Autore Topic: Greenpace: sostanze chimiche pericolose in giacche e pantaloni da montagna  (Letto 4370 volte)

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Offline AGH

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Secondo uno studio di Greenpace ci sarebbero sostanze chimiche pericolose in giacche e pantaloni di montagna. Anche nei capi di marchi famosi. Sono stati analizzati 40 prodotti, trovando il temuto Pfc anche in scarpe, tende, zaini, corde e perfino sacchi a pelo. Che ne pensate? :o

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2016/01/25/news/sostanze-chimiche-pericolose-in-giacche-e-pantaloni-da-montagna-1.12838807
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Offline southernman

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Ne penso che potrebbero occuparsi della salvezza delle foche e delle balene e lasciare in pace gli esseri umani, ai quali (me incluso) hanno già fatto troppo danno.
I PFC, detti poliflurocarburi, sono le molecole che costituiscono il goretex, quindi mi pare evidente che compaiono nell'abbigliamento outdoor.
Mi scuso del tono che non vuole essere offensivo verso Agh o verso chiunque leggerà, ma per me è un nervo scoperto. Sono ingegnere chimico, ed ho lavorato 26 anni per una azienda produttrice di polimeri, azienda che è stata sotto attacco di Greenpeace per molti di questi anni, fino all'inevitabile chiusura del ramo d'azienda italiano. Adesso che lavoro nella bioraffinazione attendo con ansia l'attacco alle brutte multinazionali che sfruttano la foresta pluviale. Ma tanto non penso che mi riguarderà, visto che il contratto mi scade tra due mesi ed avrò molto tempo per rilassarmi in montagna.

Tornando a noi, penso quindi che possiamo rivolgerci ai marchi, noti o artigianali, che vogliamo, in assoluta sicurezza. Mia moglie mi ha regalato un giubbino in goretex per il 39 compleanno, tra poco ne compio 55 ed è integro senza segni di deterioramento

Viviamo felici e godiamo di quello che la natura ancora ci propone

Offline AGH

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Io come tanti, ho letto la notizia, ma non lo studio per intero. Tuttavia qualche domanda me la faccio, anche se mi è difficile capire quanto sia fondato l'allarme e se ci sia veramente da preoccuparsi. La prima domanda che mi viene è: che interesse avrebbe Greenpace ad "attaccare" questi marchi famosi? Pubblicitario? Autopromozionale? Che altro?
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Offline radetzky

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che interesse avrebbe Greenpace ad "attaccare" questi marchi famosi? Pubblicitario? Autopromozionale?
entrambi direi.
Con quello che quotidianamente respiriamo non è il caso di andare a cercare il pelo nell'uovo (ammesso che ci sia).
A parte le emissioni di vario genere, tanto per fare qualche esempio c'è amianto ovunque e nessuno se ne preoccupa, benzine e gasoli sono zeppi di idrocarburi aromatici e nessuno controlla che le marmitte catalitiche (che non sono eterne) svolgano il proprio compito, mangiamo mozzarelle di bufala col latte di bufale allevate su terre impestate di diossine, paste e biscotti "integrali" fatti con la segatura o la lignina...eccetera eccetera eccetera
A livello impiantistico i "controllori" non conoscono i processi ovvero quel che realmente avviene nei reattori.
Fino ad una ventina di anni fa a Porto Marghera c'era un impianto che produceva fosgene (usato come catalizzatore) senza alcun controllo delle emissioni...
Ha ragione south, lasciamo perdere per favore, cerchiamo di sopravvivere in un mondo che non è più a misura d'uomo

P.S. sia ben chiaro che io, comunque, sono sempre dalla parte di Greenpeace MA è inutile combattere contro il nulla...sarebbe meglio usare tutte le forze sui problemi più gravi

« Ultima modifica: 26/01/2016 17:36 da radetzky »
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline pianmasan

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Ma chi non sa niente di tutto ciò e si fida del produttore, che opinione deve farsi? Anche documentandosi scrupolosamente - dove? in Internet, naturalmente... - cosa può fare per modificare il proprio abbiigliamento? Nulla secondo me, sul mercato quello c'è, a meno di non tornare a tessuti antichi e... pesantissimi. Comincio a chiedermi se anche nell'attrezzatura, ramponi, piccozze, sci, zaini, bastoncini ecc non ci siano gli stessi problemi.

Offline radetzky

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a meno di non tornare a tessuti antichi e... pesantissimi.
ti dirò che se ci fosse la qualità di una volta preferirei ancora i vecchi calzoni di velluto (Merlet) che tenevano l'acqua alla grandissima !
Comincio a chiedermi se anche nell'attrezzatura, ramponi, piccozze, sci, zaini, bastoncini ecc non ci siano gli stessi problemi.
beh le picozze all'uranio impoverito sarebbero indistruttibili !  :o
« Ultima modifica: 26/01/2016 18:04 da radetzky »
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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secondo me esagerate, cerchiamo di vedere il buono dei tempi moderni. Io non tornerei alle braghe alla zuava, scomodissime, i calzettoni dl lana rossa che ti grattuggiavano i piedi, per non parlare degli scarponi di cuoio duro come il porfido. E le canottierone di lana che si inzuppavano? Queste notizie è bene che escano, e che siano ovviamente controllate... Voltarsi dall'altra parte non giova a nessuno
« Ultima modifica: 26/01/2016 22:16 da AGH »
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Offline Pistacchio

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Lo studio di greenpeace:
http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2016/Detox/Tracce-nascoste.pdf
Sembra redatto da qualcuno che confonde metri quadrati con metri cubi (riferito alla normativa Norvegese) dice poi che "Inoltre,
in ben undici prodotti analizzati la concentrazione di PFOA supera il valore limite (1 μg/m²) "
provate a contarli voi, magari a me sono sfuggiti.
Non riportano nessuno studio sulla tossicità, io vi riporto il primo che esce con Google.
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/reach/Crebelli_PFAS.pdf

Ognuno legga e tragga le proprie conclusioni.

Offline southernman

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Sono contento che almeno qua c'è molto equilibrio


Fino ad una ventina di anni fa a Porto Marghera c'era un impianto che produceva fosgene (usato come catalizzatore) senza alcun controllo delle emissioni...
Ha ragione south, lasciamo perdere per favore, cerchiamo di sopravvivere in un mondo che non è più a misura d'uomo

P.S. sia ben chiaro che io, comunque, sono sempre dalla parte di Greenpeace MA è inutile combattere contro il nulla...sarebbe meglio usare tutte le forze sui problemi più gravi

Rad non rattristare citando il TD 4 intorno al quale girava il 70/80 % del petrolchimico; oltretutto proprio a causa della sua letalità era l'impianto più controllato, serbatoi interrati, telecontrollo. E quando nel 2006 fermò (con la giustificazione aziendale bieca che la gente non lo voleva) fu per tutti noi l'inizio della fine. La scienza non va demonizzata, va gestita per poter aiutare l'uomo e non per ucciderlo.
Scusate OT
Su che il prossimo post parlo di un'escursione con foto  :)

Offline Cipputiblog

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I PFC, detti poliflurocarburi, sono le molecole che costituiscono il goretex, quindi mi pare evidente che compaiono nell'abbigliamento outdoor.
Scusa se approfitto, ma non è potresti spiegarci in parole povere cosa sono questi PFC? Sono curioso (anche perchè il dentista me ne ha messo un pezzo in bocca).
Grazie, poi va da sè che in ogni caso non getterò via la giacca a vento.

Offline maxzz64

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Scusa se approfitto, ma non è potresti spiegarci in parole povere cosa sono questi PFC? Sono curioso (anche perchè il dentista me ne ha messo un pezzo in bocca).
Grazie, poi va da sè che in ogni caso non getterò via la giacca a vento.
Sono tra le sostanze più stabili che esistano perché il legame fluoro-carbonio è fortissimo. I PFC sono di fatto degli inerti, quindi se ce l'hai in qualche protesi non è un problema. Vi appartiene il teflon, tutti i vari polimeri ignifughi, idrofobi, etc.
Il problema non sono loro in sé, quindi (se allo stato solido). Ma i loro gas che appaiono durante i processi di produzione o se surriscaldi una padella antiaderente, ad esempio, perché, proprio per la loro estrema stabilità, una volta saliti in atmosfera o penetrati nelle cellule, non vengono più degradati e non te li togli più di torno.
Okkio che è una spiegazione da scuola elementare: qualsiasi chimico mi fucilerebbe sul posto se leggesse

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Offline southernman

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Tranquilli non fucilo nessuno :) stasera guardo con calma se il teflon riesce ad evaporare

Offline Man

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Sono tra le sostanze più stabili che esistano perché il legame fluoro-carbonio è fortissimo. I PFC sono di fatto degli inerti, quindi se ce l'hai in qualche protesi non è un problema. Vi appartiene il teflon, tutti i vari polimeri ignifughi, idrofobi, etc.
Il problema non sono loro in sé, quindi (se allo stato solido). Ma i loro gas che appaiono durante i processi di produzione o se surriscaldi una padella antiaderente, ad esempio, perché, proprio per la loro estrema stabilità, una volta saliti in atmosfera o penetrati nelle cellule, non vengono più degradati e non te li togli più di torno.
Okkio che è una spiegazione da scuola elementare: qualsiasi chimico mi fucilerebbe sul posto se leggesse

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Beh in chimica io sono fermo alle elementari e quindi gia' questo per me e' molto utile, grazie (anche se aspetto anche l'ulteriore contributo di South). Sembra di capire che a meno che mi evapori la giacca o le suole posso stare tranquillo - staro' a casa nelle giornate piu' calde  ;D
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline southernman

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Il Teflon si decompone liberando sostanze tossiche a circa 500°C, quindi alle normali temperature di cottura è innocuo. Quindi ritengo (sia detto senza ironia) che a meno che non mangiamo fettucce di Goretex possiamo stare tranquilli

Offline maxzz64

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Per completezza, dicevo nel post precedente che non è un problema: "se non ci sono additivi" che possano passare in fase gas, oltreché che il Teflon stesso che possa passare in fase gas.
Infatti, si usava (di più alcuni anni fa) utilizzare il PFOA nel processo di produzione. Questo composto viene liberato in fase gas intorno i 400 °C (es. padella di Teflon surriscaldata) è dannoso per l'uomo e letale per gli uccelli. Infatti si consigliava di evitare del tutto di avere queste stoviglie se avevi pappagalli, che in più di qualche caso ci "hanno lasciato le piume" in contesti casalinghi, apparentemente senza motivo (parliamo di concentrazioni di micro grammi per metro cubo o anche meno).

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