Ho letto un bel dibattito su un gruppo di Facebook (tra cui anche qualche guida alpina con pareri opposti) ed ero curioso di sapere come la pensavate anche qui, dove comunque abbiamo escursionisti ma anche qualche alpinista e sci alpinista che spesso affronta vie crepacciate.
Sostanzialmente le divergenze erano tra l’affrontare ghiacciai ad inizio stagione quindi con crepacci coperti e pieni e a fine stagione con crepacci completamente scoperti ma ben visibili e quindi evitabili.
Le due filosofie di pensiero vedevano la maggior parte propensa alla prima ipotesi, ovvero ghiacciaio bello bianco e crepacci pieni di neve. La seconda ipotesi, apprezzata piu da chi affronta la via in solitaria (senza polemizzare sulle valutazioni personali che ognuno pondererà di volta in volta), dove si, il ghiacciaio è più brutto, grigio, ma è anche vero che i crepi sono completamente visibili ed evitabili dando comunque la possibilità di un dietrofront.
Io personalmente le volte che sono andato da solo ho sempre sfiorato i ghiacciai o li ho fatti sapendo che crepacci non ve ne erano (Linke, Zircole, Careser etc)...il tutto con “ghiaccio grigio” e asciutti..le volte che invece ero accompagnato, non essendo mai stato il “capospedizione”, mi sono ritrovato a stagione appena iniziata e mi è capitato di vedere una compagna di cordata metterci il piede dentro e sprofondare fino al ginocchio con relativa strizzata di cXXo.
Voi che ne pensate?