Autore Topic: Prevenzione incidenti in montagna  (Letto 4959 volte)

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Offline kobang

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Re: Prevenzione incidenti in montagna
« Risposta #15 il: 09/10/2010 23:17 »
Ma io non stavo parlando di parapendio:obietto solo sul costante richiamo ai pericoli dell'andare in montagna...A questo punto direi che ci sono quantomeno scale di valutazione assai diverse (legittimo) e una preoccupazione di fondo,questa del tutto personale,che non deve però trovare soluzione in "provvedimenti esterni",ma solo in miglioramento della preparazione e scelta dell'impegno adeguata al proprio bagaglio di esperienze e che non superi il livello oltre il quale soggettivamente si và in ansia.
L'età anagrafica c'entra solo in parte,sicuramente per le aspettative di prestazioni fisiche,molto meno per il resto

pinko

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Re: Prevenzione incidenti in montagna
« Risposta #16 il: 10/10/2010 09:57 »
Scusate, ditemi se sono rinc.....to
Il casco per chi va in moto è un obbligo di legge relativamente recente, le cinture nelle macchine idem.
Casco e imbragatura in ferrata, ben più importanti devono essere un optional ?

Offline Alan

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Re: Prevenzione incidenti in montagna
« Risposta #17 il: 10/10/2010 10:40 »
a me pinko sembra che tu stia impuntandoti su pò troppo, non te la prendere a male :)

io resto dell'idea che la sicurezza in montagna c'è, non a caso la differenza sostanziale che passa tra gli anni dei primi pionieri e i giorni nostri, in montagna se ne è curata solo l'attrezzatura, e la sentieristica:)

per fortuna grazie a dio ,no ho ancora visto guardrail o passamani sulle cime....

Offline jochanan

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Re: Prevenzione incidenti in montagna
« Risposta #18 il: 10/10/2010 17:41 »
giustamente è stato detto: io lavoro necessariamente PER VIVERE, ma vado in montagna a respirare a pieni polmoni.
Man mano che le difficoltà in montagna crescono il numero degli utenti potenziali si assottiglia.
Da un lato c'è gente che vorrebbe ma non ce la fa.
Dall'altro gente (anche gestori di rifugi) che facilitando i percorsi vuole attirare clienti ...
Infatti ci sono rifugi con ferratina incorporata
Tuttavia credo che è opera meritoria avvicinare alla montagna quanta più gente possibile (senza rischi eccessivi). Per farli maturare, apprezzare certe cose, tanto per dire.
E allora? fare come i tedeschi d'antàn che hanno fatto enormi supersentieri lastricati e ferrate iperchiodate?
Io penso che il criterio possa essere solo l'impatto ambientale
esempi: no alla ferrata "SCALA DEI POMPIERI"  alla cima Eotvos nei Cadini (non sono più andato da molto, faceva schifo)
no alla ferrata dell'amicizia sopra riva. Ma si a quelle intorno al bivacco Arcioni. Si anche a quella alla punta Penia
Circa le Bocchette sono in dubbio. Ma il rif. Alimonta per quanto comodo mi pare proprio un "prodotto" della via delle bocchette e un doppione che ci si poteva risparmiare.
E i sentieri? Per me un corrimano E BASTA non si nega a nessuno, dove servono
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline Claudia

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Re: Prevenzione incidenti in montagna
« Risposta #19 il: 11/10/2010 09:55 »
Casco e imbragatura in ferrata, ben più importanti devono essere un optional ?
non è che debbano essere un optional, solo non puoi mettere qualcuno a controllare ai piedi di ogni ferrata che la gente indossi casco e imbrago...
se anche lo indossano per "passare il controllo" poi posson sempre toglierlo o che fai li tieni monitorati lungo il percorso con delle videocamere?

come per tutto, il comportamento della gente dovrebbe nascere dal buon senso, ci si dovrebbe curare più della responsabilizzazione dei frequentatori con corsi o cmq "lezioni" informative. ma entrare nella testa della gente è impossibile...

non solo l'attrezzatura tecnica manca, ma spesso quella di base. prendi il vioz: sentiero facile e abbastanza largo. ho visto gente salirci in pantaloncini maglietta e scarpette da ginnastica, senza zaino in spalla ma con un bel bottiglione di coca cola tra le braccia. E' vero, è fattiile, io credo che non avrei alcun tipo di problema a salirci in scarpette. MA... e se il tempo cambia e sù fà freddo? E se prendi una storta? E se inciampi e con le mani occupate dalla bottiglia sbatti il muso? Insomma, ok controllare l'attrezzatura della gente, ma qui si dovrebbe partire dalla testa, con una fornitura di materia grigia  ::)