Mi stupisce che un ravanatore doc come te riesca a fare certi percorsi con le scarpe basse. Parlo di frane sassose, macereti o mugaie. Io uso le scarpe basse solo per andar nel bosco con il cane.
Ricordo un amico che fece assieme a me giro del col del Vento con le scarpe basse. Al ritorno erano letteralmente distrutte.
Noblesse oblige, caro mio
. Il mal di piedi fa miracoli... E' anche questione di abitudine: le prime volte che ho osato mettere le scarpe basse è stato per andare su Cima Stellune partendo da Ponte Conseria. All'inizio mi pareva di essere nudo, ma già dopo un paio d'ore, complice la magica sparazione di ogni dolorino, mi trovavo già a mio agio. Chiaramente su terreni sconnessi, giaroni etc, bisogna essere più cauti, ma poi con la pratica ho imparato a scendere dappertutto senza problemi. Certo non bisogna soffrire di caviglie deboli. Ma il peggio che possa giù per giraoni o pietraie è una "sassata" sui malleoli
.
La liberazione dal mal di piedi dovuta alle scarpe basse, del resto, è una conquista a cui poi non si rinuncia più (perlomeno in estate quando si può andae in giro con scarpe basse). Tra l'altro su percorsi sdrucciolevoli la scarpa bassa morbida, a differenza dello scarpone rigido, offre maggior presa (es. per fare il Costanzi), almeno io mi trovo molto meglio.
Chiaramente devono essere scarpe basse buone, non le scarpe da tennis... A me durano mediamente circa 2-3 anni... (non tanto la tomaia, che resisterebbe anche oltre, ma è la suola che si consuma...)