0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.
Come suggerito da AGH, prima di partire farò un paio di nottate in tenda in luoghi magari non molto sperduti, giusto per abituarmi a preparare la tenda e a dormire fuori. Il lato psicologico mi sembra che vada vinto con un pò di coraggio e autoconvincimento.
Più pratico e complesso mi sembra il fattore organizzativo. Sopratutto capire quanto e che cibo portare (buste di pasta già pronte ?, riso?). Per vestiario/attrezzatura ho le idee abbastanza chiare, anche grazie alla discussione in evidenza qui sul forum relativa a cosa portare nei trakking. Però la questione cibo mi è più oscura, perchè non vorrei sbagliare la quantità o il tipo di cibo che mi porto dietro
Per ora ho finito, comunque tornerò alla carica per i mille altri dubbi che mi verranno, tanto ormai ho capito che mi sopportate
... (se esiste qualche altro pazzo come me.. )...
DEVI PROVARE. Credo proprio rimarrai soddisfatto della tua se pur piccola impresa. Per gli eventuali dettagli non hai che da chiedere.
Un leggero telo impermeabile con asole predisposte al posto della tenda (2-3 etti?) materassino autogonfiabile e sacco a pelo con guscio impermeabile.Due rami o qualche sasso per sostenere il telo li trovi ovunque e basta lo spazio minimo dove stendere il sacco a pelo,mentre con la tenda serve trovare 'l spiazot gualivo
d'accordo su tutto ma sul "telo leggero impermeabile" no. La traversata si svolge in gran parte in quota, ed è molto più facile trovare uno spazio "gualiv" (piano) per la tenda che degli appigli per il telo (sopra i 1800 metri gli alberi diventano radi). Le tende moderne ormai pesano pochissimo, meno di 2 kg, ma offrono una riparo impareggiabile. Il telo va bene per passare UNA notte o due nelle afose giornate estive, ma se viene un temporale come dio comanda? Grandine o neve? A quelle quote non è così raro. Ti ritrovi zuppo dalla testa ai piedi, se c'è vento il telo non ti ripara una mazza, e passare una notte in simili condizioni diventa un incubo. Essere fradici e gelati ti espone anche a malanni fisici, che possono indurti a interrompere il trekking anzitempo. Io alla tenda non rinuncerei: ti offre un riparo perfetto, si monta in un attimo, ti fermi dove ti pare. Sulle malghe non farei troppo affidamento: primo ti tocca spesso scendere di quota (sulle creste non ci sono malghe), e visto il carico e la fatica, non mi pare il caso di sprecare metri di dislivello faticosamente guadagnati. Secondo, l'igiene lascia spesso a desiderare: dormiresti su un materasso umido e malodorante, con tante belle macchie giallognole? Io no! La tenda è un riparo perfetto, una volta chiuse le zanzariere non entrano insetti o animali strani. Certo deve essere una buona tenda! Molto utile un'abside per cucinare o riporre lo zaino, se piove devi avere un minimo di spazio. Preferire le tende con la cupola che si aggancia alla paleria, anziché quelle a fettuccia, noiose e più lente da montare.
i tappi per le orecchi mi sembrano francamente un'esagerazione Abbiamo così paura di ascoltare il silenzio? Metti poi che arrivi l'orso, forse è meglio sentirlo