Autore Topic: Consigli per escursioni in ambienti innevati  (Letto 8928 volte)

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Offline mirko92

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Ciao ragazzi,  mi sono appena iscritto al forum. Ho praticato escursionismo per diversi anni in estate facendo escursioni più o meno lunghe e qualche volta in inverno, su percorsi più brevi. Sto organizzando un percorso che prevede la sosta in un bivacco e volevo chiedere a chi ha più esperienza due consigli:
1) per l'acqua solitamente considero 2 litri giorno /persona. In ambiente innevato però immagino possa ricorrere anche alla neve alleggerendo il carico. Per berla però dovrei utilizzare dei sali minerali, polase o simili. Ho pensato di poter sciogliere un polase in un litro d'acqua, quindi diluendolo più di quanto prescritto, per evitare di eccedere con i sali, dato che l'escursione dura 3 giorni. E'corretto?
2) le notti saranno passate in un rifugio di muratura aperto agli alpinisti e gli escursionisti. La temperatura esterna dell'ambiente si aggira come minimo attorno ai -10 attualmente. Ho un sacco a pelo ferrino che ha temperatura di comfort -4 e estrema -23, andrà sicuramente bene, ma volevo chiedervi se secondo voi la temperatura in camera chiusa (ovviamente non riscaldata) solitamente eguaglia quella esterna, o se comunque non scende oltre qualche grado sotto lo zero. Quest'ultimo punto mi interessa, non tanto per la notte, per cui non credo di avere problemi, ma per tutte le ore di buio che passeremo in rifugio.
Grazie a tutti!

Offline AGH

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Re:Consigli per escursioni in ambienti innevati
« Risposta #1 il: 11/12/2017 20:01 »
Per la mia esperienza:

il primo giorno devi avere l'acqua "liquida" e quindi il problema non si pone.
La prima sera sciogli la neve, se ci metti tipo le minestre liofilizzate non occorre aggiungere nulla. Non è raro, se non c'è neve troppo alta e temperature rigidissime, trovare qualche sorgente o torrentello dove rifornirsi, magari rompendo il ghiaccio superficiale. Dipende ovviamente anche dalla zona (e della quota) se ricca d'acqua oppure no. Il polase in aggiunta alla neve sciolta comunque può andare (nelle quantità indicate).

Per il freddo dipende dal tipo di struttura, se è coibentata o meno, esposizione a sole e venti. Se ha finestre per esempio si può verificare un leggero effetto serra durante il giorno che può far aumentare la temperatura di qualche grado. Senza farsi troppe illusioni. Un po' di persone all'interno che cucinano e un po' di candele, dovrebbero incrementare la temperatura interna di qualche grado (sicuro non ci sia una stufetta nel bivacco invernale?).

Per il freddo basta equipaggiarsi bene e isolare bene il sacco dal terreno o dal tavolaccio, basta usare una stuoia e un materassino e indossare capi tecnici belli caldi e traspiranti. Il che vale soprattutto durante il giorno, se li infradici poi non li asciughi più e non c'è niente di peggio che i capi umidi per provare freddo 


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Offline francescogulag74

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Re:Consigli per escursioni in ambienti innevati
« Risposta #2 il: 24/03/2018 17:39 »
Carissimo, io faccio il cardiologo in ospedale, in parte ti è già stato risposto alla prima domanda. Una bustina di polase L va bene, vendono anche compresse da sciogliere apposta per l uso che di ci tu. Il problema più rilevante è il magnesio e il potassio che se non assunti possono portare a crampi o peggio, tipo extrasistoli o aritmie. Però devi considerare che il cibo contiene sali quindi si compensa. Diverso è se vai avanti tanti giorni con acqua senza sali. Se sei molto in alto e sciogli la neve fresca o neve di nevaio che è molto scarsa di sali, praticamente distillata e allora devi aggiungere sali e questo può capitare anche d estate. Se sei più in basso vai tranquillo che qualche ruscello ghiacciato magari lo trovi e rompi il ghiaccio.
Poi un altro discorso è la potabilizzazione che si può fare con 5 gocce di Amuchina o betadine per L il gusto poi non è buono ma sei abbastanza tranquillo. In ogni caso in inverno sei più tranquillo che in estate.