GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Beh un freddo polare, direi. Ho un conoscente eccellente fotografo francese che si chiama André e pubblica bellissimi libri non editi in Italia, che mi dice sempre che fa freschino da quelle parti. Ma di grandi freddi, ne so qualcosa pure io. Ricordo ad esempio una mia avventura in Croda Granda, Pale di San Martino, da me operata circa dodici anni fa: una vera e propria ascensione invernale. Era un 7 di gennaio, avevo il fuoco nelle vene e vivevo di montagna almeno centocinquanta giorni all'anno. Parlarvi di freddo, è alquanto riduttivo. Parlarvi di metri di neve, è altrettanto riduttivo. Era tutto e di più. Ricordo ch era impossibile restar fermi per più di venti secondi, bisognava star in perenne movimento per non rischiar congelamenti. Ricordo che alla tappa prestabilita sulla cartina, poco sotto i duemilametri, mentre mi misi a far pipì, il getto si trasformò subito in polvere, non toccando neppur terra. All'inizio non ci credevo, pensavo di aver la vista stanca. Ma poi vidi che il thè che avevo scaldato sul fornellino, polverizzava pure quello nel versarlo nella tazza.  Pazzesco fu resistere a quel gelo, ma ricordo quella grande avventura con un brivido di piacere e sincera nostalgia. Malgrado un grandissimo entusiasmo e un buon equipaggiamento, il bivacco all'aperto fu comunque durissimo. Della salita non vi parlo, o pensate che son scappato dal manicomio. Fu una pazzia, ma lo capii meglio il giorno dopo quando lessi incuriosito i giornali locali e mi beccai pure una ramanzina dalla mamma. Appresi che a Marcesina in Altopiano di Asiago la colonnina del mercurio era scesa fino a -37°C. Capii da solo che ad oltre tremilametri, dove ero andato a cacciarmi, non poteva certo esser stato più caldo. Anzi....

impressionanti le cose che raccontate... preferisco il caldo 
a parte gli scherzi...
io con queste previsioni non mi arrischierei a programmare giri troppo lunghi o alti, però... sono senza un giro!
colpa di questo vento che minaccia il weekend e di uno spaventoso mal di testa che si scatena quando mi si raffreddano le orecchie  e non c'è berretto che tenga, il vento mi annienta! voi che fareste?
Dimenticavo... Donkey, ma come facevi a star metà del tuo tempo in montagna?

io avevo un capuccio-colbacco di pelo, sperimentato a -24, perfetto!

io stò bene solo con la giacca invernale, allora tiro sù il cappuccio e stò bene, perchè ripara anche il viso...
solo berretto non mi basta! sono delicata... 

mah, grandi freddi non ne ho sperimentati (per adesso...) ma posso assicurarvi che è una cosa del tutto personale il senso del freddo, fino ad un certo punto però:
l'anno scorso, a marzo mi pare, sono salito sullo stivo come tante altre volte. io stavo bene con i pantaloni lunghi estivi con i calzettoni sotto e un pile come giacca. usciva dal rifugio quella mattina una famigliola tedesca presumo, papà e mamma in maniche corte e braghette estive  scarpe da montagna (tipo quelle di nantes) e le due figlie che avrano avuto 6 anni al massimo erano in shorts e canottierina e i genitori hanno tirato fuori delle graziose magliettine maniche corte per loro "siccome faceva fresco". il termometro segna 10° scarsi.
è tutta questione di abitudine... io per esempio non ho problemi a girare senza guanti (me li dimenticavo spesso e volentieri quando andavo a sciare fino a qualche anno fa) mentre la punta del naso basta poco per farmela arrossire dal freddo (così passo per ubriaco..  )

La mia compagna invece è esattamente l'opposto: a capo scoperto anche con 20 sottozero (al massimo mette la fascia alle orecchie) ma mani e piedi che si ghiacciano anche con temperature non particolarmente basse

Io uguale ma non metto neanche una fascia...al massimo se sono con gli sci in discesa mi tiro su il cappuccio del wind stopper....
Con gli sci da alpinismo, in salita, i guanti li tengo i primi 5 minuti e poi li tolgo per il troppo caldo...le mani si scaldano subito!  quando però la temperatura inizia ad andare oltre i -7°-10° allora li tengo 

ho letto tutto il racconto AGH, sarcastico sotto un certo punto di vista mentre nell'altro credo sia stata veramente dura passare tutta la notte lì, 12 ore in quel buco di neve, psicologicamente ti porta allo stremo...io nn sarei resistito credo. Cmq come dicevi tu è un esperienza che ti prepara molto sotto un certo aspetto! 

C'è anche un non so che di romantico comunque..........
Cosa spinge lui, e cosa spinge lei, due cinquantenni demenziali che non si sono mai conosciuti né visti, a passare la notte in un buco nella neve in gennaio a 2000 metri di quota?
Bella foto degli scarponi!!

C'è anche un non so che di romantico comunque..........

maddeché. A battere i denti tutta la notte?