho usato anche io qualche volta... pero' e' un po' approssimativo diciamo cosi'
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Per me la cosa più bella è muoversi su terreni assolutamente sconosciuti, con carta e altimetro (e se proprio vuoi anche bussola) ti puoi incamminare ovunque, anche in posti che non hai mai visto.
Quoto in pieno. Imparare a "navigare" sul terreno rende grande soddisfazione. Ci vuole concentrazione ,memorizzare i passaggi(anche per poter trovare la strada del ritorno) Puo essere utile segnarsi su di un foglio di carta orario e altitudine dei vari punti che si attraversano (esempio fosso , malga ,o altro di riferimento )
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quindi cerco relazioni in internet, guardo la cartina, chiedo pareri a voi nel forum ( ;D)
Chiedere nei forum è una delle cose a cui si deve stare piu' attenti a mio parere!
Si ricevono opinioni da persone di cui non si conosce ritmi e grado di preparazione atletica... e non è poco.
Per chiedere "dettagli" su ricoveri o zone di interesse sono buone fonti.
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Chiedere nei forum è una delle cose a cui si deve stare piu' attenti a mio parere!
Si ricevono opinioni da persone di cui non si conosce ritmi e grado di preparazione atletica... e non è poco.
Per chiedere "dettagli" su ricoveri o zone di interesse sono buone fonti.
beh ovviamente! bisogna valutare un pò tutto il materiale che si raccoglie...come si diceva in passato x una persona può essere facile una cosa che x un altra risulta difficile...io valuto tutto nell'insieme relazioni, commenti, percorsi, cartine, ecc. poi ne tiro un resoconto e mi faccio una prima idea...poi sul campo si valuta se effettivamente è come si è pronosticato...
Puo essere utile segnarsi su di un foglio di carta orario e altitudine dei vari punti che si attraversano (esempio fosso , malga ,o altro di riferimento )
quoto a pieno... faccio pure io così specialmente x quanto riguarda gli orari... ;)
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Le mie prime lezioni di topografia vertevano sulla lettura della cartina, imparando semplicemente il significato dei segni grafici riportati nella legenda. La fase successiva, FONDAMENTALE come già detto da altri, è l’immedesimarsi con la cartina, cioè capire la cartina stessa e farsene una immagine mentale a tre dimensioni.
Orientando semplicemente la cartina, anche a spanne, e guardandosi attorno si ha già una idea della posizione (al 70%).
E qua, credo, un escursionista è già a posto.
I passi successivi (azimut, declinazione magnetica, navigazione terrestre,…) sono molto interessanti ma vengono dopo.
Un’esperienza che suggerisco è partecipare a qualche serata organizzata dalle associazioni di orientiring e iscriversi a qualche manifestazione in modo amatoriale, ne vale la pena ! ;)
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avrei pero' bisogno che qualcuno mi spiegasse e mi insegnasse bene ad usare una bussola/altimetro/cartina (con quest'ultima me la cavo abbastanza) insomma qualcosa che mi faccia capire dove sono, quale direzione devo prendere, ecc... se mai mi trovassi in una zona sconosciuta completamente!
non ti preoccupare fuaz, orientamento e universo femminile sono due mondi che non si parleranno mai ;D
dai che scherzo: come tutte le cose, leggere, capire e provare e non avere paura di perdersi....
Per me la cosa più bella è muoversi su terreni assolutamente sconosciuti, con carta e altimetro.
anche per me :)
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I passi successivi (azimut, declinazione magnetica, navigazione terrestre,…) sono molto interessanti ma vengono dopo.
sottoscrivo: mai tentato di calcolare la declinazione magnetica :) E poi su spazi ristretti come le nostre montagne, zeppe di riferimenti, mi pare pleonastico. Idem per la rilevazione della posizione: l'ho fatta due o tre volte giusto per provare :)
Carta e altimetro (e capoccia) servono egregiamente nel 95% delle situazioni. E comunque nei moderni orologi c'è anche la bussola, quindi ogni problema è pressoché risolto. La maggior parte degli errori di orientamento di solito li faccio per eccesso di sicurezza, per pigrizia (dover tirare fuori la carta), o perché non ho osservato con sufficiente attenzione la mappa.
Le gite più belle sono quelle che progetti a tavolino, magari un bel po' incasinate con concatenzione di parecchi sentieri, su terreni del tutto sconosciuti, e che poi riesci a percorrere esattamente come le avevi immaginate :)
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non ti preoccupare fuaz, orientamento e universo femminile sono due mondi che non si parleranno mai ;D
dai che scherzo: come tutte le cose, leggere, capire e provare e non avere paura di perdersi....
io non capisco la paura di perdersi: oserei dire che è praticamente impossibile, almeno nelle nostre zone, e se per perdersi significa non avere la più pallida idea di dove si è e di non sapere in che direzione andare. Può capitare di perdere temporaneamente l'orientamento, di sbagliare direzione, ma perdersi... nella peggiore delle ipotesi basta fare qualche km verso fondovalle per trovare abbondanti segni della civiltà :)
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... nella peggiore delle ipotesi basta fare qualche km verso fondovalle per trovare abbondanti segni della civiltà :)
Quoto ! Era il consglio che ci dava il mio vecchio capo scout quando si programmava un ike
"se ti perdi scendi a valle, magari seguendo un rio"
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Quoto ! Era il consglio che ci dava il mio vecchio capo scout quando si programmava un ike
"se ti perdi scendi a valle, magari seguendo un rio"
gia'! parola di Lupetto! ;)
non ti preoccupare fuaz, orientamento e universo femminile sono due mondi che non si parleranno mai ;D
dai che scherzo: come tutte le cose, leggere, capire e provare e non avere paura di perdersi....
anche per me :)
guarda che noi donnine di montagna siamo completamente un altro mondo rispetto a quelle di citta'! :P
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Quoto ! Era il consglio che ci dava il mio vecchio capo scout quando si programmava un ike
"se ti perdi scendi a valle, magari seguendo un rio"
bè oddio, dipende! Scendere per un rio magari incassato in una gola zeppa di simpatici ontani è un'esperienza che può far piangere un uomo adulto. La mia regola è che vado dove vedo, o dovo posso ragionevolmente immaginare il terreno che incontrerò
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guarda che noi donnine di montagna siamo completamente un altro mondo rispetto a quelle di citta'! :P
puoi ben dirlo...siamo un altro pianeta
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Santa Polenta ! Come ogni consiglio va preso con un grano di sale (magari anche 1/2 Kg !)
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gia'! parola di Lupetto! ;)
Embè ???
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La mia regola è che vado dove vedo, o dovo posso ragionevolmente immaginare il terreno che incontrerò
in che senso? ???
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in che senso? ???
nel senso che preferisco scendere da un versante di cui posso vedere tutto lo sviluppo (possibilmente). Questo per evitare di: infognarmi in mugaie, boschi impenetrabbili, arrivare su salti di roccia imprevisti etc
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boschi impenetrabbili
sono i boschi molto fittissimi ???
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Embè ???
non dite cosi' tra i boy scout?!
cmq una volta quando ero piccina, avro' avuto 12 o 11 anni sono andata a vedere le mucche dei miei genitori su in alpeggio (noi le lasciamo libere di pascolare su una montagna che affittiamo in estate) e mi sono persa.... non vi dico la strizza! cosi' ho seguito un ruscello (come diceva il buon strach63) perche' non sapevo proprio dove sbattere testa ed e' stata un'esperienza allucinante! vicino al ruscello cresceva ogni piu0 incedibile cespuglio, la boscaglia non era solo fitta, ma di piu'! pero' a casa sono riuscita ad arrivare sana e salva!
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:'( :'(
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chi ha mai girato di notte per montagna ed ha provato ad orientarsi con le stelle/costellazioni? nn dovrebbe essere facile però mi da molto del suggestivo e dell'affascinante...credo che questa pratica comporti una grande conoscenza del cielo... :D
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p :'(
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dicono che di notte non bisogna andare nel bosco perché gli alberi invertono il loro processo di ossigenazione cioè emettono anidride carbonica o sbaglio?
si ma è sconsigliato in ambiente chiuso, nn all'aperto...altrimenti una semplice passeggiata nel boschetto potrebbe rivelarsi fatale!!! ;D
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:'( :'(
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ma ci sono boschi al chiuso? ::)
era ironica la mia battuta...nel senso che è sconsigliato la notte tenere in appartamento piante...ma nel bosco nn credo ci siano di questi problemi visto che si è all aria aperta...
la notte invece che esserci la fotosintesi, la pianta mette in atto la fase oscura ovvero il ciclo di Calvin (organizzazione della CO2)..
[iframe=805,350]http://it.wikipedia.org/wiki/Fotosintesi_clorofilliana[/iframe]
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cmq a me interessava sapere se qualcuno ha mai girovagato di notte orientandosi con le stelle... ;)
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cmq a me interessava sapere se qualcuno ha mai girovagato di notte orientandosi con le stelle... ;)
io sono scout e ho imparato, assieme alla topografia diurna, anche quella notturna. L'orientamento con le costellazioni consiste semplicemente nell'individuazione della stella Polare, indicatrice del nord. Essendo quest'ultima poco luminosa (magnitudine 2,1) si necessita di costellazioni indicatrici, quali l'Orsa Maggiore, Cassiopea e Orione. Una volta individuato il nord il gioco è fatto....
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praticamente usi le costellazioni x individuare i 4 punti cardinali! :)
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dicono che di notte non bisogna andare nel bosco perché gli alberi invertono il loro processo di ossigenazione cioè emettono anidride carbonica o sbaglio?
eh?
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io sono scout e ho imparato, assieme alla topografia diurna, anche quella notturna. L'orientamento con le costellazioni consiste semplicemente nell'individuazione della stella Polare, indicatrice del nord. Essendo quest'ultima poco luminosa (magnitudine 2,1) si necessita di costellazioni indicatrici, quali l'Orsa Maggiore, Cassiopea e Orione. Una volta individuato il nord il gioco è fatto....
ma il gioco è fatto cosa? :)
Se sei nel deserto forse :))) In montagna i problemi di notte sono ben altri, e il principale è quello di vedere dove metti i piedi :)
Se c'è la luna piena l'occhio si adatta rapidamente e ci si vede piuttosto bene, se non c'è luna e sei senza pila sono ca**i... >:(
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praticamente usi le costellazioni x individuare i 4 punti cardinali!
Esatto, le costellazioni ti permettono di individuare i punti cardinali. :D
ma il gioco è fatto cosa?
Se sei nel deserto forse Sorriso)) In montagna i problemi di notte sono ben altri, e il principale è quello di vedere dove metti i piedi
Se c'è la luna piena l'occhio si adatta rapidamente e ci si vede piuttosto bene, se non c'è luna e sei senza pila sono ca**i...
Beh, se non c'è la luna e non hai una pila, allora...ehm...sì, la faccenda si fa un po' più complicata e l'unico modo di avanzare è quello a tastoni!!
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beh infatti, nel bosco credo sia molto più problematico affidarsi alle costellazioni...tu AGH hai mai provato questa esperienza? io ho fatto una ciaspolata in notturna con la luna piena e sicuramente nn c'erano problemi di visibilità! :P
ma senza luna e attraverso un percorso nn segnato c'è qualcuno che ha mai fatto questa cosa la notte?
PS: scusate se insisto ma la cosa mi affascina molto... ::)
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Di notte in montagna, anche se sai orientarti con le stelle, è un bel casotto !
Il problema maggiore è "l'andare" in quanto la percezione dell'ambiente è assolutamente diversa, anche con tutte le pile del mondo. Perdere l'orientamento (anche locale) è un attimo
Se fai una ciaspolata con la luna piena in uno spazio abbastanza aperto hai l'incredibile vantaggio della riflessione della neve, ma se sei in estate in una valle stretta .... è meglio sedersi ed apettare l'alba
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:'(
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ma senza luna e attraverso un percorso nn segnato c'è qualcuno che ha mai fatto questa cosa la notte?
PS: scusate se insisto ma la cosa mi affascina molto...
Una volta ho fatto un'uscita notturna senza la luna, con anche un azimuth per due chilometri...bella esperienza ma stancante perchè procedi davvero lentamente
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beh come metodo l'ho usato anche io qualche volta... pero' e' un po' approssimativo diciamo cosi'
Difatto la parte e' intitolata "L'arte di arrangiarsi"...quando non si ha altro...
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Difatto la parte e' intitolata "L'arte di arrangiarsi"...quando non si ha altro...
certo... e nemmeno corde per impiccarsi!
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certo... e nemmeno corde per impiccarsi!
Si possono sempre usare i lacci degli scarponi...ancora una volta "L'arte di arrangiarsi"...
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Perche si dice "orientarsi" ? Orientarsi significa letteralmente rivolgersi ad oriente cioè verso dove il sole sorge. Quando io cerco di "orientarmi" in realta cerco il nord per far coincidere la cartina con il terreno in cui mi trovo. Il primo punto di riferimento che si cerca è il nord.Allora non sarebbe piu giusto dire "settentrionarsi"?
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Perche si dice "orientarsi" ? Orientarsi significa letteralmente rivolgersi ad oriente cioè verso dove il sole sorge. Quando io cerco di "orientarmi" in realta cerco il nord per far coincidere la cartina con il terreno in cui mi trovo. Il primo punto di riferimento che si cerca è il nord.Allora non sarebbe piu giusto dire "settentrionarsi"?
ale'... e' arrivvato il filllosssofo! ;D
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Perche si dice "orientarsi" ? Orientarsi significa letteralmente rivolgersi ad oriente cioè verso dove il sole sorge. Quando io cerco di "orientarmi" in realta cerco il nord per far coincidere la cartina con il terreno in cui mi trovo. Il primo punto di riferimento che si cerca è il nord.Allora non sarebbe piu giusto dire "settentrionarsi"?
forse perchè la bussola l'hanno inventata gli arabi (orientali ?) e copiata dagli occidentali ?
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Quoto ! Era il consglio che ci dava il mio vecchio capo scout quando si programmava un ike
"se ti perdi scendi a valle, magari seguendo un rio"
...e poi quando è sera e si trovano sopra un dirupo dove il rio diventa cascata e ai piedi c'è una bella parete di roccia, chiamano aiuto e qualcuno deve andarli a prendere. Ma a parte il mio forte razzismo nei confronti degli scout, per l'orientamento l'unica cosa è la pratica, avere il senso della montagna, chiamalo come vuoi ma per conoscerla non devi studiare, devi andarci! Non ho mille anni e non mi ritengo migliore degli altri, ma in montagna ci son tutti i giorni e quello che ho imparato è che le cose bisogna viverle, perchè in montagna le variabili davvero tante!
Poi per orientare una carta, saper che il sole gira da est a ovest e sapere che bisogna aver presente l'orografia della montagna dove ti trovi, beh, penso che tu sia già in grado di farlo.
Ciao Fuaz, cmq se ti capita di venire a spasso per il trentino fai un fischio... (...senza timore, son già felicemente accompagnato! ;)
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...e poi quando è sera e si trovano sopra un dirupo dove il rio diventa cascata e ai piedi c'è una bella parete di roccia, chiamano aiuto e qualcuno deve andarli a prendere. Ma a parte il mio forte razzismo nei confronti degli scout, per l'orientamento l'unica cosa è la pratica, avere il senso della montagna, chiamalo come vuoi ma per conoscerla non devi studiare, devi andarci!
sono d'accordo: un caso classico è proprio la discesa su un versante ostico e sconosciuto. Ci sono tanti modi di scendere, il senso della montagna ti aiuta a trovare la via migliore, senza finire sui dirupi, senza incrodarsi, evitando ostacoli, boschi troppi fitti, salti di roccia o comunque terreno impraticabile. Dopo tanti anni l'esperienza ti permette di "capire" l'orografia che potrai incontrare lungo il cammino... Poi certo capita sempre di toppare alla grande :)
Es, infognarsi nei mughi, perdere il sentiero che sparisce nella boscaglia, finire su un costone impraticabile di rododendri, ficcarti dentro una boscaglia di ontani dentro un rio che diventa sempre più angusto... :)
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Ma a parte il mio forte razzismo nei confronti degli scout, ...........non mi ritengo migliore degli altri,
Bravo
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Dopo tanti anni l'esperienza ti permette di "capire" l'orografia che potrai incontrare lungo il cammino... Poi certo capita sempre di toppare alla grande :)
Es, infognarsi nei mughi, perdere il sentiero che sparisce nella boscaglia, finire su un costone impraticabile di rododendri, ficcarti dentro una boscaglia di ontani dentro un rio che diventa sempre più angusto... :)
l'importante è ricordarsi di analizzare i fatti altrimenti non si fa esperienza ma dietrologia....
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Ciao Fuaz, cmq se ti capita di venire a spasso per il trentino fai un fischio... (...senza timore, son già felicemente accompagnato! ;)
oh basta la'! ma certo che faccio un fischio! cmq quasi sicuramente dovrei venire in la' per l'ultimo week di giugno... per il radunone del forum! ;)
ma porta anche la tua accompagnatrice (certo se eri da solo era meglio, vuol che ti si prende in coppia! ;D)io poverina non saro' mai accompagnata, sono troppo esigente... e rompi balle! ::)