L'articolo pubblicato qualche anno fa sul newsgroup it.sport.montagna è un po' datato ma i principi di base degli zaini ABS sono ancora attuali, anche se il peso si è ridotto ulteriormente rispetto ai primi esemplari.
Foto Peter Aschauer GmbHABS per lo scialpinista - di Luigi Telmon (Esperto valanghe e Istruttore Nazionale Neve e Valanghe del Servizio Valanghe Italiano del CAI)
Si è recentemente vista la pubblicità di un nuovo zaino ABS. Basta tirare la maniglia a mo' di paracadute e un pallone di 150 litri ti tira su in 2" e il sistema e' ricaricabile.
E' ancora poco gradito agli scialpinisti in quanto il modello che serve a loro ha ancora qualche problema di peso (oltre i 3 Kg) compreso lo zaino.
Attualmente, a differenza dell'ARVa, è l'unico attrezzo che consenta al travolto di galleggiare sulla valanga anzichè essere sepolto e di essere immediatamente individuato.
Funziona sul principio di Archimede, infatti il corpo umano ha un peso specifico superiore a 1000 kg /mc, quindi essendo superiore al peso specifico di qualsiasi tipo di neve in movimento, affonda. L'ABS, solidale con il corpo, gonfiandosi con 150 litri di aria, ne aumenta il volume senza aumentarne il peso, per cui il peso specifico si riduce a circa 50 kg/mc, superiore solo alla neve di certi tipi di valanga nubiforme.
Per questo, se il travolto viene trascinato dalla la valanga, galleggia sulla stessa, non solo, ma tende ad essere spinto verso il margine.
Ovviamente se viene sommerso da fermo perchè la valanga lo investe da sopra, ricoprendolo, allora l'ABS non funziona, ma questo è un evento che riguarda poco lo sciatore in quanto la valanga che lo travolge, in genere, è una valanga di lastroni che viene provocata da lui stesso (o da chi è nei pressi) e viaggia con lui.
L'ABS è stato inventato dall'Ing. Aschauer di Monaco di Baviera ed è stato sperimentato (con successive numerose modifiche per migliorare il peso e l'affidabilità) per molti anni, anche dall'Istituto Federale per lo Studio della Neve e delle Valanghe (IFENA) del Waissfluchjoc di Davos. Io ho sperimentato i primi modelli più di dieci anni fa.
I risultati sono stati soddisfacenti tranne che per il peso che ne limita l'uso presso gli scialpinisti. E' particolarmente adatto per chi fa fuoripista servito dagli impianti di risalita o eliski. Specie per l'eliski viene noleggiato con la quota del trasporto, specie nel Caucaso dove l'eliski è molto praticato.
In Italia è poco conosciuto.
Non mi risulta esistano imitazioni, ma può essere, se qualcuno è riuscito a superare i problemi di brevetto, cosa di cui dubito. I costi, quando lo sperimentavo io, erano piuttosto alti e superavano abbondantemente il 1000000 di lire ed il peso era di poco inferiore ai quattro Kg. Ora i costi, per lo scialpinismo, si aggirano sui 485 Euro ed il peso complessivo supera, se pur di poco, i 3 Kg, comunque, per lo scialpinismo, è ancora moltissimo. Personalmente (dopo aver sperimentato i primi ARVa e, successivamente, l'ABS) ho sempre sostenuto che il futuro della salvezza in valanga non sta nell'ulteriore e sofisticato perfezionamento dell'ARVa (che non impedisce alla vittima di essere sepolta, per cui va ricercata con il segnale radio) ma nell'ABS che, oltre ad impedire il seppellimento, consente la ricerca a vista.
Ciò non toglie che in qualche caso di seppellimento con l'ABS (valanga da sopra, malfunzionamento o rottura dell'ABS) avere anche l'ARVa addosso non guasta ed è una garanzia in più.
Ciao
gigitel
...una vita per la Montagna, la montagna per la Vita
tratto da
http://www.itsportmontagna.org/ism/Tecnica/ABS_per_lo_scialpinista.htm