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Pensandoci meglio, e supponendo di avere un mio caro in pericolo di vita, preferirei che a soccorrerlo ci fosse un professionista che lo fa di mestiere (e che quindi è anche pagato) piuttosto che un "volonteroso"... Senza nulla togliere ovviamente ai volontari, a cui va tutto il mio rispetto e stima, peso che hanno ragione coloro che sostengono che un professionista offra maggiori "garanzie"
Da un lato occorre considerare, come dicevi tu AGH, il costante impegno ed aggiornamento richiesto ai tecnici del soccorso e, non dimentichaimo, dei rischi che corrono per ogni intervento.Dall'altro lato, dobbiamo prendere atto di una grandissima percentuale di interventi fatti perché c'è gente che va in montagna senza il minimo buon senso, non minimamente equipaggiata, a volte in scarpe da ginnastica se non in sandali, altre volte perché non guarda neppure un bollettino meteo o valanghe...Sinceramente, non trovo molte ragioni perché questo servizio debba essere gratis.
Se fino a qualche anno fa era sufficiente la componente “disponibilità” ora non è più così e l’argomento è molto dibattuto, non sempre con serenità ed in alcuni casi con toni polemici dovuti a situazioni estranee (vedi ad es. la polemica dei vigili del fuoco a Rovereto).
non conosco questa polemica: di che si tratta?
L’argomento, componente volontaria – componente professionale, nell’ambito del soccorso è un tema esteso a tutte le componenti (soccorso alpino, vigili del fuoco, soccorso sanitario,….).Se fino a qualche anno fa era sufficiente la componente “disponibilità” ora non è più così e l’argomento è molto dibattuto, non sempre con serenità ed in alcuni casi con toni polemici dovuti a situazioni estranee (vedi ad es. la polemica dei vigili del fuoco a Rovereto).Sicuramente il volontario che oggi si mette a disposizione ha bisogno di una formazione e degli aggiornamenti professionali nettamente diversi rispetto ai predecessori, questo implica un impegno importante e spesso causa l’uscita di molte persone dalle associazioni.Dal mio punto di vista ritengo che la componente volontaristica debba rimanere la spina dorsale del sistema “protezione civile” in tutti i suoi aspetti con a fianco la componete professionale che intervenga in situazioni specifiche di particolare complessità questo anche per garantire la capillarità della presenza sul territorio.
poi per fortuna le varie associazioni hanno tutelato i propri membri coprendoli con assicurazione per responsabilità civile e penale...
da quanti anni è obbligatoria?
sarà perchè sono un volontario pure io ma nn condivido sicuramente il fatto di togliere la componente volontaria x rimpiazzarla con dei dipendenti! vedo di più i corpi professionali specializzarsi su eventi che nn sono d'ordinaria routine mentre il resto lasciarlo a persone con la disponibilità e la grande voglia di fare x gli altri!ma sapete che copertura capillare abbiamo sul territorio? ogni comune ha un presidio di vvf, ogni valle ha il suo nucleo 118 e stazione del soccorso alpino; questo sta ad indicare che dalla chiamata in max 5 minuti qualcuno arriva sul luogo dell'intervento!nn degradate il volontariato, altrimenti diventeremo come nel resto d'italia che dalla chiamata di soccorso passano dai 30 minuti alle 3 ore e mezza!
la penso come te Manuel...sai cosa significherebbe per l'altipiano della paganella se non ci fossero le ambulanze, i vigili del fuoco o il soccorso alpino? Già siamo a quasi 1 ora dal primo pronto soccorso...pensa che la croce bianca paganella ha delle persone stipendiate che prestano servizio di giorno, ma per quanto riguarda notti, week end, trasporti sanitari a lunga percorrenza anche infrasettimanali e un sacco di altre cose si affida solo ai volontari e spesso sono così bravi e disponibili che riescono ad avere anche due equipaggi per turno! per non parlare degli altri due corpi...che quando ricevono le chiamate mollano tutto in qualsiasi momento per intervenire!Secondo me una realtà come la nostra non può proprio fare a meno dei volontari!