Autore Topic: ABS per lo scialpinista  (Letto 3365 volte)

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Offline AGH

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ABS per lo scialpinista
« il: 10/02/2013 20:43 »
L'articolo pubblicato qualche anno fa sul newsgroup it.sport.montagna è un po' datato ma i principi di base degli zaini ABS sono ancora attuali, anche se il peso si è ridotto ulteriormente rispetto ai primi esemplari.


Foto Peter Aschauer GmbH

ABS per lo scialpinista - di Luigi Telmon
(Esperto valanghe e Istruttore Nazionale Neve e Valanghe del Servizio Valanghe Italiano del CAI)

Si è recentemente vista la pubblicità di un nuovo zaino ABS. Basta tirare la maniglia a mo' di paracadute e un pallone di 150 litri ti tira su in 2" e il sistema e' ricaricabile.
E' ancora poco gradito agli scialpinisti in quanto il modello che serve a loro ha ancora qualche problema di peso (oltre i 3 Kg) compreso lo zaino.
Attualmente, a differenza dell'ARVa, è l'unico attrezzo che consenta al travolto di galleggiare sulla valanga anzichè essere sepolto e di essere immediatamente individuato.
Funziona sul principio di Archimede, infatti il corpo umano ha un peso specifico superiore a 1000 kg /mc, quindi essendo superiore al peso specifico di qualsiasi tipo di neve in movimento, affonda. L'ABS, solidale con il corpo, gonfiandosi con 150 litri di aria, ne aumenta il volume senza aumentarne il peso, per cui il peso specifico si riduce a circa 50 kg/mc, superiore solo alla neve di certi tipi di valanga nubiforme.
Per questo, se il travolto viene trascinato dalla la valanga, galleggia sulla stessa, non solo, ma tende ad essere spinto verso il margine.
Ovviamente se viene sommerso da fermo perchè la valanga lo investe da sopra, ricoprendolo, allora l'ABS non funziona, ma questo è un evento che riguarda poco lo sciatore in quanto la valanga che lo travolge, in genere, è una valanga di lastroni che viene provocata da lui stesso (o da chi è nei pressi) e viaggia con lui.

L'ABS è stato inventato dall'Ing. Aschauer di Monaco di Baviera ed è stato sperimentato (con successive numerose modifiche per migliorare il peso e l'affidabilità) per molti anni, anche dall'Istituto Federale per lo Studio della Neve e delle Valanghe (IFENA) del Waissfluchjoc di Davos. Io ho sperimentato i primi modelli più di dieci anni fa.
I risultati sono stati soddisfacenti tranne che per il peso che ne limita l'uso presso gli scialpinisti. E' particolarmente adatto per chi fa fuoripista servito dagli impianti di risalita o eliski. Specie per l'eliski viene noleggiato con la quota del trasporto, specie nel Caucaso dove l'eliski è molto praticato.
In Italia è poco conosciuto.

Non mi risulta esistano imitazioni, ma può essere, se qualcuno è riuscito a superare i problemi di brevetto, cosa di cui dubito. I costi, quando lo sperimentavo io, erano piuttosto alti e superavano abbondantemente il 1000000 di lire ed il peso era di poco inferiore ai quattro Kg. Ora i costi, per lo scialpinismo, si aggirano sui 485 Euro ed il peso complessivo supera, se pur di poco, i 3 Kg, comunque, per lo scialpinismo, è ancora moltissimo. Personalmente (dopo aver sperimentato i primi ARVa e, successivamente, l'ABS) ho sempre sostenuto che il futuro della salvezza in valanga non sta nell'ulteriore e sofisticato perfezionamento dell'ARVa (che non impedisce alla vittima di essere sepolta, per cui va ricercata con il segnale radio) ma nell'ABS che, oltre ad impedire il seppellimento, consente la ricerca a vista.
Ciò non toglie che in qualche caso di seppellimento con l'ABS (valanga da sopra, malfunzionamento o rottura dell'ABS) avere anche l'ARVa addosso non guasta ed è una garanzia in più.
Ciao

gigitel
...una vita per la Montagna, la montagna per la Vita

tratto da
http://www.itsportmontagna.org/ism/Tecnica/ABS_per_lo_scialpinista.htm
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Offline Grind

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #1 il: 10/02/2013 22:02 »
Un'altra campana non guasta mai.

http://www.youtube.com/watch?v=H3jDr2fRXsQ

Tanti cari saluti.

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Il vostro alpinista, sciatore, montanaro, cacciatore.

Offline AGH

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #2 il: 10/02/2013 22:26 »
Un'altra campana non guasta mai.
Tanti cari saluti.

interessante. credo di aver capito il senso ma non comprendo il tedesco: cosa dice nello specifico?
Comunque credo ci sia un difetto di fondo nella prova coi manichini: ed è che questi sono totalmente inerti mentre sono travolti... Certo se finiscono sotto coi palloni, c'è da chiedersi che succederebbe senza...
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Offline kobang

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #3 il: 10/02/2013 22:38 »
Gli ABS più recenti creano anche un collare che riduce il rischio di lesioni cervicali e dovrebbe favorire il mantenimento della testa in superficie.
Qualche risultato è dimostrato in valanghe di neve polverosa,infatti è più diffuso in Canada,Alaska ecc in genere su montagne dove è più facile avere valanghe di questo tipo.
Nelle valanghe a lastroni serve a poco,vista la particolare dinamica e la capacità di provocare gravi lesioni da traumi diretti e compressioni....
Al momento si vedono pochi filmati convincenti ed ancor meno sono i report di qualche utilizzatore che ne abbia giovato.

Offline AGH

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #4 il: 10/02/2013 22:46 »
Gli ABS più recenti creano anche un collare che riduce il rischio di lesioni cervicali e dovrebbe favorire il mantenimento della testa in superficie.

quanto pesano ora gli zaini abs? Mi pare di aver letto sotto i 3 kg...  Che sono comunque tanti se devi portarteli sul groppone in salita... infatti i freeriders ammerecani di solito salgono con gli impianti (o con l'elicottero!)
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Offline kobang

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #5 il: 11/02/2013 10:25 »
Il peso è sotto i 3kg,ma ho l'impressione che da noi si diffonderà poco comunque.Il suo utilizzo è più per il freeride estremo tipico di USA,Canada e Newzeland.
Per me è meglio proseguire su una seria formazione in tema di valutazione del rischio ed autosoccorso.Tanti hanno l'artva,ma a malapena sanno accenderlo;altri non portano la pala oppure ne hanno di quelle in plastica, tanto leggere quanto inutili.Pochi hanno effettuato prove di sondaggio......
La strada sembra essere invece quella della sicurezza passiva,nell'illusione che avere più strumenti tecnici costituisca di per sè un fattore di sicurezza;del resto per il commercio è più remunerativo così.
Insisto col dire che sarebbe molto opportuno un gps che almeno consenta di dare ai soccorritori le coordinate esatte.

Offline radetzky

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #6 il: 11/02/2013 11:21 »
Insisto col dire che sarebbe molto opportuno un gps che almeno consenta di dare ai soccorritori le coordinate esatte.

quoto, il gps è fondamentale per guadagnare tempo nel far partire i soccorsi col piede giusto, inutile avere l'Arva se non si sa con esattezza dove ci si trova !
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #7 il: 11/02/2013 11:27 »
Il peso è sotto i 3kg,ma ho l'impressione che da noi si diffonderà poco comunque.Il suo utilizzo è più per il freeride estremo tipico di USA,Canada e Newzeland.
Per me è meglio proseguire su una seria formazione in tema di valutazione del rischio ed autosoccorso.Tanti hanno l'artva,ma a malapena sanno accenderlo;altri non portano la pala oppure ne hanno di quelle in plastica, tanto leggere quanto inutili.Pochi hanno effettuato prove di sondaggio......
La strada sembra essere invece quella della sicurezza passiva,nell'illusione che avere più strumenti tecnici costituisca di per sè un fattore di sicurezza

assolutamente d'accordo! In prima fila chiaramente mi ci metto anche io, nel senso che ho usato pochissimo l'arva, addirittura una sola prova sul campo!!! (vergogna).
Leggevo tempo fa comunque di un salvataggio allucinante su valanga: uno dei cercatori non riusciva a capire da dove venisse il segnale, si è poi scoperto che erano intervenuti altri cercatori con l'arva in trasmissione!!! :D
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Offline pianmasan

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #8 il: 11/02/2013 11:38 »
All'inizio della stagione con la mia compagnia si organizzava sempre una seduta con ricerca berretto di lana contenente l'ARVA (allora si chiamava così...). Seppellimento sotto un mezzo metro di neve, pestolòt di almeno 30x30 m e via. Ho usato la sonda solo al corso (male), ma l'ho almeno innestata un paio di volte. La porto sempre con me, assieme alla pala, che si usa come sedile in vetta. ;D
Sono pienamente d'accordo che bisogna puntare prevalentemente sulla prevenzione, che comprende anche il saper rinunciare!

Offline AGH

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #9 il: 11/02/2013 11:47 »
All'inizio della stagione con la mia compagnia si organizzava sempre una seduta con ricerca berretto di lana contenente l'ARVA (allora si chiamava così...). Seppellimento sotto un mezzo metro di neve, pestolòt di almeno 30x30 m e via. Ho usato la sonda solo al corso (male), ma l'ho almeno innestata un paio di volte. La porto sempre con me, assieme alla pala, che si usa come sedile in vetta. ;D
Sono pienamente d'accordo che bisogna puntare prevalentemente sulla prevenzione, che comprende anche il saper rinunciare!

io dico sempre che l'arva è l'ultima spiaggia (e neppure la più sicura). Molti anni fa avevo fatto un corso valanghe e all'epoca c'erano i vecchi arva che non erano molto facili da usare, non avevano display ci si basava solo sul "beep". Questi moderni sembrano facilissimi da usare, c'è la freccina che ti indica la direzione, addirittura i metri rimanenti dal sepolto. La base teorica (ricerca, sondaggio e scavo) grosso modo ce l'ho (ce la dovrei avere, sia pure molto grezza) ma manca totalmente la pratica :(. Perché in certi frangenti mantenere la lucidità è tutt'altro che scontato e solo una grande pratica ti permette di acquisire quegli "automatismi" altrimenti impossibili nella concitazione dell'incidente
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Offline kobang

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #10 il: 11/02/2013 12:09 »
L'artva resta fondamentale nelle fasi di autosoccorso,quando la probabilità di salvezza è molto più alta.All'arrivo dei soccorsi organizzati la finestra temporale di sopravvivenza si riduce molto....
I vecchi Fitre e simili analogici imponevano di imparare ad usarli.
I nuovi digitali sono sicuramente più efficaci ed intuitivi,ma possono creare l'illusione che non serva uno specifico addestramento.
Ora poi si pone il problema di compatibilità tra le varie frequenze,quelle dei vecchi apparati e quelle dei digitali a due o tre antenne
« Ultima modifica: 11/02/2013 12:18 da kobang »

Offline pianmasan

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #11 il: 11/02/2013 12:30 »
io dico sempre che l'arva è l'ultima spiaggia (e neppure la più sicura). Molti anni fa avevo fatto un corso valanghe e all'epoca c'erano i vecchi arva che non erano molto facili da usare, non avevano display ci si basava solo sul "beep". Questi moderni sembrano facilissimi da usare, c'è la freccina che ti indica la direzione, addirittura i metri rimanenti dal sepolto. La base teorica (ricerca, sondaggio e scavo) grosso modo ce l'ho (ce la dovrei avere, sia pure molto grezza) ma manca totalmente la pratica :(. Perché in certi frangenti mantenere la lucidità è tutt'altro che scontato e solo una grande pratica ti permette di acquisire quegli "automatismi" altrimenti impossibili nella concitazione dell'incidente
La tensione emotiva di una vera ricerca manca totalmente nelle esercitazioni. Ricordo peró che al corso uno dei requisiti principali della ricerca era la rapidità. Bisognava "pedalare" a salti come degli invasati.

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Re:ABS per lo scialpinista
« Risposta #12 il: 11/02/2013 13:08 »
La tensione emotiva di una vera ricerca manca totalmente nelle esercitazioni.

certamente! Ma se hai automatizzato le procedure almeno non rischi troppo di andare nel pallone perché, oltre alla tensione emotiva, c'è pure quella di non sapere bene cosa fare
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