è arrivata un'altra apprezzabile risposta dell'ing. Nicola Paoli, del Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio della Provincia di Trento, al quesito iniziale realtivo alla difformità dei bollettini che si presenta talvolta sul sito di Aineva:
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Buongiorno,
innanzitutto vorrei precisare che considero sempre molto utili queste
osservazioni fatte dagli utenti, in quanto danno la possibilità ai noi
tecnici di spiegare e chiarire meglio le caratteristiche delle informazioni
che diamo con il bollettino, in modo da ottimizzarne l'utilizzo da parte
degli utenti; ben vengano quindi anche le considerazioni più critiche!
Entrando invece nel merito della questione, oltre a quanto già detto dal
collega Fabio Gheser, con il quale concordo pienamente, vorrei aggiungere
alcuni concetti.
Il bollettino AINEVA raccoglie e sintetizza quanto espresso in maniera più
ampia ed organica nei bollettini delle singole regioni o provincie
autonome, al fine di dare un quadro generale del pericolo valanghe
sull'arco alpino; a tale proposito basti pensare che nel bollettino AINEVA
il territorio della Provincia autonoma di Trento risulta suddiviso in 7
zone, mentre nel bollettino pubblicato sul nostro sito il territorio
provinciale è suddiviso in 21 zone. Ora, è ovvio che il pericolo valanghe
non cambia in modo netto a seconda che ci si trovi al di qua o al di la di
una linea e, al contrario, è evidente che il pericolo varia in maniera
graduale sul territorio però, dovendo necessariamente attribuire a ciascuna
zona un valore di pericolosità, si è costretti a scegliere quello che
meglio rappresenta la pericolosità media di quella zona. Ne deriva che
molto spesso si notano delle "isole" con pericolosità diversa rispetto alle
zone circostanti, ma questo è un limite della rappresentazione grafica e va
letto come se, tra zone limitrofe, vi fosse una variazione graduale di
pericolosità.
Inoltre è fondamentale capire che il pericolo valanghe varia in maniera
molto marcata anche in aree molto ridotte; magari, su una stessa montagna
i versanti a sud potrebbero essere classificati con pericolo 2 e quelli a
nord con pericolo 3, con alcune situazioni localizzate molto critiche) e
quindi, il grado di pericolo scelto per una zona, rappresenta
necessariamente un valore medio dei gradi di pericolo presenti.
A tale proposito Le consiglio di leggere le brevi note all'utilizzo del
Bollettino Valanghe che può trovare in linea sul nostro sito all'indirizzo:
http://www.meteotrentino.it/bollettini/today/guida_Valanghe.pdfe anche la guida all'utilizzo dei bollettini nivometeorologici, presente
sul sito AINEVA alla voce "pubblicazioni".
A disposizione per ulteriori chiarimenti porgo distinti saluti.
ing Nicola Paoli
Provincia Autonoma di Trento
Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio
Ufficio Previsioni e Organizzazione
Via Vannetti, 41 - II piano
38100 Trento
tel. 0461.494885
cell. 335/8474307
fax 0461/238305
e-mail: nicola.paoli@provincia.tn.it
www.meteotrentino.it------
mi sembrano davvero apprezzabili queste spiegazioni a noi "profani" da parte dei tecnici, che aiutano a capire il lavoro che c'è dietro un bollettino e soprattutto di come vanno lette e interpretate le analisi riguardo al rischio valanghe.