Autore Topic: Attrezzature e calzature tecniche  (Letto 328 volte)

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Offline kobang

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Attrezzature e calzature tecniche
« il: 22/07/2025 22:48 »
L'ultimo trekking in Lagorai mi è servito anche per decidere quale,per me,è il set up più congeniale.
Due fattori possono cambiare radicalmente il comfort e la sicurezza di una gita: il peso dello zaino e le calzature.
Questo è tanto più vero quando si fanno percorrenze molto lunghe,di più giorni, e quando si affrontano terreni difficili.
Lo zaino pesante può sbilanciare pericolosamente in certi passaggi ed una scarpa non adeguata affatica tantissimo il piede e le gambe e può rendere incerto il passo.
Per lo zaino da trekking è molto utile avere materiali di ultima tecnologia: il mio vecchio sacco a pelo Salewa dall'elevato comfort a partire dai meno 10 gradi ai più 12,pesa 1,150 kg.Quello nuovo della Millet,con caratteristiche termiche analoghe pesa 430 gr ed ingombra un terzo del volume!Il limite ovviamente sono i costi,spesso assurdi se pensiamo che il modello nominato ha un listino di 240 &,e che un Sea to Summit,ancora più tirato supera i 500!!Per fortuna tra svendite,siti on line,e perchè no occasioni usate si riesce a contenere i costi...
Secondo punto le scarpe.Ho voluto calzare i Kayland Cross Mountain.Hanno un ottimo comfort termico,il gore tex che funziona alla grande,sono leggeri,ramponabili,suola Vibram ma...sono rigidi quel tanto che mete in difficoltà sui masieroni,affaticano la pianta del piede,fanno sentire una specie di mancanza di agilità in generale.
Lo prevedevo,abituato da tempo a scarpe basse che utilizzo anche per hike and fly col parapendio.A mio avviso la tecnologia delle scarpe basse da montagna ha fatto passi da gigante,forse più che le tradizionali pedule.
Ormai offrono un comfort,una leggerezza accompagnata però da un ottimo sostegno,agilità,impermeabilità, ampia latitudine di comfort termico,insomma una quantità di pro che mi ha definitivamente convinto a relegare pedule e scarponi ,scarpe "alte" in generale,all'impiego invernale o con i ramponi.
Certo serve non avere caviglie deboli, ma l'agilità ed il grip offerto ormai su ogni tipo di terreno sono ottimi.
Altro limite la durata,visto che anche le scarpe basse possono costare un botto.Salvo modelli artigianali come Dallapè,non sono risuolabili,lo scafo non durerà certo quanto quello dello scarpone,sopratutto in utilizzo intensivo come il mio.Anche qui però con un poco di pazienza e atenzione al mercato,guardando anche a brands meno di moda ma pur validi,ci si può permettere di cambiale anche tutti gli anni,o quasi.
Quando si cammina oltre le otto ore,magari con un prosacco non proprio leggero,la differenza si sente e la sicurezza del passo ne guadagna.
Queste non sono altro che mie impressioni,non varranno per tutti,ma chi non ha già provato vale la pena che lo faccia.
Buon cammino a tutti

Offline pianmasan

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Re:Attrezzature e calzature tecniche
« Risposta #1 il: 24/07/2025 08:51 »
Butto giù alcune mie considerazioni molto sintetiche:
 - sempre scarpe alte (scarponi), io sono di caviglia sottile, quindi devo proteggerla nei percorsi accidentati. Pedule o scarponi veri e propri in base al percorso. Solo su strade o sentieri larghi uso le scarpe basse.
- sacchi a pelo non ne uso più, ma da qualche parte dovrei ancora avere quelli tipo "piumone" che adoperai in due mezze traversate del Lagorai, non pesanti ma ingombranti, anche dopo averli pigiati al massimo. Già che ci sono ricordo le tendine, le prime a spioventi, pesanti, le seconde a igloo, leggere. Credo che adesso siamo anni luce avanti.
- ho ancora nell'armadio di montagna una serie di camicie a scacchi (ve le ricordate?), taschino con cerniera (ottimo), poi mi hanno regalato una maglia Patagonia per l'inverno, veramente un ottimo capo, non la senti nemmeno addosso e tiene caldo.
- allargo il campo all'attrezzatura tecnica, GPS, dai e dai me ne ritrovo tre (due Garmin e un TwoNav), oggi con quella spesa acquisterei un orologio di prima fascia con gps e mappe e potrei scaricare chissà quante applicazioni che hanno un rendimento e una sicurezza ininmmaginabili, diciamo che allora eravamo, rispetto ad oggi, nel medio evo

Fatevi sentire, anch'io vi auguro un buon cammino.

Offline AGH

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Re:Attrezzature e calzature tecniche
« Risposta #2 il: 24/07/2025 17:16 »
Io vado di scarpe basse ormai da decenni :) A causa di terribili mal di piedi con quasi tutte le scarpe alte, mi sono abituato alle basse e non tornerei indietro. All'inizio sembra di essere nudi, poi ci si abitua e non ci si fa piu caso. Affronto qualsiasi percorso, anche fuori sentiero, pietraie e giaroni:  trovo che con le scarpe basse si affina nel tempo la sensibilità del piede, il passo diventa più preciso e sicuro. Purtroppo in inverno in scarpe basse non si può e mi tocca il supplizio delle alte. Riguardo al resto, non compro piu niente da anni, ho comprato anche troppa roba in passato, l'unico cambio serio che ho fatto è prendere l'intimo tecnico, visto che sudo come una bestia :)

Offline kobang

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Re:Attrezzature e calzature tecniche
« Risposta #3 il: 24/07/2025 17:34 »
Per quanto riguarda scarpe e piedi,ovviamente comanda la soggettività.
Di sicuro domanda e mercato si influenzano a vicenda,con l'aggiunta della pubblicità: corsa in montagna,trekking veloce,attività promisque come l'hike and fly hannospinto la produzione di modelli bassi o mid ed in parte di pedule leggere,ma versatili.Molta delle innovazione tecnica per quanto riguarda materiali,suole,ergonomia e,spesso finalmente,un poco di attenzione alla sostenibilità ambientale,è stata dedicata a questo tipo di calzature con risultati piuttosto validi.
Altro tema richiamato è quello degli strumenti di navigazione.
Ricordo le discussioni di anni fa qui sul forum; mi pare che Agh sia stato fra i primi a sostenere la scelta di usare il telefono ed una applicazione al posto di un GPS.Avevo diverse riserve,ma ora ho verificato come un cellulare ed una app validi possano essere più che validi.
Ancora di più con l'abbinamento di uno smartwatch. Al proposito io utilizzo un Amazfit T-Rex che sul campo si dimostra molto al di sopra dei vari Suunto,Garmin ecc pur costando mooolto meno.Gode inoltr di una applicazione (ZEPP) che si interfaccia benissimo con socials,Relive,komot ,ecc.
Le applicazioni che utilizzo da tempo con gran soddisfazione sono Zepp,OSMAND,Mapy.com,Organicmaps e Alpineguide.Tutte gratuite ed efficacissime.
Pianificazione e tracciamento del percorso,modifiche in itinere,informazioni in tempo reale per la meteo od altro sono perfettamente disponibili.Un buon powerbank per non trovarsi il cellulare scarico ed è quanto basta.
Certo in altre condizioni o situazioni come il viaggio che sto faticosamente preparando in Afghanistan,il fido GPS è insostituibiel: struttura più robusta,minor consumo elettrico,architettura del software progettata per la specifica funzione e non "adattata" come avviene col telefono.
Qui da noi per giri molto impegnativi il GPS cartografico resta un valido back up.
Per finire una considerazione:ogni giorno ci sono episodi di gente che si perde in montagna e nei boschi.Gente che come quasi tutti sta attaccata al cellulare come il sub al boccaglio dell'aria!Il degrado cognitivo dilagante però impedisce a questi fenomeni di imparare ad usare il cellulare per qualcosa che vada oltre al selfie . al vaniloquio sui socials,o al gioco.Possibile che non sappiano che esistono applicazioni che ti dicono dove sei e dove andare?Che non sappiano di altre applicazioni che ti mettono subito in contatto col soccorso fornendo anche la posizione (Where areu 112,oppure Georesque)? Possibile non capiscano che dopo la chiamata è necessario rimanere nello stesso punto? E' sorprendente,esiste una tecnologia a prova di idiota eppure riescono ad essere ancora più idioti da non saperla utilizzare...

Offline kobang

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Re:Attrezzature e calzature tecniche
« Risposta #4 il: 24/07/2025 17:37 »
Rispondendo ad Agh,su neve fino ai 20-30 cm ho provato con successo le ghette calzabili in neoprene abbinate a scarpa bassa ben strutturata.Valide anche con ramponcini leggeri (non però le inutili catenelle!).Scarponi quando devo ramponare o si sfonda troppo,ma in quei casi in genere o gli sci ai piedi!

Offline AGH

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Re:Attrezzature e calzature tecniche
« Risposta #5 il: 24/07/2025 19:04 »
Per finire una considerazione:ogni giorno ci sono episodi di gente che si perde in montagna e nei boschi.Gente che come quasi tutti sta attaccata al cellulare come il sub al boccaglio dell'aria!Il degrado cognitivo dilagante però impedisce a questi fenomeni di imparare ad usare il cellulare per qualcosa che vada oltre al selfie . al vaniloquio sui socials,o al gioco.Possibile che non sappiano che esistono applicazioni che ti dicono dove sei e dove andare?Che non sappiano di altre applicazioni che ti mettono subito in contatto col soccorso fornendo anche la posizione (Where areu 112,oppure Georesque)? Possibile non capiscano che dopo la chiamata è necessario rimanere nello stesso punto? E' sorprendente,esiste una tecnologia a prova di idiota eppure riescono ad essere ancora più idioti da non saperla utilizzare...
l'anno scorso mi pare, ho "soccorso" uno che aveva avuto un collasso lungo le forcellette a nord del Fregasoga... era sfinito, e si era (dis)orientato con Google Maps!  ;D 
Non era in grado di dare le coordinate al soccorso, glie le ho fate io, l'elicottero è arrivato dopo 3,5 ore di attesa! (era vicino a ferragosto ma però cribbio...)