Di solito faccio una ricognizione qualche settimana prima per conoscere il punto esatto dove inizia l'itinerario in modo da non sbagliare anche partendo di notte, memorizzo i numeri dei sentieri, l' eventuale relazione, le vie di fuga o le scorciatoie in caso di ritirata o di qualsiasi altro problema.
la vedo così complicata per un giro lungo! voglio dire, se si intersecano più sentieri con più bivii, oppure se vuoi seguire delle tracce... come fai poi a sapere dove ti trovi se hai memorizzato la cartina in testa e non puoi controllare altitudine o altro?
Anch'io cerco di memorizzare il più possibile, però la cartina la porto nella tasca dello zaino, anche perchè più di una volta ho cambiato itinerario mentre ero in cammino, qualche volta ti prende l'"ispirazione" del ravanaggio.... e quando ritorni alla realtà è meglio averla la cartina...
esatto!!
io spesso affronto itinerari del tutto sconosciuti, non faccio quasi mai ricognizioni preventive perché mi toglierebbero il piacere della scoperta. Per me il massimo è avventurarmi in posti ignoti. Ma per far questo la cartina è indispensabile
io idem, con la differenza che non faccio ricognizioni preventive perchè se ad esempio programmo un giro in alto adige... beh vado per fare il giro non per fare la ricognizione!!
CMQ, io di solito porto la mappa nella tasca dello zaino, se devo guardarla spesso la tiene il mio ragazzo nella tasca laterale dei pantaloni (ci stà comoda) ed anche io avevo visto la busta che dice Miki (che tra l'altro mi pare facilmente fattibile anche da soli).